Steam Deck, il nuovo dispositivo portatile dedicato al gaming

Tutto quello che c'è da sapere sull'ultimo nato in casa Valve: caratteristiche tecniche, prezzi e date d'uscita in Italia

Steam Deck il nuovo dispositivo portatile dedicato al gaming

Il nome Valve è da sempre indissolubilmente legato al software videoludico. Attraverso titoli quali Half-Life, Portal, DOTA 2 e molti altri, Valve ha scritto la storia; una storia alla quale ha contribuito non solo con lo sviluppo di questo tipo di software, ma anche e soprattutto con la sua distribuzione. L'azienda americana ha infatti avuto il grande merito di capire in anticipo l'importanza che il digital delivery avrebbe acquisito nella società contemporanea e, con Steam, ha creato una piattaforma che da diversi anni si conferma leader mondiale nel mercato. Oltre al software, Valve si è affacciata anche nel mondo dell'hardware: attualmente è impegnata sul fronte della realtà virtuale con il Valve Index, che è stato lanciato nel 2019. In precedenza, nel 2015, c'era stato un primo tentativo di invasione del territorio delle console: l'uscita delle Steam Machine, dello Steam Controller e dello Steam Link avrebbe dovuto ridurre la distanza che separa il mondo del PC da quello del salotto di casa. L'obiettivo era quello di rendere il PC gaming più accessibile, al punto da spodestare le console dal loro trono al fianco del televisore. Ma l'iniziativa non è andata a buon fine, perché il pubblico le ha riservato una fredda accoglienza e i progetti sono andati tutti irrimediabilmente dismessi nel giro di qualche anno.

Steam Deck, il nuovo dispositivo portatile dedicato al gaming


Nel 2021, Valve ha avuto il tempo di leccarsi le ferite e di pianificare la seconda invasione

Una invasione partita con un annuncio che ha stupito tutti. Stiamo parlando di Steam Deck, il nuovo dispositivo che mette la libreria di Steam a portata di mano. A guardarlo, la somiglianza con Nintendo Switch è innegabile, tanto che verrebbe spontaneo etichettare Deck come console. Tuttavia, Valve non si riferisce ad esso usando questo termine, preferendo definirlo come un PC, del quale ha pure pubblicato le specifiche tecniche.


Da queste specifiche apprendiamo molte informazioni interessanti. Il processore è un APU (Accelerated Processing Unit, ossia un processore che monta sia una CPU che una GPU) personalizzato prodotto da AMD, la cui GPU si spinge fino a 1,6 Teraflop. Per rendere l'idea, questa potenza si colloca più o meno fra quelle delle GPU di Xbox One e Playstation 4. Può sembrare poca cosa, ma bisogna tenere conto che Steam Deck è un sistema portatile, non fisso, che dovrà lavorare principalmente su una risoluzione di 720p. Inoltre, le altre caratteristiche di Deck sono nettamente più performanti rispetto a quelle delle console della passata generazione, a partire dalla CPU che arriva fino a 448 Gigaflop, ossia circa quattro volte la CPU di PS4. La RAM, DDR5 da 16 GB, è addirittura analoga a quella montata su Playstation 5 e Series X.


La memoria interna varia a seconda del modello. Si può infatti scegliere fra tre diversi modelli di Steam Deck, che propongono tutti le medesime prestazioni, eccezion fatta appunto per l'immagazzinamento dei dati. La versione base ha memoria eMMC da 64 GB, che non sarebbe nemmeno sufficiente per contenere i giochi più voluminosi (tanto per fare un esempio, GTA5 richiede più di 70 GB di spazio libero!). Le altre versioni presentano hard disk SSD NVMe da 256 e 512 GB, ovviamente molto più veloci e capienti rispetto al modello base. Per ovviare ai problemi di spazio che possono sempre insorgere, la memoria è espandibile attraverso una scheda microSD.

