William Friedkin al Lucca Film Festival
Domenica 3 aprile é ufficialmente iniziata la dodicesima edizione del Lucca Film Festival. Da qualche anno a questa parte, il festival in realtà si "sdoppia": Lucca e Viareggio, rispettivamente con Lucca Film Festival e EuropaCinema, sono i due poli di questo evento cinematografico capace di attrarre gli spettatori grazie a ospiti di rilievo internazionale.
Se l'edizione 2015 ha visto, fra gli altri ospiti, Jeremy Irons e Terry Gilliam, l'edizione 2016 vedrà sul palco del festival George A. Romero, maestro del genere zombie, il premio Oscar Paolo Sorrentino, Marco Bellocchio e ovviamente anche William Friedkin, conosciuto al grande pubblico per film come L'Esorcista e Il braccio violento della legge.
Domenica sera, nel corso della prima serata del festival, il regista americano ha ricevuto il premio alla carriera sul palco del Cinema Moderno di Lucca. Nel suo discorso di ringraziamento, Friedkin ha ricordato il suo grande amore per la musica di Puccini e per la città di Lucca, luogo natale del grande compositore. "Roma urla e grida, invece Lucca ti sussurra dolcemente". Queste le sue parole per riassumere il legame con la città che in questi giorni ha ospitato lui e le sue pellicole.
Dopo la consegna del premio é stato proiettato Il salario della paura (Sorcerer), film del 1977 con Roy Scheider al quale Friedkin ha ammesso di essere particolarmente affezionato. Nel pomeriggio di domenica, invece, é stata la volta di Il braccio violento della legge, film del 1971 con Gene Hackman e Roy Scheider.
Alcuni giorni fa, sulle pagine di un quotidiano, un articolo sosteneva che Friedkin fosse assolutamente contrario all'utilizzo delle nuove tecnologie. Il regista ha invece smentito il contenuto dell'articolo, affermando che non sia la tecnologia in sé il vero pericolo, quanto il suo utiizzo eccessivo e predominante, nel cinema di oggi, spesso a discapito di trame e personaggi.
Da molti definito "il regista del male", Friedkin ha risposto, con molta autoironia, di non rispecchiarsi affatto in questa definizione. Secondo il regista americano, infatti, solo sua moglie Sherry, che lo sopporta da 24 anni, potrebbe confermare o meno la definizione.
Durante la premiazione é intervenuta Daniela Catelli, critica cinematografica che a Friedkin ha dedicato più di un libro, primo fra tutti Friedkin - Il brivido dell'ambiguità (Transeuropa Edizioni). Lunedì 4 aprile, al Cinema Centrale di Lucca, Daniela Catelli sarà la moderatrice della masterclass di William Friedkin, durante la quale il regista parlerà della sua esperienza e del suo modo di fare cinema.
Se l'edizione 2015 ha visto, fra gli altri ospiti, Jeremy Irons e Terry Gilliam, l'edizione 2016 vedrà sul palco del festival George A. Romero, maestro del genere zombie, il premio Oscar Paolo Sorrentino, Marco Bellocchio e ovviamente anche William Friedkin, conosciuto al grande pubblico per film come L'Esorcista e Il braccio violento della legge.
Domenica sera, nel corso della prima serata del festival, il regista americano ha ricevuto il premio alla carriera sul palco del Cinema Moderno di Lucca. Nel suo discorso di ringraziamento, Friedkin ha ricordato il suo grande amore per la musica di Puccini e per la città di Lucca, luogo natale del grande compositore. "Roma urla e grida, invece Lucca ti sussurra dolcemente". Queste le sue parole per riassumere il legame con la città che in questi giorni ha ospitato lui e le sue pellicole.
Dopo la consegna del premio é stato proiettato Il salario della paura (Sorcerer), film del 1977 con Roy Scheider al quale Friedkin ha ammesso di essere particolarmente affezionato. Nel pomeriggio di domenica, invece, é stata la volta di Il braccio violento della legge, film del 1971 con Gene Hackman e Roy Scheider.
Alcuni giorni fa, sulle pagine di un quotidiano, un articolo sosteneva che Friedkin fosse assolutamente contrario all'utilizzo delle nuove tecnologie. Il regista ha invece smentito il contenuto dell'articolo, affermando che non sia la tecnologia in sé il vero pericolo, quanto il suo utiizzo eccessivo e predominante, nel cinema di oggi, spesso a discapito di trame e personaggi.
Da molti definito "il regista del male", Friedkin ha risposto, con molta autoironia, di non rispecchiarsi affatto in questa definizione. Secondo il regista americano, infatti, solo sua moglie Sherry, che lo sopporta da 24 anni, potrebbe confermare o meno la definizione.
Durante la premiazione é intervenuta Daniela Catelli, critica cinematografica che a Friedkin ha dedicato più di un libro, primo fra tutti Friedkin - Il brivido dell'ambiguità (Transeuropa Edizioni). Lunedì 4 aprile, al Cinema Centrale di Lucca, Daniela Catelli sarà la moderatrice della masterclass di William Friedkin, durante la quale il regista parlerà della sua esperienza e del suo modo di fare cinema.