Quel Pomeriggio di un Giorno da Cani
Quando glielo hanno proposto, Al Pacino non voleva farlo. Non voleva essere John Wojtowicz, il rapinatore che nell'Agosto del '72 tenne in ostaggio i dipendenti di una banca NewYorkese mentre cercava di svaligiarla, con scarso successo. Per via della somiglianza con il vero Sonny (John), tutti pensarono subito a lui. Cosa gli fece cambiare idea? Scoprite insieme a noi storia e retroscena di questo piccolo grande capolavoro che Warner Bros. ha deciso di portare sul mercato in occasione dei 40 anni del film con un edizione Blu-Ray ricca di contenuti speciali!
Il titolo originale "Dog Day Afternoon" si riferisce a quei giorni estivi in cui si riesce a vedere la costellazione del Cane Maggiore. Ed era proprio il 22 Agosto quando Sonny Wojtowicz decise di rapinare una banca a Brooklyn con l'aiuto del complice Salvatore "Sal" Naturale. Ma per quale motivo ha fatto ciò? Quel Pomeriggio di Un Giorno da Cani racconta in realtà una storia d'amore. Una storia diversa, soprattutto per l'epoca, una storia quasi disperata. Senza volervi rovinare il film diretto da Sidney Lumet (Assassinio sull'Orient Express e Serpico) raccontandovi tutti i particolari della trama, diamo un'occhiata alle circostanze che hanno reso possibile la realizzazione di questa pellicola che, nel 1976, vinse un Oscar per la Miglior Sceneggiatura Originale, su 6 nomination ricevute (Miglior Film, Miglior Regia, Miglior Attore Protagonista per Al Pacino, Miglior Attore non Protagonista per Chris Sarandon e Miglior Montaggio).
Inizialmente intitolato Boys in the Bank, il regista cambiò il titolo alla pellicola per evitare che venisse scambiata per una commediola.
Oggi 75enne, Al Pacino aveva 35 anni quando impersonò il rapinatore Sonny nel film di Lumet. Fu l'insistenza dello sceneggiatore a convincerlo a prendere quel ruolo, che inizialmente aveva rifiutato e che - sembra - stava per essere offerto a Dustin Hoffman. Scelto per l'incredibile somiglianza con il vero Wojtowicz, l'attore diede un incredibile spessore al personaggio - sul set arrivò addirittura a svenire a causa dell'intenso lavoro che stava facendo, un esaurimento che ebbe anche a causa del recente impegno appena conclusosi sul set de Il Padrino II -, realizzando un film che tutt'ora é considerato un capolavoro. Al suo fianco troviamo John Cazale, uno dei più grandi attori degli anni Settanta. Ha interpretato solo cinque film a causa della sua prematura scomparsa, a causa del cancro, ma tutti candidati all'Oscar. Sal é pronto a tutto ed ha una personalità particolare, buona e fragile, fatta di debolezze e fede, che scoprirete man mano che la pellicola prosegue, fino ad arrivare al suo tragico finale.
I contenuti speciali sono tantissimi, a cominciare dalle scene eliminate, fino ad arrivare a "confessioni" di attori, regista, sceneggiatore e troupe. Ad esempio, sapevate che il film - pur essendo ambientato nella giornata più calda d'estate - é stato girato in inverno? Questa é solo una delle più piccole informazioni che vi verranno rivelato nelle tante interviste presenti, per un totale di 57 minuti:
A 40 anni di distanza, Warner Bros. non poteva trovare modo migliore per rendere omaggio a questo film e permetterci di godere appieno dell'esperienza drammatica e incredibile vissuta da Sonny e i suoi, portata a noi dal grande Al Pacino e Sidney Lumet, mancato nel 2011 all'età di 86 anni. Peccato per l'assenza del documentario su John Cazale, presente invece nell'edizione americana del film.
Ottima versione in HD, con quei primi piani del volto sudato di Al Pacino che vi faranno venire i brividi. L'audio purtroppo é un Dolby Digital 1 Mono, anche se nella versione originale inglese incontriamo un DTS-HD 1.0 che migliora di molto la qualità audio soprattutto per le scene chiassose. In generale comunque si tratta di una buona versione che non vi lascerà insoddisfatti, senza dimenticare che Al Pacino é doppiato dal nostro incredibile Giancarlo Giannini.
