Piccoli Brividi
di
Roberto Vicario
Per coloro che oggi hanno più o meno trenta primavere sulle spalle, il nome Piccoli Brividi, non può passare sicuramente inosservato. Proprio negli anni '90 si é infatti vissuto il periodo più florido e ricco di successo di questa importantissima serie letteraria per ragazzi. Un successo conclamato, che ha portato i Piccoli Brividi ha vincere il Guinnes World Record come serie di libri per bambini più venduta nella storia.
Successo, che dopo aver invaso la televisione, ha stimolato anche l'interesse di Hollywood. Dopo un buon successo in patria, il 21 gennaio arriverà nei nostri cinema il film ispirato proprio ai Piccoli Brividi. Ma di cosa parla esattamente questa collana? e da cosa deriva il successo? ve lo spieghiamo all'interno di questo speciale.
La collana dei i Piccoli Brividi (in lingua originale Goosebumps) nasce nel 1992 negli Stati Uniti. Si tratta di un ciclo di racconti brevi scritti da Robert Lawrence Stine. La particolarità di questi manoscritti é quelal di trattare il mondo dell'horror in maniera molto particolare. Protagonisti sono sempre adolescenti che si scontrano con mostri o simili. La scrittura é molto semplice e la lunghezza delle opere non supera mai le 150 pagine. All'interno di ogni albo la struttura é quasi sempre molto lineare, salvo poi nel finale sconvolgere quasi sempre il racconto con un colpo di scene, spesso ben costruito.
Il primo racconto pubblicato negli Stati Uniti é stato La Casa della Morte e dal 1992 al 1999 furono pubblicati la bellezza di 61 volumi. In Italia la prima pubblicazione é avvenuta nel 1995 ad opera di Mondadori. Il successo é stato si da subito straordinario, e ad oggi possiamo contare ben oltre 500 milioni di copie stampate nel mondo con la collana che é stata tradotta in oltre 32 lingue.
Con il passare degli anni, la collana ha cercato di rinnovarsi, e proprio a partire dagli anni 2000 si é trasformata in Piccoli Brividi Serie 2000 all'interno del quale sono stati pubblicati altri 26 romanzi. Inoltre, in qualche occasione particolare, sono stati pubblicati anche dei numeri speciali, slegati dalla serie principale, chiamati Super Brividi.
Non tutte le pubblicazioni statunitensi sono però arrivate sul nostro territorio. Pensate ad esempio alla collezione chiamata “Give Yourself a Goosebumps”. In questa particolare edizione é lo stesso lettore che diventa protagonista di una storia, dovendo prendere delle decisioni in base alle situazioni che gli vengono proposte (una sorta di Libro Game). Il libro proponeva finali multipli, e solamente in uno di questi il lettore poteva salvarsi.
Tuttavia, possiamo anche vantare una particolarità nelle nostra edizione rispetto ad altre: all'interno di ogni libro erano infatti presenti degli adesivi ispirati al racconto del film e spesso fosforescenti…merce prelibata per ogni ragazzo, e che spesso finivano sui diari di scuola o sulle ante degli armadi della propria camera.
Come dicevamo, il successo dei libro é planetario. Le storie oltre a raccontare in forma leggera ma appassionate situazioni che ripercorrono buona parte dell'iconografica horror, spesso hanno anche trattato tematiche molto particolari e sensibili come la crescita, la maturazione e le insicurezze che possono vivere i ragazzi adolescenti. In più di albo, giusto per farvi capire, non erano neanche presenti dei mostri ma si parlava di paura in maniera più trasversale.
Ovviamente i mostri sono un parte importantissima della saga, e tolti gli albi un più particolari di cui vi abbiamo parlato nel precedente capoverso, sono i veri protagonisti di ogni storia. Anzi, spesso Stine si é cimentato nel riproporre lo stesso personaggio in più di un racconto. Provate a concentrarvi, tornare indietro negli anni e a ricordarvi ad esempio del Pupazzo parlante, o del “sangue di mostro”. Tutte figure che abbiamo visto più di una volta all'interno dei racconti letti.
Piccola curiosità: tutte le copertine della collana sono state disegna dall'illustratore Tim Jacobus…quanto erano belle? ammettetelo!
