Intervista a Simon Pegg

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Simon Pegg, uno dei personaggi più amati dal popolo nerd degli ultimi anni. Attore, regista, sceneggiatore, profondo amatore di fantascienza e tutto quanto vi ruota attorno, é ormai collaboratore di un altro "guru del settore", J.J. Abrams. In Star Trek interpreta il mitico "Scotty", ma per questo terzo film ha lavorato anche in qualità di sceneggiatore. Volati a Londra per intervistare il cast di Star Trek Beyond, la tavola rotonda con Simon Pegg é stato un appuntamento indimenticabile!



La Trilogia del Cornetto


Simon John Beckingham nasce a Brockworth, Gloucestershire, Inghilterra nel 1970. La sua carriera inizia in televisione, in qualità di attore. Ma già dal 1999 inizia a lavorare come sceneggiatore per Spaced, trasmesso su Channel 4. La consacrazione col grande pubblico arriverà però nel 2004, con Shaun of the Dead (tradotto da noi in modo imbarazzante col titolo L'Alba dei Morti Dementi). Lo ritroviamo spesso al cinema, nei due capitoli successivi di questa bizzarra trilogia del cornetto, così come in tutti i Mission Impossibile di J.J. Abrams e ovviamente nei nuovi Stra Trek.

Beam me up Scotty


Abbiamo approfittato della nostra chiacchierata con Simon Pegg per scoprire qualche dettaglio in più sul film. Lo sceneggiatore e attore ci racconta come troveremo l'equipaggio separato, suddiviso tra piccole squadre. I personaggi dovranno affrontare momenti molto difficili, che renderanno la storia decisamente interessante. Parlando del regista, Justin Lin, Simon Pegg ci tiene a precisare come non si debba cadere nel luogo comune che sia quello di Fast and Furious. La verità é che Lin é capace di capire molto bene i personaggi e girare con lui é stato molto interessante.Lavorare nel mondo di Star Trek é stato bellissimo, ci racconta Pegg, ma anche terrificante. Dice di aver rifiutato l'incarico almeno 3 volte, ma J.J. ha continuamente rispedito le sue dimissioni al mittente, dicendogli di non fare il bambino. In sei mesi é così riuscito a completare la sceneggiatura, nonostante gli sia sembrata un'opera impossibile. Necessitava comunque ancora di un po' di lavoro per essere perfezionata, così si é iniziato a girare mentre si sistemavano alcuni passaggi successivi. Non é stato per nulla facile, ma il risultato l'ha pienamente soddisfatto.
Oggi sembra che il pubblico non veda l'ora di andare al cinema per odiare qualcosa


Abbiamo chiesto a Simon Pegg se c'é una pianificazione generale in stile Marvel o se ogni film é una storia a se stante. Universal concepisce la saga in questo secondo modo, avviando da zero la produzione ad ogni nuova pellicola. Ognuno é come se fosse un episodio della serie, con una sua struttura, non attendiamoci quindi, almeno per ora, un grande disegno.Sul come soddisfare i fan di Star Trek ed allo stesso tempo rivolgersi alle nuove leve, Simon Pegg ci dice che se cerchi di andare incontro a tutti non riuscirai ad ottenere un buon risultato. Preferisce concentrarsi su quello che pensa sia giusto fare e lavorare in quella direzione. Certo, aggiunge, oggi sembra che il pubblico non veda l'ora di andare al cinema per odiare qualcosa. Ricorda con nostalgia quando era un ragazzo ed ogni novità era per lui entusiasmante, oggi non sembra sia più così.



Sembra che la gente guardi un trailer e dica: "fantastico, questo film non sarà un granché!". Non se lo spiega molto. Un po' é colpa di come funziona internet, che ha trasformato il pubblico della rete in amanti dello sport, che non tifano perché la propria squadra faccia bene, ma sperano che le altre falliscano. "Perché non possiamo amare tutto e goderci film marvel e DC allo stesso modo?" (sì, l'ha detto davvero!)Tornando al film ha precisato una sua precedente affermazione, specificando che questo film é uno Star Trek al 100% ma che non é necessario conoscere la saga e le pellicole precedenti per capire la storia ed i personaggi, appassionandosi alle nuove vicende raccontate in Beyond. Pegg ci racconta poi come la pellicola ruoti attorno al dualismo della Federazione, che da un lato é una forza pacifica, il cui unico scopo é la ricerca e l'esplorazione dell'universo. Dall'altro può essere vista come un'entità colonizzatrice, ed il villain é esattamente di questa opinione.

Con l'ultima domanda della nostra intervista abbiamo alzato il livello di "nerdismo" della chiacchierata. Abbiamo messo a confronto i due approcci scelti da JJ Abrams nel riportare al cinema Star Trek e Star Wars. Da un lato abbiamo scelte coraggiose ed un espediente narrativo come le realtà parallele sfruttato per resettare la saga da zero. Dall'altro un approccio più conservatore, al limite del remake con Episodio VII. Con grande diplomazia, Simon Pegg dice che bisogna affrontare ogni caso per quello che é. Dopo le critiche sui prequel di George Lucas, J.J. Abrams si é ritrovato a dover recuperare l'amore dei fan per Star Wars, ed in un certo senso col nuovo film ha creato le basi per stabilire le sue nuove regole ed impostare il futuro della saga, recuperando quello che gli appassionati amano delle pellicole originali.

Con Star Trek é stato più facile, per certi versi. Si é pensato ad un artificio narrativo e si é potuto lasciare valido tutto quanto visto nella storia, grazie anche alla presenza di Leonard Nimoy. Ora siamo in un universo diverso, senza cancellare nulla di quanto gli amanti di Star Trek hanno visto in televisione ed al cinema. Questo lascia grande libertà narrativa, non si tratta di prequel, possono decidere di uccidere qualsiasi personaggio se lo vogliono, "e magari lo abbiamo fatto", dice Simon Pegg ridendo."Non eravate preouccupati che il pubblico più normale potesse incontrare difficoltà nel comprendere l'espediente narrativo dei mondi paralleli?", chiediamo prima di concludere la nostra intervista. Simon Pegg pensa che nel primo Star Trek sia stato spiegato molto bene, ed inoltre avviene in un mondo dove esistono i viaggi nel tempo ed i buchi neri. Alla fine ci sono comunque persone che pensano di star vedendo dei prequel, ma la libertà che hanno ora di usare questi mitici personaggi é impagabile. "E se qualcuno non lo capisce, peggio per loro!", commenta ridendo.


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