Da Twisters a Hit Man, il 2024 è l’anno di Glen Powell, la star che nessuno ha visto arrivare
Denzel Washington, Richard Linklater e Tom Cruise sono i padrini cinematografici di Glen Powell, la star “nata nell’epoca sbagliata”.
Glen Powell è finalmente diventato la star di Hollywood che ha sempre sognato di essere, fino da quando, a 13 anni, riuscì ad atterrare il suo primo ruolo in “Spy Kids 3-D: Game Over”. Gli ci sono voluti più di 15 anni, il rischio di una bancarotta e infiniti ruoli sfumati, ma finalmente è là dove vuole essere: tra i 20 nomi più affermati e chiacchierati del borsino notorietà del noto sito IMDb. Questo perché Glen Powell è una star hollywoodiana perfetta, nata nell’epoca sbagliata.
Ha tutto, come ricorda la star di Mad Men Jon Hamm, uno dei suoi tanti fan all’ombra degli studios: “il sorriso smagliante, l’abbronzatura, il fisico, lo charme, la voglia e la capacità di essere un attore di grande fama”. È nato però troppo tardi, almeno due decenni troppo tardi, concordano i suoi mentori: Denzel Washington, Richard Linklater e ovviamente Tom Cruise, il collega cui deve un bel pezzo di questo successo.
Con Richard Linklater Glen Powell ha girato tre film: Fast Food Nation (2013), Tutti vogliono qualcosa (2016) e Hit Man - Killer per caso (2024), il film che ha fatto innamorare di lui la critica, che ha convinto tutti che Powell era un nome su cui si era dormito troppo. Quest’ultimo titolo, che è valso un grande plauso critico a entrambi (regista e protagonista, entrambi sceneggiatori e produttori del film) esiste proprio grazie a Powell. Nel 2020 la sua carriera era in bilico: il suo storico agente Ed Limato (un nome leggendario a Hollywood) era morto da un decennio, la pandemia imperversava, Hollywood cercava un altro tipo di star e Powell viveva in un garage da cui rischiava di essere sfrattato, erodendo il suo conto in banca mentre non poteva lavorare.
Da Denzel Washington a Ryan Murphy: gli inizi di Glen Powell
Un incubo per un ragazzo trasferitosi giovanissimo a Hollywood quando dopo Spy Kids 3 ottiene piccole parti e ruoli, fino a entrare nel cast di The Great Debaters - Il potere della parola. Powell impressiona il protagonista Washington presentandosi al provino in completo, sapendo tutto il copione o quasi a memoria. Gli dà una parte, gli presenta il suo agente Ed Limato. Il giovanissimo Glen non sa di essere davanti all’uomo che ha scoperto mezza Hollywood, che ha lanciato Richard Gere. Dopo aver concluso le riprese del film, gli scrive una nota di ringraziamento a mano, gliela spedisce. Ed Limato lo chiama, gli dice che lo prenderà nella sua scuderia, ma deve trasferirsi a Hollywood, subito.
La famiglia Powell, originaria di Austin in Texas, è chiassosa, numerosa, legata al Glen. C’è uno zio che conosce qualcuno a LA che ha bisogno di un babysitter e di un coach sportivo per i suoi figli. Glen ha giocato a football e lacrosse alle superiori, esperienza sportiva che gli ha donato un fisico socmplito ma non lo ha però aiutato a ottenere un ruolo nella serie culto Friday Night Lights. Va a vivere con i conoscenti dello zio a titolo gratuito, in cambio del lavoro di babysitter e allenatore. Intanto consuma audizioni e opportunità. Il suo sorriso texano e il suo fisico scolpito arrivano in una Hollywood dominata da zigomi sporgenti e fisici esili, negli anni di Twilight.
Lui non si arrende e si fa da subito la nomea di uno sin troppo intenso, per giunta esigente. Legge ogni singolo copione che gli manda Ed, ma rifiuta i ruoli che gli sembrano mal scritti. Se lo convincono, si presenta ai provini sapendo la sua parte e un buon numero di battute degli altri. Il primo ruolo di rilevanza glielo dà Ryan Murphy in Scream Queens, che gli rimprovera di essere troppo selettivo quando Powell rifiuta altre parti in suoi progetti (Murphy però continua a tentare di scritturarlo, vede qualcosa in lui). Anche il regista Richard Linklater si trova bene con Powell: hanno una visione di cinema simile - indie, ben scritto, pensato per la sala - e sono entrambi texani. È alla sua porta che bussa Glen, disperato, nel 2020. Quantomeno virtualmente, dato che imperversa la pandemia. Ha letto un articolo su un ex veterano che si fingeva un killer sotto copertura per aiutare la polizia. I due scrivono Hit Man, che diventa uno dei grandi successi personali di Powell, nel 2024.
Le commedie romantiche non sono morte: la carriera di Glen Powell ne è la prova
Il titolo che lo fa notare, per davvero, per la prima volta è una commedia romantica, genere ritenuto morto, ma su cui Powell ha investito molto e che gli ha dato tantissimo. Come far perdere la testa al capo (2018) è una commedia romantica la cui produzione è stata molto tormentata ma che ha raccolto un discreto successo su Netflix, proprio perché ha dato modo e spazio a Powell di brillare. È una delle tante storie che intessono la carriera di Powell di rifiuti altrui che diventano opportunità per lui.
