Pixels

Il mondo del cinema é pieno di casi molto particolari, storie tanto belle quanto contorte che hanno portato alla nascita di un film. Sembra quasi, chiudendo gli occhi, che la magia del cinema vada a contagiare molto altri ambiti che orbitano attorno a questa bellissima arte, influenzandoli e dando così i natali a bellissime storie.

L'arrivo di Pixels sul grande schermo, rientra perfettamente in questa categoria di storie. Una bellissima intuizione nata dall'immaginazione di un piccolo cineasta, successivamente sbocciata in un prodotto dall'altissimo budget e molto quotato tra i film che andranno ad arricchire questa lunga e importante estate americana.

Dal corto al grande schermo

Quanti di voi si sono chiesti, almeno una volta nella vita, cosa accadrebbe se i personaggi del mondo videoludico invadessero quello reale? a dare una possibile risposta a questa domanda ci ha pensato nel 2010 un regista francese.

“Pixels” corto con del regista francese Patrick Jean uscì nel 2010, e fu subito un successo. I cinque minuti di filmato mettevano in mostra una possibile invasione da parte di alcuni tra i più famosi personaggi dei videogiochi degli anni '80. Il video che faceva un largo e ottimo uso della computer grafica, metteva in risalto questi mostri in un pericolosissimo assetto da guerra, con il nostro mondo che lentamente veniva trasformato in tanti pixel, esattamente come un videogiochi degli anni '80.



Il successo di questo corto spopolò sia in rete sia all'interno di vari festival dedicati a questa tipologia di progetti, arrivando persino a vincere nel 2011 l'Annecy International Animated Film Festival.

Il vero motore trainante di questo bellissimo filmato fu però la rete, e i milioni di click e di condivisioni che ricevette. Il tutto ovviamente supportato da una serie di commenti entusiasti che a gran voce chiedevamo un possibile film dedicato proprio a questo corto, magari diretto dallo stesso regista.

Questo forte eco arrivò anche oltre oceano, e le orecchie tese dei produttori di Hollywood, pronte a captare ogni singola possibilità di mercato, percepirono questa possibile offerta che il pubblico gli stava servendo su un piatto d'argento.

Passò infatti pochissimo tempo e il 12 maggio del 2010, venne annunciato che la Columbia Pictures e la Happy Madison Productions (società fondata da Adam Sandler) erano intenzionate a realizzare una pellicola in 3D dedicata proprio al corto di Jean.

Nel novembre dello stesso anno, Adam Sandler conferma a diverse testate americane di cinema di aver assunto Tim Herlihy per la prima stesura del plot narrativo, questa mossa avallò la tesi dell'inzio di una possibile pre produzione del progetto.

Dopo l'iniziale entusiasmo da parte del pubblico, il progetto in realtà si arenò per quasi due anni, tanto da iniziare a far serpeggiare molto malumore tra i fan che ormai erano convinti che il film non si sarebbe più realizzato. A sorpresa, invece, nel giugno del 2012 si torna a parlare di Pixels, con lo studio di produzione che dichiara di aver assunto Tim Dowling per arrangiare e sistemare lo script precedente steso da Herlihy. Inoltre, Seth Gordon viene introdotto nella produzione nel ruolo di produttore esecutivo, e stando alle voci, viene candidato come possibile regista.

Passa circa un altro anno e finalmente il film prende definitivamente forma, nel maggio del 2013 Chris Columbus diventa ufficialmente il regista del film, mentre la produzione viene affidata a Sony Pictures e alla sempre presente Happy Madison di Sandler. Inoltre, fu confermato che la produzione era in trattativa per prendere i diritti di alcune icone video ludiche degli anni '80 come Space Invaders, Pac-Man, Donkey Kong, Centipede, Qbert e altri ancora.

Prima dell'inizio ufficiale delle riprese, c'erano ancora diversi problemi da sistemare dopo quello legato al regista, ovvero il cast del film. Il primo nome confermato fu, quasi senza alcun tipo di stupore, quello di Adam Sandler che oltre a produttore diventò anche il protagonista della pellicola nei panni di Sam Brenner, protagonista del film e campione del mondo di Pac-Man nel 1982.

A ruota arrivarono le conferme di due attori molto vicini a Sandler ovvero Kevin James (Nei panni dell'amico di Sam, Will Cooper) e Josh Gad nei panni del sociopatico e malato di cospirazioni Ludlow Lamonsoff. A distanza di qualche mese dalla conferme di questo trio arrivò anche quella dell'ormai sempre più presente Peter Dinklage, a cui fu affidato il ruolo di Eddie Plant, rivale di Sam e campione assoluto di Donkey Kong. Quest'ultimo personaggio, inoltre, é l'unico ispirato ad un vero giocatore. Si tratta di Billy Mitchell reale campione di giochi come Pac-Man e Donkey Kong.



Tra i ruoli più importanti mancava ovviamente quello della protagonista femminile, inizialmente si pensò a Jennifer Aniston, ma purtroppo l'attrice resa famosa da Friends dovette rifiutare a causa di altri progetti che andavano ad accavallarsi con quelli del film. Si virò così sulla bella Michelle Monaghan, per interpretare il Colonnello Van Patten, un militare specializzato nella creazioni di armi di nuova tecnologia.

A loro si aggiungeranno poi per parti molto più contenute Sean Bean, Dan Aykroyd e Denis Akyyama nei panni di Toru Iwatani, creatore di Pac-Man.

Una volta finita la lunghissima pre produzione il film fu girato all'interno del Pinewood Toronto Studios, con scene di esterni che si sono tenute a Toronto e dintorni. La produzione e gli scenografi fecero un grossissimo lavoro per rendere molti degli esterni molto simili alla città di New York City. Le riprese si conclusero in tre mesi lavorando per 12 ore al giorno. Un ritmo decisamente serrato.

Il resto é ovviamente storia decisamente più recente con solamente un piccolo intoppo legato alla data di uscita del film, inizialmente programmata - negli Stati Uniti - per il 15 di maggio, e poi spostata al 24 luglio dello stesso anno.