I sottotitoli - in svariate lingue - sono presenti praticamente ovunque, tranne purtroppo nel commento audio del regista. Peccato anche per il menù in inglese. Perché non farlo in italiano?
Pomeriggio di Canicola
Il titolo originale "Dog Day Afternoon" si riferisce a quei giorni estivi in cui si riesce a vedere la costellazione del Cane Maggiore. Ed era proprio il 22 Agosto quando Sonny Wojtowicz decise di rapinare una banca a Brooklyn con l'aiuto del complice Salvatore "Sal" Naturale. Ma per quale motivo ha fatto ciò? Quel Pomeriggio di Un Giorno da Cani racconta in realtà una storia d'amore. Una storia diversa, soprattutto per l'epoca, una storia quasi disperata. Senza volervi rovinare il film diretto da Sidney Lumet (Assassinio sull'Orient Express e Serpico) raccontandovi tutti i particolari della trama, diamo un'occhiata alle circostanze che hanno reso possibile la realizzazione di questa pellicola che, nel 1976, vinse un Oscar per la Miglior Sceneggiatura Originale, su 6 nomination ricevute (Miglior Film, Miglior Regia, Miglior Attore Protagonista per Al Pacino, Miglior Attore non Protagonista per Chris Sarandon e Miglior Montaggio).
Inizialmente intitolato Boys in the Bank, il regista cambiò il titolo alla pellicola per evitare che venisse scambiata per una commediola.
Oggi 75enne, Al Pacino aveva 35 anni quando impersonò il rapinatore Sonny nel film di Lumet. Fu l'insistenza dello sceneggiatore a convincerlo a prendere quel ruolo, che inizialmente aveva rifiutato e che - sembra - stava per essere offerto a Dustin Hoffman. Scelto per l'incredibile somiglianza con il vero Wojtowicz, l'attore diede un incredibile spessore al personaggio - sul set arrivò addirittura a svenire a causa dell'intenso lavoro che stava facendo, un esaurimento che ebbe anche a causa del recente impegno appena conclusosi sul set de Il Padrino II -, realizzando un film che tutt'ora é considerato un capolavoro. Al suo fianco troviamo John Cazale, uno dei più grandi attori degli anni Settanta. Ha interpretato solo cinque film a causa della sua prematura scomparsa, a causa del cancro, ma tutti candidati all'Oscar. Sal é pronto a tutto ed ha una personalità particolare, buona e fragile, fatta di debolezze e fede, che scoprirete man mano che la pellicola prosegue, fino ad arrivare al suo tragico finale.
Dietro la cinepresa
I contenuti speciali sono tantissimi, a cominciare dalle scene eliminate, fino ad arrivare a "confessioni" di attori, regista, sceneggiatore e troupe. Ad esempio, sapevate che il film - pur essendo ambientato nella giornata più calda d'estate - é stato girato in inverno? Questa é solo una delle più piccole informazioni che vi verranno rivelato nelle tante interviste presenti, per un totale di 57 minuti:
- Commento al film del regista Sidney Lumet
- Making of Documentary - Dog Day Afternoon: The Story; Casting the Controversy; Recreating the Facts; After the Filming
- Lumet: Film Maker
- Trailer Cinematografico
A 40 anni di distanza, Warner Bros. non poteva trovare modo migliore per rendere omaggio a questo film e permetterci di godere appieno dell'esperienza drammatica e incredibile vissuta da Sonny e i suoi, portata a noi dal grande Al Pacino e Sidney Lumet, mancato nel 2011 all'età di 86 anni. Peccato per l'assenza del documentario su John Cazale, presente invece nell'edizione americana del film.
Tecnicamente parlando
Ottima versione in HD, con quei primi piani del volto sudato di Al Pacino che vi faranno venire i brividi. L'audio purtroppo é un Dolby Digital 1 Mono, anche se nella versione originale inglese incontriamo un DTS-HD 1.0 che migliora di molto la qualità audio soprattutto per le scene chiassose. In generale comunque si tratta di una buona versione che non vi lascerà insoddisfatti, senza dimenticare che Al Pacino é doppiato dal nostro incredibile Giancarlo Giannini.
I sottotitoli - in svariate lingue - sono presenti praticamente ovunque, tranne purtroppo nel commento audio del regista. Peccato anche per il menù in inglese. Perché non farlo in italiano?