Speciale Oscar 2015
di
Roberto Vicario
MIGLIORI EFFETTI VISIVI
Nominati:
CAPTAIN AMERICA: THE WINTER SOLDIER – APES REVOLUTION: IL PIANETA DELLE SCIMMIE – GUARDIANI DELLA GALASSIA – INTERSTELLAR – X-MEN: GIORNI DI UN FUTURO PASSATO.
Roberto - INTERSTELLAR
La categoria dei migliori effetti visivi, negli ultimi anni, ha acquistato sempre più interesse da parte del pubblico. Quest'anno il cuore mi porterebbe a dire Guardiani della Galassia, visto l'ottimo lavoro svolto da gente come Ceretti, Aithadi e Fawkner. Ragionando con un più lucidità e senso critico, il mi pronostico va ad Interstellar. Sono sicuro che nonostante l'Academy non ami particolarmente un regista come Crishtpoher Nolan, possa riconoscerli - attraverso i premi tecnici - l'enorme lavoro svolto per la sua ultima fatica.
Elisa – APES REVOLUTION
Il rifugium pecatorum della fantascienza, genere snobbatissimo dall'Academy (soprattutto, come per questi nominati, quando declinato in chiave blockbuster), capace d'insinuarsi solo nelle categorie tecniche. Il favorito é Interstellar, ma for the sake of variety io punto sulle scimmie, che tallonano da vicino Nolan. Personalmente però voterei lo spettacolare lavoro di ILMV FX studios per Captain America: The Winter Soldier, che potete ammirare qui.
Francesca - INTERSTELLAR
Penso che passeranno ancora molti anni prima che un Oscar per il miglior film o per la miglior regia venga assegnato a Christopher Nolan. La scelta di candidarlo a tre statuette tutto sommato “meno importanti” non mi sorprende affatto. Eppure, é innegabile che l'ultimo film di Nolan sia, dall'inizio alla fine, puro spettacolo cinematografico. Forse questa mia preferenza é dettata più dal gusto personale che dall'oggettività, ma penso (e spero) che prima o poi venga riconosciuto il valore di questo regista, fra i più visionari e innovativi degli ultimi vent'anni.
Simone – GUARDIANI DELLA GALASSIA
Premettendo che adoro fare la voce fuori dal coro, a differenza di quanto visto l'anno scorso con le varie candidature e relative premiazioni, opterei per cambiare drasticamente il trend buttando un occhio verso pellicole più intraprendenti e “meno gettonate”. Anche se il senso critico mi punzecchia chiamando Interstellar come favorito e possibile vincitore, non posso fare a meno di volgere lo sguardo e il cuore verso i Guardiani della Galassia, pellicola di casa Marvel che sicuramente non ha niente da invidiare ai suoi colleghi candidati.
MIGLIOR SCENEGGIATURA ORIGINALE
Nominati: BIRDMAN (Alejandro G. I rritu, Nicol s Giacobone, Alexander Dinelaris, Jr. & Armando Bo) - BOYHOOD (Richard Linklater) - FOXCATCHER (E. Max Frye e Dan Futterman) - GRAND BUDAPEST HOTEL (Wes Anderson & Hugo Guinness) - NIGHTCRAWLER: LO SCIACALLO (Dan Gilroy).
Roberto - BIRDMAN (Alejandro G. I rritu, Nicol s Giacobone, Alexander Dinelaris, Jr. & Armando Bo)
Il premio per la miglior sceneggiatura originale non é così scontato come sembra. Nonostante l'immenso lavoro - in corso d'opera - fatto per Boyhood, il mio voto va all'assurdo ed eclettico lavoro fa da Inarritu per il suo Birdman. Uno script fatto di dialoghi brillanti ed in grado di mettere in gran risalto un ritrovato Michael Keaton. Come possibile outsider ci potrebbe essere anche la coppia Anderson e Guinness.