Un successo così fragoroso non lasciò ovviamente insensibili molti marchi paralleli al mondo della letteratura. La prima sperimentazione al di fuori dei libri del brand avvenne nel 1995 quando fu realizzata (per ben quattro stagioni fino al 1998) una serie televisiva ispirata proprio ai racconti de i Piccoli Brividi. Le puntate avevano come protagonisti bambini quasi sempre diversi e le storie e i mostri erano ovviamente arrangiati basandosi sui racconti originali. Le quattro stagioni arrivano anche in Italia e furono trasmesse su Italia 1 dal 1996 al 1998.
Ad onor del vedere, la serie fu la diretta risposta al grande successo che stava riscuotendo all'epoca un'altra serie per ragazzi a tinte horror, prodotta da Nickelodeon e chiamata Hai Paura del Buio?
La fine del 2015 (per gli Stati Uniti) e l'inizio del 2016 segnano il ritorno in grande stile de I Piccoli Brividi. Grazie a Sony la saga arriva sul grande schermo diretta da Rob Letterman e con protagonista Jack Black nei panni nientemeno che di R.L.Stine, autore dei libri.
Il film ci racconterà la storia di un ragazzo che si innamora della figlia di Stine, tuttavia, a seguito di un “piccolo” incidente tutti i mostri che lo scrittore ha sempre cercato di tenere all'interno dei libri, scappano per la città. Toccherà così all'improbabile trio cercare di sistemare la situazione.
Come dicevamo, negli Stati Uniti il film é già uscito. Il riscontro della critica é stato generalmente buono così come quello del pubblico, portando il film ad incassare la bellezza di 78 milioni di dollari. Una cifra più che buona. Il film, inoltre, potrebbe diventare una serie anche al cinema, dato che Sony, ancora prima che uscisse il film, aveva già dichiarato che ci sarebbe stato un seguito.
Insomma, siamo davvero curiosi di vedere come i mostri e i racconti che hanno segnato l'adolescenza di molti di noi (a proposito, vi ricordate i giocattoli della Mattel?) verranno raccontati sul grande schermo. Ci aspettiamo una commedia divertente - ed essendoci Jack Black il risultato é quasi assicurato -, ma allo stesso tempo anche un film che riesca a reincarnare quei principi sani e importanti che hanno sempre accompagnato l'uscita di un libro. Staremo a vedere.
Successo, che dopo aver invaso la televisione, ha stimolato anche l'interesse di Hollywood. Dopo un buon successo in patria, il 21 gennaio arriverà nei nostri cinema il film ispirato proprio ai Piccoli Brividi. Ma di cosa parla esattamente questa collana? e da cosa deriva il successo? ve lo spieghiamo all'interno di questo speciale.
Piccoli brividi, ma grandi storie…
La collana dei i Piccoli Brividi (in lingua originale Goosebumps) nasce nel 1992 negli Stati Uniti. Si tratta di un ciclo di racconti brevi scritti da Robert Lawrence Stine. La particolarità di questi manoscritti é quelal di trattare il mondo dell'horror in maniera molto particolare. Protagonisti sono sempre adolescenti che si scontrano con mostri o simili. La scrittura é molto semplice e la lunghezza delle opere non supera mai le 150 pagine. All'interno di ogni albo la struttura é quasi sempre molto lineare, salvo poi nel finale sconvolgere quasi sempre il racconto con un colpo di scene, spesso ben costruito.
Il primo racconto pubblicato negli Stati Uniti é stato La Casa della Morte e dal 1992 al 1999 furono pubblicati la bellezza di 61 volumi. In Italia la prima pubblicazione é avvenuta nel 1995 ad opera di Mondadori. Il successo é stato si da subito straordinario, e ad oggi possiamo contare ben oltre 500 milioni di copie stampate nel mondo con la collana che é stata tradotta in oltre 32 lingue.
Con il passare degli anni, la collana ha cercato di rinnovarsi, e proprio a partire dagli anni 2000 si é trasformata in Piccoli Brividi Serie 2000 all'interno del quale sono stati pubblicati altri 26 romanzi. Inoltre, in qualche occasione particolare, sono stati pubblicati anche dei numeri speciali, slegati dalla serie principale, chiamati Super Brividi.
