Intervista a John Boyega

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Il secondo episodio di Pacific Rim è appena uscito nel mercato Home video. Abbiamo la possibilità di pubblicare in anteprima un'intervista a John Boyega, protagonista indiscusso della pellicola.

Q: Il tuo personaggio è il figlio di Stacker Pentecost e sembra avere una vena un po’ ribelle…

A: Interpreto Jake Pentecost, il figlio di Stacker Pentecost del primo Pacific Rim. Ha vissuto nell’ombra di suo padre per diverso tempo e all’inizio vediamo che cosa sta combinando. E’ un ladro di componenti di Jaeger, un truffatore, che si trova a dover diventare meglio di quanto è per aiutare a risolvere i guai. Sai, un po’ come te. [ride].  

 

Q: Hai usato un po’ del tuo lato ribelle da adolescente per il ruolo?

A: Mi sono rivisto in Jake da giovane, specialmente quando ero al liceo. Parlavo un po’ sboccato e avevo un bel caratterino, molto più di adesso, parlavo prima di ascoltare, e ho pensato che fosse una cosa interessante per il personaggio, come parte della sua crescita personale. Ora che sono più grande, penso di più e tendo ad essere più organizzato in ciò che faccio. Ovviamente, devo essere responsabile nel mondo degli adulti. Quindi, per me, portare tutto questo e vedere Jake crescere sono andati in parallelo.  

Trailer ufficiale Revolution

Q: E com’è lo Jaeger che Jake guida legato al primo film?

A: Quando Jake torna al PPDC [Pan-Pacific Defense Corps] ha l’opportunità di pilotare il Gipsy Avenger, che veniva chiamato Gipsy Danger nel primo film. E Gipsy è un faro di speranza per le persone nel mondo, essendo lo Jaeger che ha aiutato a chiudere la breccia. Il personaggio di Charlie Hunnam, Raleigh, guidò Gipsy anche nel primo film. Ora è stato rimesso a posto ed è nuovo. Ha nuovi gadget e si muove più velocemente. Ha un gomito a razzo ed una spade. Ha moltissime cose incredibili a sua disposizione, un sacco di aggiornamenti.

 

Q: Come attore, com’è stato pilotare uno Jaeger visto che c’è stata una parte pratica oltre all’utilizzo della CGI?

A: E’ stato molto importante avere effetti pratici, oltre agli effetti speciali in CGI di ultima generazione. E una cosa che non potevamo riprodurre in CGI era la testa del robot. Abbiamo dovuto costruirne una per ogni robot, e sotto la testa c’erano tutti i cavi per renderne possibili i movimenti, quindi dovevamo allacciare le cinture degli attori e poi procedere con il nostro balletto. Lo chiamavamo ballo, ma è come combattevamo all’interno degli Jaeger. È pieno d’azione. Sono volate scintilla, sono cadute e sis ono inclinate pericolosamente diverse cose. È stato pazzesco.

Intervista a John Boyega

Q: Hai fatto altri film d’azione prima d’ora, come paragoneresti ciò che ti è stato richiesto in termini di fisico?

A: Questo film è stato molto energico. Molto di ciò che avevo fatto prima riguardava il combattimento faccia a faccia. In questo film ci sono stati un sacco di salti, di corse e di scivolate. Jake è un ragazzo pericoloso, quindi ho dovuto farlo.

 

Q: Quali erano i tuoi ricordi del primo film? E’ uscito prima che diventassi famoso e tu ammiravi molto Idris Elba…

A: Ho scoperto il primo film quando annunciarono che Idris era entrato a far parte del cast, e vidi un articolo in cui c’era una foto di lui in una tuta da guida nera, così decisi di guardare il film. Vedendo Idris Elba passare da The Wire a questo ruolo, volevo vedere com’era e vedere lui in un film di fantascienza così figo. Così sono entrato nel mondo di Pacific Rim.


Q: Ti piacevano i film di mostri quando eri più piccolo?

A: I film di mostri mi sono stati presentati come una nuova idea attraverso il cinema. Non ho mai avuto nessun tipo di fandom di mostri, solo i film, King Kong, Godzilla. Ho pensato, ‘Questa cosa è assurda’. Quelle erano le cose che mi piacevano. Se vedo degli affari giganti che attraversano le città, o qualunque cosa gigante, sono super entusiasta.

 

Q: Questa dev’essere una delle cose migliori nel realizzare questo film – vederti combattere queste creature enormi?

A: La cosa più grande è essere all’interno della città e fare le riprese mentre cerchi di immaginare come sarà sul grande schermo. Poi rivedi il film ed è tutto abbastanza incredibile. L’ho adorato.

 

Q: Qual è il ricordo migliore che ti porti da questo film?

A: Mentre stavamo girando Pacific Rim – La rivolta mi sono piaciute moltissimo le nostre telefonate mattutine durante le prime settimane di ripresa a Sidney. Eravamo soliti prendere la barca la mattina presto e guardare l’alba mentre andavamo sul set. Poi giravamo e verso mezzogiorno rifacevamo il viaggio in barca per tornare indietro. E’ stato bello.

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