Speciale androidi al cinema
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Humandroid, appena uscito nei nostri cinema, é il nuovo film di Neill Blomkamp. In occasione di questa pellicola, oggi ripercorriamo insieme la storia degli androidi al cinema, intendendo con androidi i robot dalle sembianze umane.
Gli androidi sono fra le creature che più hanno affascinato registi e sceneggiatori, spingendo il mondo del cinema a porsi domande sul rapporto fra umani e macchine. Esseri inquietanti, robot pieni di conoscenze e di capacità, distruttori spietati, ma anche amici preziosi… gli androidi sono stati rappresentati in ogni modo possibile e immaginabile.
E se per molto tempo é prevalsa, almeno a Hollywood, la paura nei confronti di questi robot che così tanto somigliano a noi umani, c'é però un altro filone, altrettanto vasto, quello dei film che li rappresenta come possibili alleati del genere umano. Ma non solo: cosa succederebbe se scoprissimo che anche un robot può provare sentimenti ed emozioni proprio come noi?
A questa e ad altre domande hanno cercato di rispondere, nel corso degli anni, autori cinematografici di tutto il mondo. il 1927 quando Fritz Lang con il suo Metropolis porta sul grande schermo il suo inquietante androide, Hel. Il robot, creato da un inventore senza scrupoli, ha le sembianze di Maria, una ragazza piena di ideali che lotta per difendere i diritti degli operai. Grazie al suo aspetto fisico, in tutto e per tutto identico a quello della vera Maria, l'androide diventa il nuovo capo degli operai, incitandoli a una rivoluzione violenta. L'influenza di Metropolis nella cultura di massa é enorme, basti pensare al celebre video di Radio Ga Ga dei Queen, che ne riprende in pieno le scenografie. Ma é soprattutto il suo androide a fare storia, perché, da questo momento in poi, di androidi ne vedremo davvero tantissimi.
Sulla scia di Hel, non possiamo non ricordare T-800, il cyborg interpretato da Arnold Schwarzenegger in Terminator. Se pensiamo al primo capitolo della saga, il personaggio di T-800 non ha esattamente un obiettivo umanitario: dov'é Sarah Connor? é infatti la frase-simbolo del cyborg che vuole eliminare la futura madre di John Connor. Nei capitoli successivi della serie incontriamo T-1000 (Robert Patrick) e altri androidi con manie distruttive, vero e proprio incubo per gli umani che hanno la sfortuna di incontrarli.
E quando parliamo di androidi e film degli anni '80, parliamo anche di Roy Batty e degli altri protagonisti di Blade Runner. Difficile non entrare in empatia con i replicanti costretti a servire il genere umano nonostante le loro capacità fisiche e intellettuali. Il recentissimo Automata, con Antonio Banderas, per alcuni aspetti si ricollega al film di Ridley Scott. Di nuovo troviamo robot umanoidi, seppur non identici d'aspetto ai loro creatori, posti a servizio dell'umanità. Ma, a differenza di Blade Runner, questi androidi non hanno un'esistenza limitata. Consapevoli di essere i prossimi padroni e custodi della Terra, gli androidi di Automata sono del tutto incapaci di fare del male all'uomo, riprendendo in parte anche le tre leggi della robotica di Asimov.
Le opere di Asimov sono alla base di numerosi film, fra i quali Io, Robot, regia di Alex Proyas. Le tre leggi della robotica regolano il comportamento degli N-S5, il nuovo modello di robot della U.S. Robotics. Sonny (Alan Tudyk), uno degli N-S5, racconta al detective Spooner (Will Smith) di essere in grado di provare emozioni e di poter sognare.
Se facciamo un salto indietro di qualche anno, al 2001, dove troviamo A.I. – Intelligenza artificiale, diretto da Steven Spielberg. Come molti film incentrati sui robot, anche A.I. é ambientato in un futuro in cui il nostro pianeta é stato devastato dai cambiamenti climatici causati dall'uomo.
Protagonista della pellicola é David, un robot in tutto e per tutto identico a un bambino umano, che come ogni bambino vorrebbe solo essere amato dalla propria famiglia adottiva.
Gli androidi, come abbiamo visto, sono talmente presenti nella produzione cinematografica internazionale da rappresentare un genere a parte. Mai come in questo momento il rapporto fra umani e macchine intelligenti risulta attuale, specialmente se consideriamo l'incredibile progresso tecnologico che ha caratterizzato il settore della robotica. Senza volerci addentrare in sentieri troppo spinosi, vi invitiamo a guardare o ri-guardare i film che vedono gli androidi come protagonisti, primo fra tutti il nuovissimo Humandroid.
