Speciale Jordan Peele: la carriera, i film, le tematiche del Premio Oscar per Get Out
Vita e carriera di Jordan Peele, che ha in cantiere due nuovi film
Com’è noto, Jordan Peele sta lavorando al nuovo videogame OD insieme a Hideo Kojima.
Nell’attesa, ripercorriamo le tappe della sua carriera cinematografica, una carriera che l’ha reso noto per il suo approccio innovativo e la sua capacità di mescolare il genere horror con temi sociali e psicologici complessi.
Una grande passione per lo spettacolo
Jordan Peele nasce a New York il 21 febbraio del 1979.
Sua madre, Lucinda Williams, l’ha cresciuto da solo. Nel 1994, partecipando allo speciale televisivo Il Presidente Clinton risponde alle domande dei bambini su ABC, il quindicenne Jordan chiede al Presidente degli Stati Uniti come pensava di aiutare le famiglie in cui c’è una mamma che si prende cura dei bambini e il padre non può o non vuole contribuire al loro mantenimento.
La sua situazione famigliare lo ispira per porre a Bill Clinton una domanda che venne ricordata a lungo.
Cresciuto a Manhattan, si è diplomato nel 1997 in un liceo privato per poi iscriversi al Sarah Lawrence College. È qui che inizia seriamente a interessarsi alla recitazione, che inizia a studiare.
Calca il palcoscenico insieme a una compagnia teatrale, lavora molto nell’improvvisazione negli anni in cui si trasferisce ad Amsterdam.
Nel 2003 entra nel cast di MADtv insieme a Keegan-Michael Key, con cui continuerà a recitare a lungo. La serie gli regala popolarità e qualche ruolo al cinema. Nel 2008 interpreta Barack Obama nella miniserie Obama, per poi recitare in Reno 911!, SuperNews, Love Bites e diverse altre serie TV come guest star, incluse Fargo e Modern Family.
Get Out
Nel 2017 debutta alla regia per mettere in scena la sua prima sceneggiatura. Il film Get Out (in Italia Scappa - Get Out) trionfa in tutto il mondo. Un horror innovativo, che gli frutta un Premio Oscar per il copione e fa di lui il primo sceneggiatore afroamericano premiato con l’ambita statuetta per una sceneggiatura originale.
Nello stesso anno, la moglie Chelsea Peretti (la mitica Gina nella serie cult Brooklyn Nine-Nine) dà alla luce il un bambino, rendendo il 2017 l’anno più bello nella vita di Jordan Peele.
Get Out, costato intorno ai 4 milioni e mezzo di dollari, ne incassa oltre 255 ai botteghini di tutto il mondo, diventando un blockbuster e spalancando a Jordan Peele le porte di Hollywood in veste di attore e regista, cosa che trova più congeniale rispetto alla recitazione, nonostante si diletti a continuare anche quella strada, principalmente in veste di doppiatore.
In Get Out Chris Washington (Daniel Kaluuya, che ha ottenuto una nomination agli Oscar per la sua interpretazione) è un giovane afroamericano che visita la casa dei genitori della sua ragazza bianca, Rose Armitage (Allison Williams).
Chris e Rose che si preparano per una visita al cottage dei genitori di lei, in una zona isolata immersa nel verde. Nonostante Chris sia preoccupato di come la famiglia di Rose reagirà al fatto che lui sia nero, Rose lo rassicura dicendogli che i suoi genitori non sono razzisti.
Una volta arrivati, Chris incontra Dean e Missy Armitage (Bradley Whitford e Catherine Keener), i genitori di Rose, che sembrano accoglierlo calorosamente. Tuttavia, Chris nota qualcosa di strano nel comportamento dei domestici afroamericani della casa… Prima ancora che riesca a sincerarsi della situazione, Chris si ritrova in trappola, immerso in un incubo inimmaginabile.
Get Out è un riuscito thriller psicologico che affronta tematiche sociali importanti come il razzismo e la discriminazione, il tema dell’identità e quello della manipolazione. Acclamato dalla critica e dal pubblico per la sua originalità, trasporta lo spettatore nello stesso incubo di Chris, che lo fa sentire in trappola in un clima claustrofobico nonostante una grande quantità di riprese in esterna, cosa piuttosto rara che mostra le doti anche registiche di Peele.
Us
Nel 2018 Jordan Peele crea la serie The Last O.G. insieme a John Carcieri. Protagonista è Tracey Morgan (30 Rock) nei panni di un ex detenuto che, scarcerato dopo 15 anni per buona condotta, si trova di fronte un mondo completamente diverso rispetto a quello che aveva conosciuto prima di finire in prigione.
L’anno successivo scrive, dirige e produce Us (Noi).
