Sin City: Una donna per cui uccidere
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Poteva bastarci la visione in anteprima del nuovo Sin City? Assolutamente no!
Dopo la proiezione nella bella cornice di Roma, abbiamo avuto la possibilità di restare in sala in compagnia dei registi Frank Miller e Robert Rodriguez, scoprendo interessanti particolarità sul lungometraggio appena visionato. Eccovi, riassunti per voi, i punti salienti o le risposte più curiose rilasciate dai due registi.
** AVVISO - SONO PRESENTI ALCUNI SPOILER SUL FILM **
Una volta interrogati sul cast, i registi si sono sbizzarriti nelle dichiarazioni, soprattutto specificando la grande professionalità dimostrata dagli attori al momento delle riprese:
RR “E' stato incredibile lavorare con gli attori coinvolti per Sin City, soprattutto grazie all'esperienza che i medesimi hanno maturato questi anni con l'utilizzo del green screen. La più grande innovazione mostrata in questo capitolo comunque é sicuramente dietro all'utilizzo del 3D, che ci ha aiutato a far prendere vita ai disegni di Frank..”
FM “Dovete sapere che i personaggi da me creati sono il frutto della mia immaginazione e sono anche ispirati dai miei studi giovanili sui film noir e le fiction-crime”
Miller poi apre una parentesi concentrandosi su Eva Green, e regalandoci poi un aneddoto sul personaggio di Marv:
“Il personaggio di Eva doveva essere considerato come la quintessenza della femme fatale, doveva essere una donna come non ne avete mai viste sino ad ora. Chiaramente lei é stata bravissima ad impersonare il ruolo affidatole, si é immedesimata completamente e si é ispirata alle femme fatale viste sino ad oggi, realizzando un personaggio terrificante, sexy ed anche molto tragico”
“Per quanto riguarda Marv, invece, dovete sapere che io comincio i miei lavori scrivendo prima di tutto una frase su un muro. Per il personaggio di Marv avevo scritto: Conan con un Trench.
Volevo realizzare un personaggio che fosse una specie di barbaro che però vivesse in un contesto urbano”
Un'interessante domanda riguardava l'interpretazione del personaggio di Dwight, che nel primo capitolo é stato interpretato da Clive Owen. Nel film c'é una scena che mostra il cambio di faccia del personaggio, completamente in linea con la sequenza temporale del fumetto, ed il pubblico si é chiesto come é stato integrato questo fattore con il cambio tecnico da Owen ad Brolin?
RR “In realtà lo script iniziale prevedeva due attori diversi per il personaggio di Dwight, ed infatti era anche nei nostri intenti la possibilità di far tornare Clive a recitare con noi. Purtroppo però lui in quel momento particolare della registrazione era impegnato con altri lavori, che lo avrebbero trattenuto molto facendoci tardare sulla tabella di marcia di circa sei mesi. Lo avremmo anche aspettato, ma siamo rimasti così soddisfatti della prova di Brolin da lasciare l'intera parte a lui..”
FM “E' importante dire che gli attori amano il loro lavoro e molte volte quelli più bravi sono spesso impegnati. Noi comunque siamo stati fortunati ad avere il cast che volevamo, tra l'altro le loro performance sono state di grande ispirazione per me, anche perché in questo film siamo andati più in profondità con i personaggi, innamorandoci ancora di più di ognuno di loro. Mi sento di sfatare anche un mito: gli attori sono dei grandi lavoratori, sono delle persone creative e danno un forte contributo alla resa finale di un film..”
Viene fatto, poi, riferimento ad una conversazione incentrata sui fumetti con Will Eisner che, prima ancora di veder girato il primo Sin City, asseriva che i fumetti non combaciavano molto con il cinema ma sembravano molto più adatti al teatro. Data la sensazione di stage fornita dal green screen, ci si chiedeva se questa teoria fosse stata alla base della realizzazione dei due Sin City..