Steam Deck, il nuovo dispositivo portatile dedicato al gaming

Il display è un LCD da 7 pollici con risoluzione 1280x800, rapporto 16:10. Per fare un confronto, il display di Nintendo Switch è un LCD da 6,2 pollici con risoluzione 1280x720. La frequenza di aggiornamento dell'immagine è di 60 Hz e va benissimo così, perché frequenze maggiori servono a fronte di esigenze particolari di gaming, non sono certo necessarie in un dispositivo portatile. L'audio stereo si prospetta di alta qualità, poiché beneficia di un DSP (processore digitale di segnale) incorporato. La batteria da 40 watt garantisce una autonomia variabile fra le 2 e le 8 ore, promettendo di potersi avvicinare al limite più alto quando ci si intrattiene con i giochi più leggeri, come quelli in 2D, nonché quando si svolgono attività poco esose in termini di energia, come la navigazione su internet. Viceversa, non viene detto esplicitamente, ma si può leggere fra le righe che i giochi più pesanti imporranno una ricarica ogni paio d'ore o poco più, il che lascia piuttosto perplessi. Troviamo un altro motivo di perplessità nelle dimensioni: la lunghezza di 298 mm non rispecchia esattamente la nostra concezione di portabilità. Non possiamo stabilire a priori se possa essere causa di scomodità, ma una misura come 30 centimetri siamo piuttosto abituati ad accostarla ad una console fissa. A sentire Valve, però, ci sarebbe da stare tranquilli in tema di comodità, in quanto Deck dispone della migliore ergonomia, studiata per mantenere il confort durante lunghe sessioni di gioco.


I tasti di Steam Deck riprendono la disposizione ormai consolidata nei controller fin dai tempi della prima Playstation. Abbiamo così la croce direzionale, due analogici e quattro pulsanti principali sul frontale (oltre ai pulsanti per accedere ai menu); ci sono poi gli immancabili quattro dorsali, due bumper e due grilletti. A questi tasti tradizionali, Deck aggiunge sul frontale due trackback quadrati di 30 mm, con feedback aptico, nonché quattro pulsanti sull'impugnatura nel retro del dispositivo. Anche per ciò che concerne i tasti, Valve dichiara di non essere scesa a compromessi, optando per componenti di assoluta qualità, che sono stati sottoposti a test volti ad assicurarne la durata nel tempo. In particolare, gli analogici non dovrebbero andare incontro a spiacevoli episodi di drifting, un vero incubo per i Joy-Con di Nintendo (a dire il vero, per la maggior parte dei gamepad).

Steam Deck, il nuovo dispositivo portatile dedicato al gaming

Come abbiamo scritto sopra, Valve considera Steam Deck alla stregua di un PC, tanto che si possono installare i programmi che si preferiscono, perfino gli store digitali concorrenti se si vuole... Insomma, potete giocare pure con Epic Games Store su Deck, se proprio ci tenete. Si può addirittura disinstallare il sistema operativo e sostituirlo con un altro, sebbene sia da valutare l'opportunità dell'operazione, dal momento che l'OS sarà studiato per far rendere al massimo Deck. A proposito di questo sistema operativo, si tratta di SteamOS 3.0. SteamOS nasce come sistema operativo per le Steam Machine e, sebbene sul nuovo dispositivo arriverà in una forma più evoluta, trascinerà ancora con sé il problema di una compatibilità non totale con il software per Windows. Per ovviare a questo inconveniente Deck fa ricorso ad un tool chiamato Proton, che in origine era stato sviluppato da Valve per rendere compatibile la ludoteca di Steam su Linux; tuttavia, non possiamo essere certi che tutti i titoli funzioneranno bene come in ambiente Windows.


Con Steam Deck, Valve vuole proporre un dispositivo con un formato che per certi versi richiama quello della console, il cui punto di forza dovrebbe essere quello di poter offrire fin dal day one uno degli assortimenti di videogame migliori, se non il migliore in assoluto, ossia quello di Steam. Abbiamo visto che sei anni fa c'è stato un proposito analogo, con le Steam Machine, che però ha condotto ad un esito disastroso. Cosa è cambiato nel frattempo? La Steam Machine, concettualmente, potremmo definirla come una dichiarazione d'intenti: sono state presentate al pubblico una pluralità di macchine differenti di produttori terzi, dove l'aspetto e le specifiche tecniche erano lasciate alla discrezione del singolo produttore. È mancata una direzione unitaria da parte di Valve, che non è nemmeno riuscita a supportare a dovere i suoi partner: il sistema operativo acerbo e il ritardo di un anno nella fornitura dei controller hanno stroncato sul nascere le già scarse chance di successo delle Steam Machine. Steam Deck, invece, ha dei connotati precisi, con un hardware definito e un sistema operativo rifinito (si spera), il tutto pare accuratamente pensato per la migliore esperienza possibile. Ci è bastata la presentazione di Steam Deck per riconoscere che Valve, almeno sotto questi aspetti, sembra aver fatto tesoro della lezione ricevuta.