Elisa - BIRDMAN (Alejandro G. I rritu, Nicol s Giacobone, Alexander Dinelaris, Jr. & Armando Bo)
Difficile fare un pronostico per una delle categorie da sempre più sorprendenti, specie quando usata come premio di consolazione per autori emergenti snobbati nelle sezioni principe. Birdman é nettamente favorito, ma Anderson e Linklater sono abitudinari di questo comparto. Peccato che il nome nuovo, Dan Gilroy, non abbia nessuna possibilità concreta di vittoria. Se sarà l'anno della consacrazione Anderson, lo capiremo da qui.
Francesca - GRAND BUDAPEST HOTEL (Wes Anderson & Hugo Guinness)
Se é vero, come spesso si dice, che un film apprezzato nei grandi festival del cinema internazioniali non possa vincere Oscar, questo film dovrebbe partire svantaggiato. Ma Grand Budapest Hotel, vincitore del premio della giuria al festival di Berlino, potrebbe rivelarsi una piacevole eccezione alla regola. La struttuta a scatola cinese del film unita alla capacità di affrontare anche temi non certo frivoli con un tono mai patetico, sono elementi che non dovrebbero passare in secondo piano.
Simone – GRAND BUDAPEST HOTEL (Wes Anderson & Hugo Guinness)
L'anno scorso il premio andò a Jonze per il suo “Her” (cosa che mi rese estremamente felice), mentre quest'anno mi auguro che l'ambita statuetta vada al buon team Anderson-Guinness per il loro ottimo lavoro con Grand Budapest Hotel, una pellicola ambiziosa, frizzante e soprattutto ben scritta. Resta da tenere in considerazione il buon Foxcatcher, che secondo me potrebbe venir fuori dal cilindro in maniera inaspettata..
MIGLIOR SCENEGGIATURA NON ORIGINALE
Nominati: AMERICAN SNIPER (Jason Hall) - THE IMITATION GAME (Graham Moore) - VIZIO DI FORMA (Paul Thomas Anderson) - LA TEORIA DEL TUTTO (Anthony McCarten) - WHIPLASH – (Damien Chazelle).
Roberto - LA TEORIA DEL TUTTO (Anthony McCarten)
Anche in questa categoria regna l'incertezza. A spuntarla alla fine potrebbe essere La Teoria del Tutto. Lo script realizzato da Anthony McCarten é stato molto apprezzato dalla critica e grazie ad una cura particolare nei dialoghi riesce a far risaltare un personaggio forte ed importante come quello della moglie del famoso fisico. Come possibile sorpresa punto su Whiplash che grazie alla tematica molto particolare potrebbe aver fatto breccia nel cuore di alcuni membri dell'Academy.
Elisa - THE IMITATION GAME (Graham Moore)
Fossi un giurato voterei Whiplash, e speriamo arrivi presto anche da noi. Il fatto che abbia meno di 50 anni e gusti aperti all'innovativo e sperimentale mi posiziona lontano dallo spettro dei gusti dei votanti e The Imitation Game ha tutti gli elementi che mandano in brodo di giuggiole gli anziani membri dell'Academy, senza le controversie scatenate dall'adattamento di McCarten.
Francesca - THE IMITATION GAME (Graham Moore)
Due film, affini sotto molti aspetti, si fronteggiano alla corsa per gli Oscar: The imitation game e La teoria del tutto. Entrambi incentrati sulla biografia di due menti fuori dal comune, combattono una battaglia che avviene su più fronti. Portare sul grande schermo una biografia é sempre una sfida perché si rischia di scivolare in formule collaudate e stereotipi. Vedremo quale delle due storie e quale dei due stili narrativi incontrerà maggiormente i gusti della giuria.
Simone - THE IMITATION GAME (Graham Moore)
Il lavoro svolto da Moore é sublime, difficilmente ho visto raccontare una storia come in The Imitation Game e sono quasi convinto che l'Academy terrà in forte considerazione la pellicola, come suddetto anche da Elisa.