Venezia 2023, Povere creature vince il Leone, ma anche gli italiani ruggiscono
Pronostici rispettati: Povere creature vince il Leone d’oro, ma sono tanti i film e i registi italiani. ruggire. Tutti in vincitori di Venezia 80.
Venezia 2023, Povere creature vince il Leone, ma anche gli italiani ruggiscono
Pronostici rispettati: Povere creature vince il Leone d’oro, ma sono tanti i film e i registi italiani. ruggire. Tutti in vincitori di Venezia 80.
Povere Creature vince il Leone, come da previsioni. A sorprendere però è il cinema italiano, che porta a casa buona parte del palmares.
Stavolta il film più forte, quello che da subito aveva convinto, ha prevalso. Pronostici rispettati: a ruggire alla fine è Yorgos Lanthimos, il regista greco trapiantato a Hollywood che vince Venezia, il Festival con cui negli anni ha costruito un solido rapporto.
Venezia 2023, chi è il vincitore?
Il film più irriverente, visionario e esplicito della Mostra ha sbaragliato la concorrenza. Si sospettava che il presidente di giuria Chazelle avrebbe amato questo film, anche perché la protagonista è proprio quella Emma Stone che ha vinto un Oscar con lui con La La Land.
La recensione di Povere creature, il vincitore del Leone d’oro.
Il gran premio della giuria invece va in Giappone con The Devil does not Exit, storia a tematica ecologista con un finale a effetto. Il regista Hamaguchi si conferma inarrestabile, dopo il successo internazionale di Drive My Car.
i due film che raccontano le migrazioni dall’Africa all’Europa - Io Capitano e Green Border - vanno entrambi a premio, confermando che la giuria ha avuto una particolare attenzione per i titoli più politici della selezione.
La Coppa Volpi per le interpretazioni vanno a Peter Sarsgaard per il ruolo di un uomo che comincia a perdere i suoi ricordi a causa della demenza in Memory e Cailee Spaeny per il ruolo della giovane moglie di Elvis Presley in Priscilla di Sofia Coppola. Sarsgaard ringrazia la moglie Maggie Gyllenhaal in platea e in merito agli scioperi hollywoodiani fa un accurato appello per “non lasciare il cinema nelle mani di macchine e dei miliardari che le possiedono”.
Gli italiani ruggiscono: i premi da Orizzonti
È la regista Jane Campion a consegnare al collega italiano Matteo Garrone il premio per la miglior regia, il terzo più importante del Palmares, per il suo Io capitano. Garrone lascia la parola a uno degli interpreti, riconoscendo di non poter parlare per una realtà altra come quella dei due ragazzini del Senegal che sognano l’Europa. Il premio viene dedicato a tutti coloro che non sono arrivati in Italia, morendo nel Mediterraneo ****e quanti non possono viaggiare illegalmente, perché sprovvisti di visto. Garrone ricorda, commosso, che buona parte del film è stato girato in Marocco, colpito proprio oggi da un devastante terremoto.
I due giovanissimi esordienti di Io Capitano di Matteo Garrone, Seydou Sarr e Moustapha Fall, vincono il Premio Mastroianni per giovani interpreti a inizio carriera.
Soddisfazioni per l’Italia anche dalla sezione Orizzonti, dove El paraíso di Enrico Maria Artale vince sia il Leone per la miglior sceneggiatura sia per la miglior interpretazione femminile. Margherita Rosa De Francisco cita le parole del collega Edoardo Pesce sull’amore e passione con cui si fa cinema da interpreti.
Dopo aver raccolto ottime recensioni, l’esordio Una sterminata domenica di Alain Parroni vince il Premio Speciale della Giuria Orizzonti.
Tutti i vincitori di Venezia 2023
Concorso principale
- Leone d'oro al miglior film: Povere creature di Yorgos Lanthimos
- Leone d'argento - Gran premio della giuria: Aku wa sonzai shinai (The Devil does not Exist) di Rysuke Hamaguchi
- Leone d'argento per la miglior regia: Matteo Garrone per Io Capitano
- Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile:
- Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile: Peter Sarsgaard in Memory
- Premio Osella per la migliore sceneggiatura: El Conde di Pablo Larraín
- Premio speciale della giuria: Zielona granica di Agnieszka Holland
- Premio Marcello Mastroianni ad un attore o attrice emergente: Seydou Sarr e Moustapha Fall in Io capitano
Orizzonti
- Premio Orizzonti per il miglior film: Magyarázat mindenre (Explanation for Everything) di Gábor Reisz
- Premio Orizzonti per la miglior regia: Paradiset brinner di Mika Gustafson
- Premio speciale della giuria: Una sterminata domenica di Alain Parroni
- Premio Orizzonti per la miglior interpretazione femminile: Margherita Rosa De Francisco per El paraíso
- Premio Orizzonti per la miglior interpretazione maschile: Tergel Bold-Erdene per Ser ser salhi (City of Wind)
- Premio Orizzonti per la miglior sceneggiatura: El paraíso di Enrico Maria Artale
- Premio Orizzonti per il miglior cortometraggio: A Short Trip di Erenik Beqiri
- Leone del futuro - Premio Venezia opera prima "Luigi De Laurentiis": Love Is a Gun di Lee Hong-chi