FM “Devo dire che il merito é di Robert. Quando disegnai le storie di Sin City mi ero prefisso che le medesime non fossero adattabili al cinema. Secondo me quelle storie erano impossibili da portare al cinema, ma poi Robert mi ha dimostrato che tutto questo era possibile, che avremmo potuto ottenere il risultato visto nelle due pellicole. Con Eisner siamo amici da moltissimo ed abbiamo passato intere serate a discutere su moltissime cose .. ci rispettiamo molto ed abbiamo avuto da sempre un rapporto teso ma molto intenso”
Robert Rodriguez interverrà, più tardi nella conferenza, per raccontarci come il 3D sia stato fondamentale nella riuscita di questo nuovo lavoro su Sin City
“Credo che sarebbe interessante vedere entrambe le versioni per capire che quella 3D rende il mondo di Frank Miller estremamente più vivo. Il suo universo é molto astratto, ed anche se le immagini sono molto asciutte, vedere un puntino bianco sulla scena ferma si può trasformare in qualcosa di magico, come la neve, grazie all'utilizzo del 3D. Tutto questo, applicato all'oggettistica nelle scene, rende tutto il lavoro più credibile e bello..”
vimager2, 3
Qualche coraggioso fa menzione su due pellicole in particolare, la prima é l'esperimento “Daredevil” di Mark Steven Johnson mentre il secondo, futuro, riguarda il trailer del film “Batman V Superman” liberamente ispirata all'opera “Il Ritorno del Cavaliere Oscuro” di Frank Miller.
RR “Un film su Daredevil? Non ho mai pensato di realizzarlo veramente..”
FM “Penso che se qualcuno deve fare un film tratto da un comic-book deve possedere le conoscenze adatte sul materiale di partenza .. la vita é troppo corta per pensare al lavoro svolto dagli altri ..”
Miller prosegue poi su Batman..
FM “Non ho visto il trailer e non voglio vederlo. Gli altri registi, comunque, possono comunque fare tutto quello che vogliono con quel prodotto, anche perché io non ne faccio parte..”
Interessanti altre domande che proseguono sul filo del rapporto comics / film. visto che viene chiesto a Miller come sarà tornare a disegnare dopo aver mostrato così tanto al cinema:
FM “E' un ottima domanda ma é difficile rispondervi. Disegnare oggi il personaggio di Marv senza pensare a Mickey Rourke é veramente difficile.. sono molto soddisfatto di quello che sto facendo, ma credo che dobbiamo aspettare ciò che la vita ha da proporci per renderci davvero conto come andremo avanti..”
Un buon quesito arriva dalla tribuna quando domandano al duetto se la scelta di Rodriguez di uscire dalla Director's Guild of America é stata un sacrificio molto grande.
RR “Devo ammettere che ci sono delle regole molto strane e particolari da noi in America, delle quali io non ero consapevole. Vista la storia creatasi intorno alla vicenda, ho preferito uscire direttamente da tale guild per sentirmi più libero e non etichettato.
Da quando sono uscito ho comunque continuato a fare dei film, ma lo scandalo giornalistico é comunque uscito fuori anche se io non ne avevo la minima intenzione..”
FM “Robert é troppo modesto. Lui una mattina é venuto da me ad informarmi della situazione e mi disse che avrebbe tolto il suo nome per lasciare il mio..la cosa mi ha molto colpito e mi ha fatto pensare tra me e me su quanto lui fosse così altruista nei miei confronti..”
Divertente la risposta dei due registi quando gli é stato domandato delle scene di nudo nel film:
RR “Come sapete questo film é basato su una delle storie di Frank, e nel suo lavoro infatti sono presenti moltissime scene di nudo. Cinematograficamente é stato un po' difficile fare la trasposizione su pellicola, soprattutto perché bisognava avere un rapporto molto diretto con le attrici che dovevano fare l'interpretazione. E' stato comunque bellissimo avere a che fare con attrici molto professionali, che hanno capito che il nudo espresso dall'opera di Frank era completamente artistico..”
FM “Sono molto sorpreso di ricevere questa domanda, visto che non sto facendo una conferenza stampa in Ohio, ma bensì nella bellissima Roma in Italia. Mi chiedo quindi che c'é di male nel vedere tutte queste belle donne nude..”
I due attori hanno continuato a parlarci del grande affiatamento e collaborazione avuta durante le riprese del film, che ha portato il nostro rapporto professionale ad essere estremamente produttivo. Come “due fratelli separati dalla nascita” i due si sono molto divertiti ed hanno completato un lavoro lodevole e degno di nota.
