Beaterator

di Simone Murtas
Un tempo “fare musica” significava suonare uno strumento e per suonare uno strumento c'era un solo sistema: prendere lezioni, esercitarsi, studiare composizione e armonia e cose del genere. Per soddisfare la propria indole artistica e trovare uno sfogo concreto alla propria ispirazione, insomma, era indispensabile acquisire un minimo di conoscenze musicali anche per riuscire solo ad accompagnarsi con un paio di accordi alla chitarra.

La diffusione dei computer ed il loro continuo e vertiginoso incremento di potenza hanno fatto si che, in un periodo relativamente recente, potesse nascere un nuovo modo di fare musica basato sull'utilizzo di campioni sonori e di programmi in grado di replicarli a ritmo.



Mettendo insieme, attraverso un software apposito, piccoli frammenti audio registrati da vari strumenti (batteria, chitarra, basso o altro) e riproducendoli a ritmo, intervallandoli magari con suoni completamente estranei al mondo musicale (come sirene, voci, rumori industriali e ogni altra suona di emissione sonora) si può creare musica senza conoscere neanche una nota, ma semplicemente dando sfogo al proprio estro compositivo. Che poi questa musica venga considerata bella o brutta o che certi critici si rifiutino di definirla come tale é un altro discorso. Ciò che é innegabile é che questo sistema di composizione é diffusissimo e che moltissimi generi sono nati da questo fenomeno o ne stati influenzati come il lungo filone della musica dance degli ultimi 20 anni.

Fino a poco tempo fa questo sistema richiedeva comunque strumentazioni piuttosto costose come computer particolarmente potenti, schede audio di fascia alta e veri e proprio strumenti elettronici dedicati. Negli ultimi anni lo sviluppo della tecnologia ha fatto si che allo stato attuale praticamente qualsiasi PC sia in grado di far girare i software necessari a queste operazioni. Quello a cui nessuno aveva ancora pensato era il fatto che anche le console di gioco siano incredibilmente avanzate dal punto di vista tecnologico e che anche un apparato come la PSP possa tranquillamente essere utilizzato per fare musica elettronica. Ecco quindi l'idea della Rockstar che propone Beaterator una vera e propria Groove Machine per la PSP, anzi molto di più.

L'idea di fondo di Beaterator é quella di rendere un sistema complesso e sofisticato come quello di una Groove Machine intuitivo, divertente e facile come un gioco per console.
Beaterator non può definirsi un gioco, in realtà, e meno che mai un gioco musicale; é invece un software dedicato esclusivamente alla musica elettronica che mette disposizione un sofisticato strumento creativo e che dai giochi prende l'ispirazione per la grafica e per la facilità d'utilizzo.
Insomma, non occorre essere musicisti per suonare con Beaterator,basteranno un po' di pratica con i comandi della PSP e un minimo di orecchio musicale.





Il prodotto é “firmato” da Timbaland, un personaggio di primissimo piano nel mondo dell'hip-hop a livello mondiale. Basti dire che é stato produttore di tantissimi artisti e che ha lavorato con personaggi del calibro di Jay-Z, Missy Elliot, Nelly Furtado, Madonna, Duran Duram ed LL Cool J. Il personaggio di Timbaland accompagnerà il giocatore (così impropriamente definito) attraverso tutte le fasi di realizzazione ed esecuzione dei brani fornendo, a richiesta, informazioni dettagliate e consigli utili su ogni operazione. Tutorial e suggerimenti, infatti, sono in grado di spiegare qualsiasi funzionalità del programma in maniera rapida, precisa e dettagliata. La lingua é solo quella inglese, ma tutti i menu, le scritte e i sottotitoli dei filmati sono in italiano.

Timbaland ha inoltre fornito ben 1300 (oltre ai 1700 aggiuntivi) campioni sonori utilizzabili per costruire i propri pezzi fra batterie elettroniche, voci, effetti sonori e strumenti di ogni genere fra i quali potreste riconoscerne alcuni utilizzati nelle sue produzioni più famose.
Beaterator offre fondamentalmente due possibilità di utilizzo: una “live” e l'altra “in studio”.
Nel primo caso si potrà suonare una canzone in tempo reale, intervenendo sui loop e sul ritmo direttamente durante l'esecuzione mentre nel secondo caso si potrà realizzare la struttura di un pezzo “a tavolino” costruendone la sequenza loop dopo loop. Il loop é il concetto che sta alla base di questo genere di musica e rappresenta semplicemente un suono (sample) qualsiasi esso sia (strumento, percussione, voce, o rumore) ripetuto in sequenza ritmica.

Nella sezione live sullo schermo é visualizzata una console virtuale al cui interno un Timbaland renderizzato armeggia con sequencer e mixer al ritmo della musica prodotta. Il giocatore, attraverso i tasti della PSP, potrà spostarsi da una traccia all'altra e scegliere un loop per ognuna di esse. Ogni traccia contiene un tipo di strumento (batteria, chitarra, synth, voce, eccetera) e per ogni strumento é possibile scegliere un loop fra quelli precedentemente impostati (di default o dal giocatore).

Si parte, ad esempio, con un loop di batteria che crei la base ritmica, e mentre questo gira si aggiungono e tolgono gli altri suoni. Il sistema provvede automaticamente a sincronizzare i loop così che il giocatore debba solamente pensare ad inserire il suono che più gli piace senza problemi di ritmo. Alterando loop e ritmiche si può suonare il proprio pezzo seguendo l'estro del momento. Insomma, é molto più complicato spiegarlo che farlo. Sicuramente già alla prima esperienza con il live di Beaterator riuscirete a tirar fuori una base hip-hop di sicuro effetto e dopo pochi minuti sarete in grado di suonare variazioni e improvvisazioni in maniera assolutamente naturale.
I loop utilizzati nella gestione live possono essere creati e impostati nella sezione studio di Beatretor che é sicuramente il cuore pulsante di questo software.