Il film inizia con una giovane Adelaide Thomas (Madison Curry) in vacanza con la sua famiglia a Santa Cruz nel 1986. Durante una visita al molo, Adelaide si allontana dalla sua famiglia e si imbatte in una casa degli specchi, dove fa un incontro terrificante con una bambina identica a lei. Questo evento traumatico lascia un segno indelebile su Adelaide, che cresce con un forte senso di ansia e inquietudine.
Nel presente, Adelaide è adulta (la interpreta Lupita Nyong’o) ed è sposata con Gabe (Winston Duke), padre dei suoi due figli: Zora e Jason. La famiglia decide di trascorrere le vacanze estive nella loro casa al mare vicino a Santa Cruz. Mentre sono lì, Adelaide si sente sempre più ansiosa, temendo il ritorno di ciò che ha visto nella sua infanzia.
La tensione raggiunge il culmine quando, durante una notte, una famiglia di quattro persone appare nel cortile di Adelaide…
Il tema del doppio, classico sia della letteratura che del cinema (e della psicologia) è il tema principale del film. La famiglia misteriosa è infatti una versione oscura e violenta della famiglia di Adelaide.
I personaggi spaventosi dei doppelgänger sembrano avere una connessione sinistra con il passato e l’esistenza stessa della famiglia di Adelaide. La lotta per la sopravvivenza si trasforma quindi in un viaggio psicologico e surreale attraverso i labirinti della mente e della società.
Man mano che la trama si sviluppa, emergono varie rivelazioni sorprendenti.
Nel climax del film, Adelaide affronta il suo clone originale, Red, e scopre la verità sconvolgente sulla sua identità.
Anche Us esplora gli stessi temi complessi già introdotti da Peele in Get Out: l’dentità, la classe sociale e la società contemporanea, rigorosamente avvolte in un’atmosfera costruita su suspense e terrore. È stato elogiato per la sua originalità, la sua regia audace e le performance straordinarie del cast.
Il film è stato un altro straordinario successo commerciale: a fronte dei 20 milioni di dollari impiegati per la realizzazione, ne ha incassati oltre 256 nei cinema di tutto il mondo.
Nope
Nel 2021 Jordan Peele collabora alla sceneggiatura e produce Candyman, considerato un sequel ideale all’omonimo cult horror del 1992 e l’anno successivo, il 2022, è l’anno del suo terzo film da sceneggiatore e regista: Nope.
Stavolta siamo a Santa Clarita, in California. I fratelli Otis Junior, detto OJ (Daniel Kaluuya) ed Emerald Haywood (Keke Palmer) sono i proprietari della Haywood Hollywood Horses: detengono e addestrano cavalli utilizzati in film, spot e serie TV.
Il padre Otis Senior (Keith David) è morto in un bizzarro incidente e ora tocca ai due fratelli occuparsi dell’attività e del ranch di famiglia, situato in una zona isolata, in mezzo al nulla.
Otis vede qualcosa di strano, così come Keke. I due fratelli si rendono conto di essere testimoni di una presenza aliena che si aggira proprio sopra la loro proprietà.
Esaltati dall’opportunità di filmarla e diventare celebri, i fratelli Haywood si attrezzano per riprendere la strana entità aliena, ma finiscono per infilarsi in un gioco molto, molto pericoloso.
L’alieno è infatti ostile, e risucchia tutto ciò che si trova sul suo cammino…
Nope è un film di fantascienza sui generis. Tanto per cominciare, al contrario di ciò che accade tradizionalmente nei film sci-fi, è ambientato principalmente di giorno, in esterno, in mezzo a colori brillanti che non nascondono la presenza aliena, anzi: la esaltano. Una presenza inedita, che cambia forma e sembra ora un’astronave ora un’entità viva, senziente, organica.
Il cinema, con una vecchia macchina da presa tradizionale, diventa il mezzo per filmare e diffondere la presenza, in una corsa folle contro un rischio mortale per rappresentare la metafora di tutte le sfide pericolose, anche per gli altri, che i ragazzi compiono per farsi conoscere online, sui social network.
Il film vede un costo enormemente più alto del primo film di Peele: stavolta ha avuto a disposizione 68 milioni di dollari, incassandone oltre 171 ai botteghini.
Nope è la conferma che, benché sia un film che ha spiazzato una parte degli spettatori e dei fan del regista, l’originalità è il vero marchio di fabbrica di Jordan Peele.
E ancora una volta, le tematiche sociali si nascondono sotto le metafore dell’orrore, della fantascienza e della società contemporanea vista sempre da punti di vista diversi.
Attualmente, Jordan Peele ha due nuovi film in cantiere, entrambi in fase di pre-produzione. Uno ancora senza titolo, e uno intitolato Death Stranding, basato sul videogame di Hideo Kojima del 2019.