Dopo la proiezione nella bella cornice di Roma, abbiamo avuto la possibilità di restare in sala in compagnia dei registi Frank Miller e Robert Rodriguez, scoprendo interessanti particolarità sul lungometraggio appena visionato. Eccovi, riassunti per voi, i punti salienti o le risposte più curiose rilasciate dai due registi.
** AVVISO - SONO PRESENTI ALCUNI SPOILER SUL FILM **
Una volta interrogati sul cast, i registi si sono sbizzarriti nelle dichiarazioni, soprattutto specificando la grande professionalità dimostrata dagli attori al momento delle riprese:
RR “E' stato incredibile lavorare con gli attori coinvolti per Sin City, soprattutto grazie all'esperienza che i medesimi hanno maturato questi anni con l'utilizzo del green screen. La più grande innovazione mostrata in questo capitolo comunque é sicuramente dietro all'utilizzo del 3D, che ci ha aiutato a far prendere vita ai disegni di Frank..”
FM “Dovete sapere che i personaggi da me creati sono il frutto della mia immaginazione e sono anche ispirati dai miei studi giovanili sui film noir e le fiction-crime”
Miller poi apre una parentesi concentrandosi su Eva Green, e regalandoci poi un aneddoto sul personaggio di Marv:
“Il personaggio di Eva doveva essere considerato come la quintessenza della femme fatale, doveva essere una donna come non ne avete mai viste sino ad ora. Chiaramente lei é stata bravissima ad impersonare il ruolo affidatole, si é immedesimata completamente e si é ispirata alle femme fatale viste sino ad oggi, realizzando un personaggio terrificante, sexy ed anche molto tragico”
“Per quanto riguarda Marv, invece, dovete sapere che io comincio i miei lavori scrivendo prima di tutto una frase su un muro. Per il personaggio di Marv avevo scritto: Conan con un Trench.
Volevo realizzare un personaggio che fosse una specie di barbaro che però vivesse in un contesto urbano”
Un'interessante domanda riguardava l'interpretazione del personaggio di Dwight, che nel primo capitolo é stato interpretato da Clive Owen. Nel film c'é una scena che mostra il cambio di faccia del personaggio, completamente in linea con la sequenza temporale del fumetto, ed il pubblico si é chiesto come é stato integrato questo fattore con il cambio tecnico da Owen ad Brolin?
RR “In realtà lo script iniziale prevedeva due attori diversi per il personaggio di Dwight, ed infatti era anche nei nostri intenti la possibilità di far tornare Clive a recitare con noi. Purtroppo però lui in quel momento particolare della registrazione era impegnato con altri lavori, che lo avrebbero trattenuto molto facendoci tardare sulla tabella di marcia di circa sei mesi. Lo avremmo anche aspettato, ma siamo rimasti così soddisfatti della prova di Brolin da lasciare l'intera parte a lui..”
FM “E' importante dire che gli attori amano il loro lavoro e molte volte quelli più bravi sono spesso impegnati. Noi comunque siamo stati fortunati ad avere il cast che volevamo, tra l'altro le loro performance sono state di grande ispirazione per me, anche perché in questo film siamo andati più in profondità con i personaggi, innamorandoci ancora di più di ognuno di loro. Mi sento di sfatare anche un mito: gli attori sono dei grandi lavoratori, sono delle persone creative e danno un forte contributo alla resa finale di un film..”
Viene fatto, poi, riferimento ad una conversazione incentrata sui fumetti con Will Eisner che, prima ancora di veder girato il primo Sin City, asseriva che i fumetti non combaciavano molto con il cinema ma sembravano molto più adatti al teatro. Data la sensazione di stage fornita dal green screen, ci si chiedeva se questa teoria fosse stata alla base della realizzazione dei due Sin City..
