Alpha Protocol

di Fabio Fundoni
L'importanza di scegliere
Quante volte, prendendo in mano l'ultimo videogioco uscito nei negozi, ci siamo sentiti dire che tutto sarebbe dipeso dal nostro comportamento e dalle nostre decisioni? A dire la verità, non contiamo più le occasioni in cui era stato promesso di avere un reale impatto sulla storia del nostro game preferito mentre, all'atto pratico, le occasioni in cui questo si é realizzato in maniera soddisfacente si contano sulle dita di una mano. In questi giorni é arrivato sul mercato Alpha Protocol, gioco di ruolo ambientato nel mondo dello spionaggio che, sin dai primi annunci, non ha fatto mistero di aver basato i propri sforzi sul donare ai giocatori una vera e propria esperienza di immedesimazione.



Nei panni dell'agente segreto americano Michael Thorton saremo chiamati a districarci in un complicato intrigo internazionale dove, non solo ci saranno terroristi e organizzazioni criminali di mezzo mondo, ma gli stessi servizi segreti degli Stati Uniti staranno braccando Thorton che, per motivi che naturalmente dovrete scoprire voi durante l'avventura, non é più un eroe al servizio della nazione, ma un pericoloso ricercato da catturare... vivo o morto!

Diciamocelo chiaramente: tutti noi leggendo un romanzo o guardando l'ultimo film di James Bond abbiamo pensato che ci saremmo comportati in maniera diversa dal protagonista, magari evitando una sparatoria pericolosa o cercando di sedurre una ragazza diversa da quella prescelta dal copione dell'eroe di turno. Gli Obsidian, il team di sviluppo che ha dato vita ad Alpha Protocol, hanno voluto ricreare un'esperienza di gioco in grado di metterci davvero al centro della situazione, grazie ad un elaborato sistema che darà reale valore a quel che faremo durante le nostre partite.

Come sanno i giocatori di ruolo di vecchia data, per potersi sentire parte integrante e attiva di un videogame, é molto importante poter sin da subito decidere come impostare il proprio personaggio e Alpha Protocol ci fa prendere le prime decisioni sin dalle battute iniziali. Preferite essere un agente segreto che vive nell'ombra, pronto a muoversi silenziosamente per raggiungere il proprio obiettivo senza lasciare traccia, o nelle vostre vene scorre pura azione, magari imbracciando un fucile d'assalto, pronti a scatenare una tempesta di piombo sui malcapitati nemici? Aspettate... siete forse amanti della tecnologia e di tutti quei gadget futuristici che si vedono al cinema? Qualsiasi preferenza abbiate, potrete farla valere nel gioco, sia utilizzando profili predeterminati, sia prendendo totalmente in mano le redini della situazione creando un mix personale delle varie opzioni.

Thorton é mio e lo gestisco io!
Il nostro Michael avrà anche tantissime abilità da utilizzare ed evolvere perché, mentre andremo avanti con la storia, sarà lui stesso a cresce e ad ampliare le sue conoscenze. Vincendo combattimenti, trovando oggetti e compiendo alcune azioni come scassinare serrature, infiltrarci nei computer o disabilitare allarmi (il tutto tramite simpatici mini-giochi), guadagneremo punti esperienza, grazie ai quali saliremo di livello e potremo decidere le abilità da migliorare. La scelta dovrà essere ben ponderata, perché ad ogni nostra decisione ci saranno delle reali ripercussioni sul modo di giocare. Se non alleneremo la mira non potremo mai sperare di piazzare una pallottola nella fronte del nemico, mentre se vorremo sgattaiolare nascosti dall'ombra di un muro sarà necessario aumentare la nostra furtività.




Quello che però é da considerare come il piatto forte di Alpha Protocol é il modo con cui ci rapporteremo con tutti gli altri personaggi presenti nel gioco. Michael avrà tantissime occasioni per parlare e discutere con persone di ogni tipo, sia che siano i suoi (pochi) amici, sia che siano pericolosi avversari. Logicamente, in puro stile “Gioco di Ruolo”, ogni volta che questo succederà dovremo decidere come comportarci, e quindi gestire i rapporti con chi ci starà davanti. Principalmente tutto si basa sulla presenza di un menù dalla forma circolare che comparirà sullo schermo, in cui troveremo diverse tipologie di comportamento che potremo assumere. Essere aggressivi, professionali o accomodanti e, naturalmente, cercare di capire come reagiranno i nostri interlocutori in base alla nostra decisione.

Non si tratta di una semplice opzione, ma di una serie di bivi che determineranno una altrettanti cambiamenti riscontrabili lungo tutta la nostra avventura. Riuscire a conquistare la fiducia di un informatore potrebbe portarci a ricevere soffiate utilissime su come gestire la nostra prossima missione, o magari a poter leggere importanti dossier sui più pericolosi criminali a piede libero, una comodità non da poco! Ma le occasioni in cui mettere alla prova la propria parlantina saranno molteplici, potreste persino voler cercare di sedurre una vostra collega... o una spia avversaria! Talvolta le buone maniere potrebbero aprire più porte di una pistola puntata, ma cercate di non dare nulla per scontato, non é detto che una ragazza apprezzi subito le vostre avanches che, se fatte con troppa fretta o tempistiche sbagliate, potrebbero semplicemente essere controproducenti.

Tutto si trasforma
Oltre ai tre tipi di comportamento di cui abbiamo appena parlato, in alcune particolari situazioni avremo la possibilità di scegliere delle risposte speciali. Ad esempio, se ci troveremo davanti ad una persona potenzialmente molto pericolosa, potremo addirittura decidere di prenderla di sorpresa e spararle a bruciapelo durante la conversazione, rinunciando a scoprire i segreti a cui era a conoscenza ma evitando così di subire pericolosi “scherzi”.

Per fare un esempio molto esplicativo, una volta raggiunto un nemico potremo decidere se consegnarlo alle autorità che lo metteranno sotto torchio per estorcergli informazioni, ucciderlo, anche per impossessarci delle sue armi, o magari ascoltare la sua versione dei fatti e lasciarlo libero. In quest'ultimo caso potremmo aver conquistato la gratitudine di un prezioso alleato che, nelle missioni future, potrebbe darci più di un aiuto, magari scrivendoci una e-mail (avremo sempre un pc nei nostri nascondigli) piena di dossier e consigli.

Queste sono solamente alcune delle possibilità che ci offrirà Alpha Protocol, in un turbinio di eventi in continuo cambiamento. Tutto quello che faremo sarà un tassello di un enorme puzzle costruito con maestria narrativa al punto che, giocando in maniera differente uno spezzone della trama, potrebbero comparire personaggi completamente nuovi o semplicemente accennati qualora avessimo avuto un approccio di un altro tipo. Tutto questo trova perfetta collocazione nel racconto dell'avventura, che mai esce dalle righe e continua a mantenere un buon livello di coerenza e verosimiglianza con gli avvenimenti che stanno scuotendo il mondo reale, come il terrorismo e gli intrighi delle multinazionali.

Proprio questi fattori rendono il gioco degli Obsidian un prodotto da tenere in considerazione per tutti gli amanti dei GDR, al punto che é auspicabile giocarlo e rigiocarlo più volte per comprendere ogni elemento della trama e scoprire le varie possibilità date all'utente. L'importante sarà avere un po' di pazienza perché, come nei migliori romanzi, il bello arriva dopo qualche ora di gioco. Le battute iniziali saranno solo un incipit per tutto quello che giungerà in seguito. Speriamo che gli Obsidian non abbandonino questa strada che, con un pizzico d'esperienza in più, potrebbe donare tantissime altre gioie ai giocatori.