Non tutte le pubblicazioni statunitensi sono però arrivate sul nostro territorio. Pensate ad esempio alla collezione chiamata “Give Yourself a Goosebumps”. In questa particolare edizione é lo stesso lettore che diventa protagonista di una storia, dovendo prendere delle decisioni in base alle situazioni che gli vengono proposte (una sorta di Libro Game). Il libro proponeva finali multipli, e solamente in uno di questi il lettore poteva salvarsi.
Tuttavia, possiamo anche vantare una particolarità nelle nostra edizione rispetto ad altre: all'interno di ogni libro erano infatti presenti degli adesivi ispirati al racconto del film e spesso fosforescenti…merce prelibata per ogni ragazzo, e che spesso finivano sui diari di scuola o sulle ante degli armadi della propria camera.
Come dicevamo, il successo dei libro é planetario. Le storie oltre a raccontare in forma leggera ma appassionate situazioni che ripercorrono buona parte dell'iconografica horror, spesso hanno anche trattato tematiche molto particolari e sensibili come la crescita, la maturazione e le insicurezze che possono vivere i ragazzi adolescenti. In più di albo, giusto per farvi capire, non erano neanche presenti dei mostri ma si parlava di paura in maniera più trasversale.
Ovviamente i mostri sono un parte importantissima della saga, e tolti gli albi un più particolari di cui vi abbiamo parlato nel precedente capoverso, sono i veri protagonisti di ogni storia. Anzi, spesso Stine si é cimentato nel riproporre lo stesso personaggio in più di un racconto. Provate a concentrarvi, tornare indietro negli anni e a ricordarvi ad esempio del Pupazzo parlante, o del “sangue di mostro”. Tutte figure che abbiamo visto più di una volta all'interno dei racconti letti.
Piccola curiosità: tutte le copertine della collana sono state disegna dall'illustratore Tim Jacobus…quanto erano belle? ammettetelo!
I mostri escono dai libri!
Un successo così fragoroso non lasciò ovviamente insensibili molti marchi paralleli al mondo della letteratura. La prima sperimentazione al di fuori dei libri del brand avvenne nel 1995 quando fu realizzata (per ben quattro stagioni fino al 1998) una serie televisiva ispirata proprio ai racconti de i Piccoli Brividi. Le puntate avevano come protagonisti bambini quasi sempre diversi e le storie e i mostri erano ovviamente arrangiati basandosi sui racconti originali. Le quattro stagioni arrivano anche in Italia e furono trasmesse su Italia 1 dal 1996 al 1998.
Ad onor del vedere, la serie fu la diretta risposta al grande successo che stava riscuotendo all'epoca un'altra serie per ragazzi a tinte horror, prodotta da Nickelodeon e chiamata Hai Paura del Buio?
La fine del 2015 (per gli Stati Uniti) e l'inizio del 2016 segnano il ritorno in grande stile de I Piccoli Brividi. Grazie a Sony la saga arriva sul grande schermo diretta da Rob Letterman e con protagonista Jack Black nei panni nientemeno che di R.L.Stine, autore dei libri.
Il film ci racconterà la storia di un ragazzo che si innamora della figlia di Stine, tuttavia, a seguito di un “piccolo” incidente tutti i mostri che lo scrittore ha sempre cercato di tenere all'interno dei libri, scappano per la città. Toccherà così all'improbabile trio cercare di sistemare la situazione.
Come dicevamo, negli Stati Uniti il film é già uscito. Il riscontro della critica é stato generalmente buono così come quello del pubblico, portando il film ad incassare la bellezza di 78 milioni di dollari. Una cifra più che buona. Il film, inoltre, potrebbe diventare una serie anche al cinema, dato che Sony, ancora prima che uscisse il film, aveva già dichiarato che ci sarebbe stato un seguito.
Insomma, siamo davvero curiosi di vedere come i mostri e i racconti che hanno segnato l'adolescenza di molti di noi (a proposito, vi ricordate i giocattoli della Mattel?) verranno raccontati sul grande schermo. Ci aspettiamo una commedia divertente - ed essendoci Jack Black il risultato é quasi assicurato -, ma allo stesso tempo anche un film che riesca a reincarnare quei principi sani e importanti che hanno sempre accompagnato l'uscita di un libro. Staremo a vedere.