Beaterator

di Simone Murtas
Qui, infatti, é possibile, fra le altre cose, realizzare nuovi loop nel caso i 3000 a disposizione non fossere abbastanza o, semplicemente, si volesse realizzare qualcosa di completamente originale. Un sofisticato, ma intuitivo editor di batteria vi permetterà di creare le ritmiche di base dei vostri pezzi. Come usuale in programmi simili la linea di batteria é rappresentata da una tabella che sulle righe riporta i vari componenti della sezione ritmica (cassa, rullante, tom, piatti) e sulle colonne le unità di tempo. Semplicemente muovendo il cursore in un punto della tabella e premendo un pulsante si segnerà un colpo sullo strumento.

Alternando opportunamente i tamburi e distribuendoli sulle colonne del tempo si potrà definire la propria linea di batteria. Avviando il riproduttore una linea verticale scorrerà orizzontalmente la tabella e incontrando i vari segni lasciati dal giocatore, suonerà lo strumento corrispondente. Potendo suonare e intervenire sulla tabella contemporaneamente si potrà sentire in tempo reale l'effetto del proprio loop facilitandone la composizione.

table_img_367

Anche in questo caso l'operazione é molto più complicata da spiegare di quanto non sia metterla in atto. Per ogni colpo é possibile definire anche l'intensità così da poter dare accenti ed enfasi e “colorare” una ritmica che altrimenti potrebbe sembrare troppo piatta e meccanica. Fra i vari tipi di loop che é possibile realizzare spiccano senz'altro quelli synth. Con uno schema simile a quello del sequencer (si chiamano così gli strumenti in grado di riprodurre suoni secondo sequenze predefinite) di batteria si ha la possibilità di definire le note suonate da un sintetizzatore.

La parte più divertente consiste proprio nel definire il suono del sintetizzatore; a disposizione del giocatore, infatti, c'é una sofisticata interfaccia piena di cursori e levette che riproduce le funzioni dei leggendari synth analogici degli anni '70, gli stessi che tanto in voga sono tornati da qualche tempo (basti pensare al Mini Moog usato nei pezzi dei Daft Punk). Il bello di questo sistema é che anche se all'inizio spaventa con termini incomprensibili (oscillator, decay, sustain, LFO e simili) non c'é bisogno di studiare teoria del suono per divertirsi. Basta giocare con levette e cursori, anche a casaccio, per tirar fuori sempre e comunque suoni curiosi e divertenti, un po' come avviene con i veri sintetizzatori analogici.

Sempre a proposito della creazione dei loop c'é da evidenziare tutta la sezione dedicata alla registrazione. Beaterator, infatti, é in grado di utilizzare suoni registrati direttamente dal microfono della PSP e offre al giocatore la possibilità di modificarli a piacimento per adattarli al brano: é possibile tagliarli, incollarli, sfumarli, cambiarne la tonalità e addirittura dilatarli o restringerli nel tempo (anche senza modificare l'intonazione) in modo da poterli adattare perfettamente al ritmo del proprio pezzo.



Sempre col sistema del sequencer é quindi possibile definire dei loop per ogni strumento e metterli a disposizione della sezione live per essere suonati. Volendo é però possibile usare i loop per costruire la struttura di una canzone secondo uno schema predefinito in modo da poterla eseguire quante volte si vuole, salvarla ed eventualmente modificarla a piacere.

Lo schema utilizzato é ancora quello del sequencer e cioé una griglia all'interno della quale si possono posizionare le varie “frasi” musicali da eseguire. Ovviamente é possibile sovrapporre diversi loop (anche molti in realtà) in modo che suonino contemporaneamente.
Con un po' di pratica e un minimo di orecchio, insomma, si possono mettere insieme i loop gusti e realizzare la propria canzone. L'approccio schematico e assistito di Beaterator é anche propedeutico perché semplifica e codifica alcuni principi del ritmo e della melodia in modo che diventino immediatamente fruibili dal giocatore. Non si sbaglia dicendo che l'utilizzo di questo titolo possa favorire ad accrescere il senso del ritmo e l'orecchio musicale. Nonostante l'intuitività e l'immediatezza che lo caratterizzano già dai primi utilizzi, infatti, Beaterator é dotato di una notevole profondità che permette al giocatore di affinare sempre più la propria tecnica.

Dopo aver utilizzato i loop predefiniti si può passare a modificarli per adattarli alle proprie esigenze e poi successivamente a crearne di propri, sempre più complessi, ad aggiungere effetti (come eco, riverbero eccetera), ad intervenire sulla posizione stereofonica dei singoli strumenti e così via, addentrandosi sempre di più in quel vastissimo e fantastico mondo che é la produzione della musica elettronica. Questo é forse il pregio più evidente e importante del prodotto: la possibilità di essere utilizzato dal principiante assoluto fino al “quasi” musicista vero, accompagnando per mano ogni tipo di utente verso l'evoluzione del proprio talento musicale e riuscendo a produrre qualcosa di ascoltabile già dalle prime battute.

Come detto le funzionalità e le potenzialità del programma sono davvero innumerevoli e ci vorrebbe un altro intero articolo per descriverle tutte, perciò ne citiamo solo alcuni fra quelli non descritti precedentemente: possibilità di esportare i brani in formato WAV per passarli su PC, funzioni di import ed export in formato MIDI, Social Club di Rockstar Game online per lo scambio di canzoni, effetti video in sincronia con la musica.

Simpatica anche l'idea di aggiungere una sezione “video fx” che visualizzano sullo schermo tutta una serie di effetti a ritmo con la musica molto suggestivi.
Ovviamente arrivati ad un certo punto ci si scontra con gli inevitabili limiti di un prodotto destinato ad una console portatile e che pertanto non potrebbe (anche se in alcuni ci si avvicina!) competere con software professionali, ma si tratta sicuramente di un limite molto alto per un'utenza media e che, tra l'altro, non compromette il possibile apprezzamento anche da parte di musicisti già esperti in materia.

Chi é già pratico di programmi del genere, infatti, apprezzerà innanzitutto la semplicità di utilizzo tanto che in molti casi si sarebbe tentati dal trovare gli stessi comandi PSP su software PC ben più costosi e rinomati! Anche in termini di funzionalità non si può rimanere delusi e pur se non si hanno proprio le stesse infinite funzionalità del programma su PC ci sono tutti quelli che servono a fare qualcosa di carino. Ci sono anche alcune raffinatezze che testimoniano la cura e lo sforzo applicati nella realizzazione del prodotto come il vu-meter a led per ogni traccia loop, cosa che non tutti i programmi musicali professionali vantano e che considerando le ridotte dimensioni dello schermo PSP rispetto al PC deve essere costata non poca fatica ai programmatori.
E che dire del fatto che con un paio di cuffiette si può comporre e lavorare ai propri pezzi anche in bus?

table_img_280