Il protagonista doveva interpretarlo Zac Efron, ma l’accordo salta. I produttori non vogliono nemmeno far fare il provino a Powell al fianco della star di Il trono di spade Emilia Clarke. Lui lo passa, ottiene la parte, ma lei si sfila per partecipare al film di Star Wars su Han Solo. Il progetto sembra sul punto di saltare, ma all’ultimo arriva Zoey Deutch come rimpiazzo, la produzione va in porto e Powell comincia a farsi notare sul serio.
Arriva la vera, grande occasione: il ruolo da protagonista in Top Gun: Maverick, al fianco di Tom Cruise, star e produttore del film. Dopo turni su turni di audizioni, per la parte di Bradley "Rooster" Bradshaw rimangono quattro nomi in lizza, quattro carriere in rampa di lancio a Hollywood: Austin Butler, Nicholas Hoult, Miles Teller e Powell. Il primo a sfilarsi è Butler, per rispondere alla chiamata di Quentin Tarantino in C’era una volta…a Hollywood.
Tom Cruise è il padrino cinematografico di Glen Powell
Powell ci crede tantissimo. Dopo anni di rifiuti, pensa di aver capito come far girare le audizioni nel modo giusto, ha passato settimane a infilarsi nei luoghi di ritrovo delle basi militari USA per stare in mezzo ai piloti. La parte però, alla fine, va a Miles Teller. Powell ha il cuore a pezzi, posta una foto su Instagram con i suoi follower, silenzioso commento a quello che conta davvero, in quel momento, a Hollywood: i numeri che fai sui social.
Tom Cruise però lo ha notato eccome e lo vuole a tutti i costi al suo fianco. Gli propone il ruolo di Jake "Hangman" Seresin, il personaggio che vuole essere il nuovo Val Kilmer della situazione. Powell dice no: Hangman gli sembra poco sviluppato, uno antipatico e per giunta nemmeno bravo a pilotare aerei. Cruise allora gli assicura che gli darà più spazio, più scene e gli permetterà di riscrivere parte del personaggio. Tom diventa il padrino filmico di Glen, tanto che gli amici lo prendono in giro per come ne parli continuamente, con sacra venerazione. Glen fa il paio sfoderando sorrisi abbaglianti quando nelle interviste si tocca l’argomento Scientology o altri dettagli biografici in chiaroscuro del suo mentore. Una lealtà umana e professionale più che comprensibile. Tom ha fatto di tutto per volerlo nel film, ha anche pagato di tasca propria la scuola d'aviazioneche ha frequentato, affinché la sua performance fosse perfetta.
Il successo planetario di Top Gun: Maverick permette a Glen Powell di mettere davvero un piede nella porta a Hollywood, ma non gli porta tanti ruoli di rilievo come sperato. A svoltargli davvero la carriera è stata la collega Sydney Sweeney, la giovane star di Euphoria. Anche lei è una che si è fatta sentire più volte sulle difficoltà di emergere in una Hollywood dominata dai social e dai “figli di papà”. Tanto da cominciare a scrivere e produrre da sé i progetti a cui partecipa. Sweeney decide di puntare sulla commedia romantica, appunto, genere dato per morto. Chiedendo in giro, tutti gli parlano di questo collega molto bello, assai bravo e soprattutto gentile e affabile anche fuori scena. Glen Powell, che ha rifiutato ruoli nel mondo Marvel, blockbuster “facili” come Bourne Identity e Jurassic Park, crede nel genere della commedia romantica. D’altronde è proprio una commedia romantica ad averlo lanciato.
Dice sì a Sydney, condivide con lei la scommessa di snobbare le piattaforme streaming, puntando sulla sala per Tutti tranne te. I due accettano di fare scene di nudo, flirtano fuori dal set a beneficio dei paparazzi per mettere in giro la voce che stiano assieme, fanno un tour promozionale infinito, prendono parte a ogni challenge su TikTok e Instagram. Tutti tranne te parte abbastanza bene nelle sale, ma grazie al successo crescente su TikTok e al passa parola, diventa una sleeper hit. 200 milioni di dollari sarà l’incredibile incasso finale, per un film su cui nessuno puntava nulla.
Powell è la star hollywoodiana perfetta nata nell’epoca sbagliata
Un film che ha reso Glen Powell la star che tutti gli studios vogliono: rispettata dalla critica, amata dal pubblico, ma capace di gestire e lanciare un blockbuster sui social, al cinema. Il massimo che si può chiedere a una star oggi.
Linklater, con cui Powell ha messo in scena nella commedia romantica “Hit Man - Kiler per caso” il suo ruolo ad oggi migliore, quando gli chiese consiglio sulla sua carriera anni prima gli aveva risposto “l’unico consiglio che ho per te è ‘dovevi nascere 25 anni fa’.” Powell, che presto rivedremo in Twisters in un’annata che per lui rimarrà d’oro, è una grande star nata nell’epoca sbagliata, in cui è praticamente impossibile essere una stella come il suo idolo, Tom Cruise.
Lui però continua a provarci e si gode il livello di fama che gli ha consentito di lasciare prima il garage dove viveva, poi la villa affittata dopo Maverick, comprandosi una casa a Austin, vicino alla famiglia. La mamma lo va a trovare su tutti i set, fa la comparsa nei suoi film, è la sua fan numero uno, ma lo tiene anche coi piedi per terra. È per lei, oltre che per sé stesso, che Powell sta provando a laurearsi, dopo aver interrotto gli studi a metà per trasfersi a Hollywood.