Suiciders

di
Lee Bermejo é senza dubbio uno degli artisti più importanti della scena fumettistica contemporanea. Cresciuto come disegnatore, ha raggiunto il grande pubblico dopo aver illustrato le graphic novel Batman/Deathblow, Luthor, Joker e la miniserie di Rorschach nel progetto Before Watchmen, tutte sceneggiate da Brian Azzarello.
Nel 2015 lancia la serie Suiciders, della quale é sia scrittore che disegnatore.

Ambientata in una Los Angeles post-apocalittica il reality più popolare é Suiciders: uno sport in cui l'omicidio, il caos e la brutalità la fanno da padrone. E' proprio in occasione di un incontro tenuto con i fan nella fumetteria Alastor di Milano per presentare Suiciders, abbiamo avuto il piacere e la fortuna di scambiare quattro chiacchiere con lui e di ammirarlo all'opera.

Suiciders


1) Prima di tutto raccontaci qualcosa di Suiciders, dato che si tratta della tua prima opera originale in cui disegni e scrivi…

Mi sono trovato molto bene, era da tempo che lavoravo su questa idea. Si tratta della prima opera originale che ho scritto e disegnato e ho avuto tutto il tempo per seguire bene il progetto. Devo ammettere che é stato incredibile, non c'é un'esperienza creativa migliore di quando scrivi e disegni allo stesso tempo un'opera. Nella mia carriera ho avuto anche la fortuna di lavorare con scrittori bravissimi, ma quando scrivi tu é tutta un'altra cosa. Puoi lavorare sulle tue ispirazioni, come ad esempio la Los Angeles Noir di James Elroy ed in generale “L.A. Noire” mi piace moltissimo perché si distingue da altri temi come quelli di New York, con un sapore che volevo mettere dentro Suiciders. Certo, Suiciders é un post apolicattico ambientato dopo un terremoto, ma il cuore della storia parla di identità in pieno stile noire.

3) Dopo i lavori svolti su Luthor e su Joker c'é qualche altro super cattivo su cui ti piacerebbe lavorare? puoi già dirci qualcosa magari?

Abbiamo parlato di tantissime cose, forse troppe. Davvero non riesco neanche a dirti quante! Il problema però é sempre lo stesso: trovare il tempo, e trovare un approccio che spacchi, come é stato per il Joker e per Luthor. Fare la storia di un altro cattivo tanto per farla non avrebbe senso, stiamo aspettando di trovare qualcosa di davvero evocativo. La cosa bella di questo periodo é che guardando anche nel nuovo film di Batman V Superman, troviamo tantissimi elementi del nostro Luthor, e in Suicide Squad ci sono Johnny Frost ed altri elementi del Joker della graphic novel. Questo é l'impatto che le cose fatte hanno avuto nel lungo termine spingendoci a fare qualcosa di sempre migliore.

4) Riagganciandoci a quanto detto adesso, cosa ne pensi del Joker di Jared Leto…hai
anche un Batman preferito?

Il mio Joker preferito rimarrà per sempre quello della serie animata precedente a quella degli anni '90. Da noi (negli Stati Uniti) c'era un cartone di Batman anni '70/'80 ed essendo cresciuto con quello rimarrà sempre il mio Joker preferito. Tuttavia il bello di quello che avviene adesso al cinema é che il personaggio cambia, adesso abbiamo questo Joker tatuato e magari fra cinque anni avremo qualcosa di completamente diverso. Come nei fumetti il personaggio si evolve.

Combattenti per la libertà


5) C'é qualche supereroe che non é ancora stato portato sul grande schermo che ti piacerebbe vedere, e perché no, magari anche collaborare alla produzione?

Bella domanda! (ci pensa parecchio, ndr.) mi piacerebbe moltissimo vedere i New Gods di Kirby, o comunque un lavoro che si ispiri completamente a qualche opera di Jack Kirby.

6) Ultimissima domanda: meglio scrivere o disegnare?

Io ho iniziato come disegnatore, quindi la passione per il disegno viene sempre prima. Ma se ho un'idea forte e valida mi piace lavorare al 100% su quel progetto, e quindi scrivere anche la storia.


Si ringrazia Salvatore Lamonica per la cortese collaborazione

Suiciders
Un disegno tratto dalla miniserie dedicata al mondo di Watchmen.


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