Steam Deck, il nuovo dispositivo portatile dedicato al gaming

Ma il vero cambiamento, rispetto al generico archetipo delle Steam Machine, sta nel modo in cui Valve abbia individuato un modello di successo, quello di Nintendo Switch, e si sia ispirato ad esso per dare forma al proprio dispositivo. Così come Switch, anche Deck si presta ad una tipologia di gaming ibrida, che da portatile può venire collegato ad uno schermo e poggiato su una dock station che ne aumenti la connettività. Rispetto alla console Nintendo, però, ci sono alcune differenze fondamentali. In Switch, la funzione fissa e quella portatile stanno sullo stesso piano: sebbene parte della potenza di calcolo sia stata sacrificata, la console è allo stesso modo una home e una handheld. In Deck, invece, la bilancia dell'ibridazione sembrerebbe pendere dalla parte portatile, mentre la connessione con altri device è un surplus. A tal proposito, ci basta constatare come Valve non abbia ancora deciso la fisionomia definitiva della dock station, della quale ha condiviso solo specifiche tecniche provvisorie, per convincerci che la raison d'être di Deck sia rendere portatile la libreria di Steam, piuttosto che venire attaccata alla televisione.


Va inoltre considerato un altro aspetto: quando si vuole giocare in modalità fissa, Switch è l'unico sistema per ciò che concerne Nintendo, non ci sono altri metodi. Riguardo Steam, invece, Deck dovrà vedersela con la "concorrenza" del PC. Le prestazioni di Deck sono notevoli per un device portatile, ma non potranno ovviamente competere con quelle di un PC, perché non può esserci partita fra una GPU al livello di quella di Playstation 4 e una scheda video recente. Quindi, a meno di non avere un PC molto poco prestante, Deck sarà relegato soprattutto alla portabilità. Queste riflessioni fanno sorgere un dubbio: può bastare il bisogno di portabilità a giustificare l'esistenza di Steam Deck? Tanto più che i prezzi del nuovo dispositivo Valve non sembrano esattamente economici: si va da 419€ per la versione con memoria eMMC da 64 GB, a 549€ e 679€ per le versioni con memoria SSD NVMe rispettivamente da 256 GB e da 512 GB. Eppure, la risposta iniziale del pubblico è stata positiva.

Il progetto, com'era prevedibile, ha suscitato grande curiosità e il primo stock di Deck, in uscita a dicembre 2021, è andato esaurito in nemmeno un giorno, attualmente la disponibilità è slittata al primo quadrimestre 2022. Per ora si potrebbe dunque parlare di successo, anche se non sappiamo da quante unità fosse composto il primo stock. Va specificato però che i device non sono ancora stati venduti, perché Valve ha attuato un sistema di prenotazione un po' cervellotico. La causa è probabilmente arginare il fenomeno degli scalper, quei farabutti che cercano di accaparrarsi tutte le copie di un prodotto, così che gli altri non lo trovino più disponibile e siano indotti a comprarlo a prezzo maggiorato dagli scalper stessi. Ebbene, per le prime 48 ore le prenotazioni sono state riservate agli account Steam attivi che abbiano effettuato un acquisto sullo store prima del 1 giugno 2021. Ogni account può ottenere un solo Deck. Con questa prenotazione, che costa peraltro 4€ (che ovviamente verranno scalati dal prezzo, oppure restituiti se si recede), ci si mette in coda per quando si apriranno gli ordini e solo allora avverrà l'acquisto vero e proprio. Il procedimento è contorto, resta da verificare se effettivamente funzionerà contro i rivenditori abusivi.

Vogliamo chiudere questo speciale con una suggestione: a breve distanza dall'uscita di Index, Valve ha rilasciato Half-Life Alyx, un titolo che ha mostrato al mondo le potenzialità del VR, che in un certo senso ne ha giustificato l'esistenza e probabilmente ha anche trainato le vendite dei visori. Valve ha dimostrato quanto sia importante che uno specifico hardware sia supportato da un software ad esso dedicato e anzi, si è mossa in prima persona per sostenere il suo hardware. La speranza è che la storia si ripeta con Deck, che Valve provi a donare al mondo un titolo che ridefinisca il concetto di gaming portatile, facendoci sentire quel bisogno di portabilità che oggi forse ancora non avvertiamo.

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