The Space Pass
The Space mette Netflix nel mirino
Se qualcuno di voi mi segue su Facebook avrà probabilmente notato un mio post di qualche giorno fa, dove dicevo “Amo il cinema ma non sopporto la gente che va al cinema”.
Uno status scritto in diretta, mentre quattro ragazzine, continuavano a scattarsi selfie (con il flash) e a parlare sguaiatamente mentre Jason Statham cercava di seccare un megalodonte. Non è la norma, sia intesi, ma nemmeno l’eccezione. Ma sono proprio queste situazioni che anno dopo anno mi hanno fatto allontanare dai cinema. Non disamorare della settima arte, intendiamoci, ma semplicemente prenderne le distanze. Aspettavo la giusta occasione per convincermi a rimettere le terga sulla poltrona con una certa continuità, ne è arrivata una che in meno di venti giorni mi ha fatto staccare dieci biglietti.
“Prima o poi quelli del cinema chiameranno gli assistenti sociali”, ha sentenziato mia moglie.
L’idea si chiama The Space Pass ed è forse il colpo di genio che serviva al cinema in Italia. Un canone “alla Netflix” che ti permette di andare al cinema tutte le volte che vuoi, a tutti gli spettacoli che voi in qualsiasi giorno e in qualsiasi ora. L’offerta “Finale” per quelli che vogliono vederlo “in grande”. Poco meno di sedici euro (15.90 per l’esattezza) per non perdervi un singolo spettacolo.
Non solo: oltre all’accesso “All inclusive”, il pacchetto prevede anche la possibilità di stare belli comodi sulle poltrone VIP e di poter accedere anche alle proiezioni “Extra” (documentari, concerti e film in 3D), in modo da non perdervi proprio niente della programmazione. Inoltre, con il Pass, potrete anche partecipare alle “maratone” che i The Space stanno organizzando con sempre maggior frequenza e poter vedere quindi più con unico accesso. Ultima in termini di tempo quella organizzata per Mission Impossible, con Rogue Nation e Fallout sparati in rapida sequenza per fare il pieno di Tom Cruise e soci.
Unica limitazione: devono passare almeno 90 minuti tra un film e l’altro. Una scelta giusta e condivisibile, volta a scoraggiare quelli che vogliono saltellare da una sala all’altra senza completare la visione della pellicola. Ma a parte questo, potete programmare la vostra serata come meglio volete, incastrando i film a vostro piacimento. Al prezzo del biglietto medio, potete rientrare nell’investimento della quota mensile con due semplici visioni. Alla terza siete già in attivo.
Una volta sottoscritto l’abbonamento, riceverete via mail la vostra card provvisoria che dovrete stampare e mostrare ad ogni accesso, assieme al documento d’identità (la card è strettamente personale), in attesa che arrivi al cinema che indicherete voi, la tessera definitiva. Il pagamento potrà essere effettuato in un’unica soluzione, oppure con addebito mensile, ma la sottoscrizione del contratto sarà comunque di 12 mesi.
Per il resto, non dovrete fare altro che andare al vostro cinema preferito (o uno qualsiasi del circuito), mostrare la tessera, scegliere il vostro posto e godervi lo spettacolo. Dopo settimane di utilizzo devo dire che l’idea di The Space è vincente, se amate il cinema. Non solo mi ha permesso di scendere a compromessi con una parte di quell’utenza che, giocoforza, non ha la capacità, ancora prima dell’educazione, di apprezzare e comprendere la sacralità di una sala cinematografica e avere il rispetto per tutti coloro contribuiscono alla creazione della “magia”. Quella proposta dalla catena italiana è un’offerta che invoglia anche ad espandere i propri orizzonti cinematografici e sperimentare anche generi tendenzialmente non proprio affini alla propria concezione di cinema.
Basterà questo per tirare raddrizzare un trend al ribasso? Forse, ma almeno che non si vada a dire che non ci si è nemmeno provato. Per quello che mi riguarda, nello stretto, pollice altissimo per The Space.
Prima di chiudere è meglio mettere in chiaro una cosa importante: questo articolo non è in alcun modo commissionato o sponsorizzato da The Space. Ho semplicemente riportato una mia esperienza personale su un tema importante e centrale per tutti gli appassionati che popolano questo sito.