Sky Go Plus
di
Luca Gambino
Pur essendo stato tra i primissimi ad aver coniugato il concetto di IPTV in diretta e catalogo on demand sempre a disposizione degli utenti su (quasi) qualsiasi piattaforma, la piattaforma online Sky ha conosciuto un'evoluzione molto “rilassata”, lasciando spesso campo aperto a competitor che sono stati maggiormente capaci di fotografare le rinnovate esigenze degli utenti, proponendo soluzioni più aggressive e in linea con il mercato. Recentemente però Sky ha rilanciato la sua offerta online e accanto al neonato NowTV, ha ben visto di rinnovare anche la piattaforma riservata ai suoi abbonati su satellite con una rivisitazione di Sky Go, chiamandola semplicemente Sky Go Plus.
Sostanzialmente Sky Go Plus ha migliorato e snellito l'interfaccia utente, grazie ad una grafica sicuramente più accattivante a moderna, a cui ha inserito anche alcuni plus decisamente importanti. Innanzitutto avrete la possibilità di “riavvolgere” il programma in diretta per riportarlo all'inizio, dandovi quindi la garanzia di non perdere nessun dettaglio del vostro programma preferito, consentendovi anche di poter far avanzare, o riportare indietro, la timeline in step di 10 secondi.
Inoltre potrete anche decidere di scaricare i contenuti sui vostri dispositivi, per poterli poi visualizzare in qualsiasi momento senza avere la necessità di essere perennemente connessi alla rete. Ovviamente dovrete utilizzare un particolare player proprietario, che si interfaccerà ai DRM dei contenuti per consentire di godere in maniera più semplice alla vostra libreria, senza il vincolo (spesso penalizzante) della connessione Internet.
Una delle modifiche più gradite da parte degli utenti é l'aver allargato i dispositivi a vostra disposizione fino ad un massimo di 4 unità, contrariamente ai due concepiti inizialmente. Un gran passo in avanti che si allinea al concetto di “TV Everywhere” e alla maggiore disponibilità di dispositivi in possesso dell'utenza. Grande assente, purtroppo, é il 4K che inizia ora a fare capolino sulla programmazione satellitare ma che, almeno per il momento, snobba la piattaforma online.
Per quanto abbiamo avuto modo di testare nel corso di queste settimane, sembra proprio che Sky abbia in qualche modo rimesso mani anche alle infrastrutture di streaming, garantendo in generale una migliore qualità e stabilità del segnale (anche se siamo ancora lontani dalla qualità HD) e una maggiore reattività nello zapping tra un canale e l'altro e, considerato il gran numero di canali live messi a disposizione, risparmiare qualche secondo tra un canale e l'altro significherà davvero un gran risparmio di tempo, a vantaggio della godibilità complessiva dell'esperienza d'utilizzo.
Resta inalterata la vasta proposta on demand, tra cofanetti di stagioni già concluse e altre ancora in programmazione. Ed é proprio qui che dobbiamo puntare il dito contro il servizio Sky, perché il rischio più che concreto é che se avete la sfortuna di arrivare “lunghi” su una serie già iniziata, non avrete modo di recuperare le puntate già andate in onda, perché la permanenza sulla piattaforma non é infinita e gli episodi rimangono online solo per qualche settimana.
Capiamo l'esigenza di dover mantenere un certo equilibrio tra diretta e on demand, ma la penalizzazione per questa seconda categoria é davvero ingiustificata e si impedisce a chi scopre una serie tv già iniziata di poter recuperare tutto lo storico con la dovuta calma. E già che ci siamo, possibile che in epoca di Binge Watching estremo dobbiamo ogni santa volta passare da un episodio all'altro come agli albori della tv via internet?
Ma cosa contiene questa nuova proposta Sky?
Sostanzialmente Sky Go Plus ha migliorato e snellito l'interfaccia utente, grazie ad una grafica sicuramente più accattivante a moderna, a cui ha inserito anche alcuni plus decisamente importanti. Innanzitutto avrete la possibilità di “riavvolgere” il programma in diretta per riportarlo all'inizio, dandovi quindi la garanzia di non perdere nessun dettaglio del vostro programma preferito, consentendovi anche di poter far avanzare, o riportare indietro, la timeline in step di 10 secondi.
Inoltre potrete anche decidere di scaricare i contenuti sui vostri dispositivi, per poterli poi visualizzare in qualsiasi momento senza avere la necessità di essere perennemente connessi alla rete. Ovviamente dovrete utilizzare un particolare player proprietario, che si interfaccerà ai DRM dei contenuti per consentire di godere in maniera più semplice alla vostra libreria, senza il vincolo (spesso penalizzante) della connessione Internet.
Una delle modifiche più gradite da parte degli utenti é l'aver allargato i dispositivi a vostra disposizione fino ad un massimo di 4 unità, contrariamente ai due concepiti inizialmente. Un gran passo in avanti che si allinea al concetto di “TV Everywhere” e alla maggiore disponibilità di dispositivi in possesso dell'utenza. Grande assente, purtroppo, é il 4K che inizia ora a fare capolino sulla programmazione satellitare ma che, almeno per il momento, snobba la piattaforma online.
Per quanto abbiamo avuto modo di testare nel corso di queste settimane, sembra proprio che Sky abbia in qualche modo rimesso mani anche alle infrastrutture di streaming, garantendo in generale una migliore qualità e stabilità del segnale (anche se siamo ancora lontani dalla qualità HD) e una maggiore reattività nello zapping tra un canale e l'altro e, considerato il gran numero di canali live messi a disposizione, risparmiare qualche secondo tra un canale e l'altro significherà davvero un gran risparmio di tempo, a vantaggio della godibilità complessiva dell'esperienza d'utilizzo.
Resta inalterata la vasta proposta on demand, tra cofanetti di stagioni già concluse e altre ancora in programmazione. Ed é proprio qui che dobbiamo puntare il dito contro il servizio Sky, perché il rischio più che concreto é che se avete la sfortuna di arrivare “lunghi” su una serie già iniziata, non avrete modo di recuperare le puntate già andate in onda, perché la permanenza sulla piattaforma non é infinita e gli episodi rimangono online solo per qualche settimana.
Capiamo l'esigenza di dover mantenere un certo equilibrio tra diretta e on demand, ma la penalizzazione per questa seconda categoria é davvero ingiustificata e si impedisce a chi scopre una serie tv già iniziata di poter recuperare tutto lo storico con la dovuta calma. E già che ci siamo, possibile che in epoca di Binge Watching estremo dobbiamo ogni santa volta passare da un episodio all'altro come agli albori della tv via internet?