Gli androidi sono fra le creature che più hanno affascinato registi e sceneggiatori, spingendo il mondo del cinema a porsi domande sul rapporto fra umani e macchine. Esseri inquietanti, robot pieni di conoscenze e di capacità, distruttori spietati, ma anche amici preziosi… gli androidi sono stati rappresentati in ogni modo possibile e immaginabile.
E se per molto tempo é prevalsa, almeno a Hollywood, la paura nei confronti di questi robot che così tanto somigliano a noi umani, c'é però un altro filone, altrettanto vasto, quello dei film che li rappresenta come possibili alleati del genere umano. Ma non solo: cosa succederebbe se scoprissimo che anche un robot può provare sentimenti ed emozioni proprio come noi?
A questa e ad altre domande hanno cercato di rispondere, nel corso degli anni, autori cinematografici di tutto il mondo. il 1927 quando Fritz Lang con il suo Metropolis porta sul grande schermo il suo inquietante androide, Hel. Il robot, creato da un inventore senza scrupoli, ha le sembianze di Maria, una ragazza piena di ideali che lotta per difendere i diritti degli operai. Grazie al suo aspetto fisico, in tutto e per tutto identico a quello della vera Maria, l'androide diventa il nuovo capo degli operai, incitandoli a una rivoluzione violenta. L'influenza di Metropolis nella cultura di massa é enorme, basti pensare al celebre video di Radio Ga Ga dei Queen, che ne riprende in pieno le scenografie. Ma é soprattutto il suo androide a fare storia, perché, da questo momento in poi, di androidi ne vedremo davvero tantissimi.
Sulla scia di Hel, non possiamo non ricordare T-800, il cyborg interpretato da Arnold Schwarzenegger in Terminator. Se pensiamo al primo capitolo della saga, il personaggio di T-800 non ha esattamente un obiettivo umanitario: dov'é Sarah Connor? é infatti la frase-simbolo del cyborg che vuole eliminare la futura madre di John Connor. Nei capitoli successivi della serie incontriamo T-1000 (Robert Patrick) e altri androidi con manie distruttive, vero e proprio incubo per gli umani che hanno la sfortuna di incontrarli.
E quando parliamo di androidi e film degli anni '80, parliamo anche di Roy Batty e degli altri protagonisti di Blade Runner. Difficile non entrare in empatia con i replicanti costretti a servire il genere umano nonostante le loro capacità fisiche e intellettuali. Il recentissimo Automata, con Antonio Banderas, per alcuni aspetti si ricollega al film di Ridley Scott. Di nuovo troviamo robot umanoidi, seppur non identici d'aspetto ai loro creatori, posti a servizio dell'umanità. Ma, a differenza di Blade Runner, questi androidi non hanno un'esistenza limitata. Consapevoli di essere i prossimi padroni e custodi della Terra, gli androidi di Automata sono del tutto incapaci di fare del male all'uomo, riprendendo in parte anche le tre leggi della robotica di Asimov.
Le opere di Asimov sono alla base di numerosi film, fra i quali Io, Robot, regia di Alex Proyas. Le tre leggi della robotica regolano il comportamento degli N-S5, il nuovo modello di robot della U.S. Robotics. Sonny (Alan Tudyk), uno degli N-S5, racconta al detective Spooner (Will Smith) di essere in grado di provare emozioni e di poter sognare.
Se facciamo un salto indietro di qualche anno, al 2001, dove troviamo A.I. – Intelligenza artificiale, diretto da Steven Spielberg. Come molti film incentrati sui robot, anche A.I. é ambientato in un futuro in cui il nostro pianeta é stato devastato dai cambiamenti climatici causati dall'uomo.
Protagonista della pellicola é David, un robot in tutto e per tutto identico a un bambino umano, che come ogni bambino vorrebbe solo essere amato dalla propria famiglia adottiva.
Gli androidi, come abbiamo visto, sono talmente presenti nella produzione cinematografica internazionale da rappresentare un genere a parte. Mai come in questo momento il rapporto fra umani e macchine intelligenti risulta attuale, specialmente se consideriamo l'incredibile progresso tecnologico che ha caratterizzato il settore della robotica. Senza volerci addentrare in sentieri troppo spinosi, vi invitiamo a guardare o ri-guardare i film che vedono gli androidi come protagonisti, primo fra tutti il nuovissimo Humandroid.