FM “Devo dire che il merito é di Robert. Quando disegnai le storie di Sin City mi ero prefisso che le medesime non fossero adattabili al cinema. Secondo me quelle storie erano impossibili da portare al cinema, ma poi Robert mi ha dimostrato che tutto questo era possibile, che avremmo potuto ottenere il risultato visto nelle due pellicole. Con Eisner siamo amici da moltissimo ed abbiamo passato intere serate a discutere su moltissime cose .. ci rispettiamo molto ed abbiamo avuto da sempre un rapporto teso ma molto intenso”
Robert Rodriguez interverrà, più tardi nella conferenza, per raccontarci come il 3D sia stato fondamentale nella riuscita di questo nuovo lavoro su Sin City
“Credo che sarebbe interessante vedere entrambe le versioni per capire che quella 3D rende il mondo di Frank Miller estremamente più vivo. Il suo universo é molto astratto, ed anche se le immagini sono molto asciutte, vedere un puntino bianco sulla scena ferma si può trasformare in qualcosa di magico, come la neve, grazie all'utilizzo del 3D. Tutto questo, applicato all'oggettistica nelle scene, rende tutto il lavoro più credibile e bello..”
vimager2, 3
Qualche coraggioso fa menzione su due pellicole in particolare, la prima é l'esperimento “Daredevil” di Mark Steven Johnson mentre il secondo, futuro, riguarda il trailer del film “Batman V Superman” liberamente ispirata all'opera “Il Ritorno del Cavaliere Oscuro” di Frank Miller.
RR “Un film su Daredevil? Non ho mai pensato di realizzarlo veramente..”
FM “Penso che se qualcuno deve fare un film tratto da un comic-book deve possedere le conoscenze adatte sul materiale di partenza .. la vita é troppo corta per pensare al lavoro svolto dagli altri ..”
Miller prosegue poi su Batman..
FM “Non ho visto il trailer e non voglio vederlo. Gli altri registi, comunque, possono comunque fare tutto quello che vogliono con quel prodotto, anche perché io non ne faccio parte..”
Interessanti altre domande che proseguono sul filo del rapporto comics / film. visto che viene chiesto a Miller come sarà tornare a disegnare dopo aver mostrato così tanto al cinema:
FM “E' un ottima domanda ma é difficile rispondervi. Disegnare oggi il personaggio di Marv senza pensare a Mickey Rourke é veramente difficile.. sono molto soddisfatto di quello che sto facendo, ma credo che dobbiamo aspettare ciò che la vita ha da proporci per renderci davvero conto come andremo avanti..”
Un buon quesito arriva dalla tribuna quando domandano al duetto se la scelta di Rodriguez di uscire dalla Director's Guild of America é stata un sacrificio molto grande.
RR “Devo ammettere che ci sono delle regole molto strane e particolari da noi in America, delle quali io non ero consapevole. Vista la storia creatasi intorno alla vicenda, ho preferito uscire direttamente da tale guild per sentirmi più libero e non etichettato.
Da quando sono uscito ho comunque continuato a fare dei film, ma lo scandalo giornalistico é comunque uscito fuori anche se io non ne avevo la minima intenzione..”
FM “Robert é troppo modesto. Lui una mattina é venuto da me ad informarmi della situazione e mi disse che avrebbe tolto il suo nome per lasciare il mio..la cosa mi ha molto colpito e mi ha fatto pensare tra me e me su quanto lui fosse così altruista nei miei confronti..”
Divertente la risposta dei due registi quando gli é stato domandato delle scene di nudo nel film:
RR “Come sapete questo film é basato su una delle storie di Frank, e nel suo lavoro infatti sono presenti moltissime scene di nudo. Cinematograficamente é stato un po' difficile fare la trasposizione su pellicola, soprattutto perché bisognava avere un rapporto molto diretto con le attrici che dovevano fare l'interpretazione. E' stato comunque bellissimo avere a che fare con attrici molto professionali, che hanno capito che il nudo espresso dall'opera di Frank era completamente artistico..”
FM “Sono molto sorpreso di ricevere questa domanda, visto che non sto facendo una conferenza stampa in Ohio, ma bensì nella bellissima Roma in Italia. Mi chiedo quindi che c'é di male nel vedere tutte queste belle donne nude..”
I due attori hanno continuato a parlarci del grande affiatamento e collaborazione avuta durante le riprese del film, che ha portato il nostro rapporto professionale ad essere estremamente produttivo. Come “due fratelli separati dalla nascita” i due si sono molto divertiti ed hanno completato un lavoro lodevole e degno di nota.