Blues and Bullet Episode 1: The End of Peace
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Correvano gli ultimi anni del 1920 quando Eliot Ness, agente dell'Ufficio del Proibizionismo, riuscì a mettere insieme una squadra di persone fidate chiamata “Gli Intoccabili”, al fine di catturare il malavitoso Al Capone con l'accusa di evasione fiscale. Ma questa storia, reinterpretata nell'impeccabile trasposizione cinematografica che vide Kevin Costner ricoprire il ruolo del noto investigatore, aveva un proseguimento reale assolutamente coinvolgente, vista la storia con il serial killer soprannominato “Macellaio di Cleveland” che siglò la parabola discendente di Ness, tanto da portarlo a rimanere solo e pieno di debiti.
Lezioni di storia a parte, i ragazzi del team spagnolo A Crowd of Monster hanno deciso di prendere per sommi capi questa storia al fine di trasformarla in un videogioco, ambientato negli anni che seguono l'arresto di Al Capone. In particolare, il famoso Eliot Ness non sarà occupato a fare chissà quali indagini -o almeno non inizialmente- ma lo troveremo alle redini di una tavola calda nella città di Santa Esperanza, in modo da non rimanere invischiato negli affari di corruzione che dilagano senza alcun tipo di freno.
Tutto questo, fino al momento in cui un vecchio amico non viene a bussare alla sua porta..
Per ragioni legate ovviamente allo spoiler non intendiamo rivelarvi molto di più della trama del gioco, ma preferiamo solamente dirvi che in quanto protagonisti, dovrete guidare delle indagini per cercare di risolvere alcuni macabri e violenti casi, ovviamente aspettandovi di rimanere con una certa suspense sul finale, vista la divisione in capitoli dell'intera opera.
Blues and Bullets adotta la formula delle avventure grafiche stile TellTale e cerca di far acclimatare il giocatore all'interno di quest'ambientazione storica d'altri tempi. Ovviamente, tolto l'occhio che vuole sempre la sua parte, questo titolo tenta di svilupparsi in linea retta, utilizzando meccaniche già viste in altri pacchetti videoludici con estrema minuzia e particolarità, resi così piacevoli da scorrere che non se né avvertito il minimo peso.
Cominciando dalla grafica, molto noir viste le colorazioni totalmente in stile bianco e nero, tranne per alcuni dettagli, naturalmente evidenziati dal colore rosso scarlatto, si passa ad un comparto sonoro decisamente curato e privo di sbavature, che ci regala anche un doppiaggio veramente soddisfacente, seppur in lingua rigorosamente anglosassone.
Parlandovi del gameplay, invece, possiamo dirvi che il medesimo fa affidamento ad una serie di esplorazioni guidate che cercano, nello specifico, di creare il giusto pathos per il giocatore aldilà dello schermo, che dovrà occuparsi di reperire degli indizi al fine di completare una tabellone con le giuste deduzioni e, solamente infine, conclusioni. Questo sistema ci ha ricordato un po' Murdered: Soul Sospect, anche se alcuni piccoli dettagli hanno strizzato l'occhio alla saga di Sherlock Holmes, fermo restando che purtroppo anche sbagliando tipo di deduzione non abbiamo riscontrato alcun tipo di ripercussione sul gioco. Ci sono anche delle brevi fasi shooter, ma parliamo di piccoli particolari che non vanno oltre qualche minuto di gioco, forse inserite semplicemente per spezzare il ritmo più lento della narrazione con un contesto più movimentato.
Ma fondamentalmente, la citazione della software house TellTale non era messa lì a caso, é chiaro che l'offerta é più incline a rendere l'esperienza videoludica totalmente votata al discorso delle scelte, che saranno collocate in alcuni blocchi narrativi del gioco per influenzare, come di solito, il corso degli eventi. Viste tutte queste sequenze un po' aldilà della componente esplorativa tipico dell'avventura grafica, potreste avvertire una leggera delusione nell'accorgervi che le medesime risultano più una cornice, che non il quadro in sé, pertanto non aspettatevi un poliziesco dove dovrete spremervi le meningi per risolvere i casi più intricati.
Tutt'al più, se proprio vogliamo essere pignoli, non sappiamo ancora quanto le scelte da noi effettuate potranno avere un peso rilevante all'interno della storia, pertanto non possiamo sentenziare un giudizio al titolo con il senno di ora ma dobbiamo necessariamente aspettare l'uscita del pacchetto completo per dirvi qualcosa di più.
Lezioni di storia a parte, i ragazzi del team spagnolo A Crowd of Monster hanno deciso di prendere per sommi capi questa storia al fine di trasformarla in un videogioco, ambientato negli anni che seguono l'arresto di Al Capone. In particolare, il famoso Eliot Ness non sarà occupato a fare chissà quali indagini -o almeno non inizialmente- ma lo troveremo alle redini di una tavola calda nella città di Santa Esperanza, in modo da non rimanere invischiato negli affari di corruzione che dilagano senza alcun tipo di freno.
Tutto questo, fino al momento in cui un vecchio amico non viene a bussare alla sua porta..
Avventure grafiche cercasi
Per ragioni legate ovviamente allo spoiler non intendiamo rivelarvi molto di più della trama del gioco, ma preferiamo solamente dirvi che in quanto protagonisti, dovrete guidare delle indagini per cercare di risolvere alcuni macabri e violenti casi, ovviamente aspettandovi di rimanere con una certa suspense sul finale, vista la divisione in capitoli dell'intera opera.
Blues and Bullets adotta la formula delle avventure grafiche stile TellTale e cerca di far acclimatare il giocatore all'interno di quest'ambientazione storica d'altri tempi. Ovviamente, tolto l'occhio che vuole sempre la sua parte, questo titolo tenta di svilupparsi in linea retta, utilizzando meccaniche già viste in altri pacchetti videoludici con estrema minuzia e particolarità, resi così piacevoli da scorrere che non se né avvertito il minimo peso.
Cominciando dalla grafica, molto noir viste le colorazioni totalmente in stile bianco e nero, tranne per alcuni dettagli, naturalmente evidenziati dal colore rosso scarlatto, si passa ad un comparto sonoro decisamente curato e privo di sbavature, che ci regala anche un doppiaggio veramente soddisfacente, seppur in lingua rigorosamente anglosassone.
Parlandovi del gameplay, invece, possiamo dirvi che il medesimo fa affidamento ad una serie di esplorazioni guidate che cercano, nello specifico, di creare il giusto pathos per il giocatore aldilà dello schermo, che dovrà occuparsi di reperire degli indizi al fine di completare una tabellone con le giuste deduzioni e, solamente infine, conclusioni. Questo sistema ci ha ricordato un po' Murdered: Soul Sospect, anche se alcuni piccoli dettagli hanno strizzato l'occhio alla saga di Sherlock Holmes, fermo restando che purtroppo anche sbagliando tipo di deduzione non abbiamo riscontrato alcun tipo di ripercussione sul gioco. Ci sono anche delle brevi fasi shooter, ma parliamo di piccoli particolari che non vanno oltre qualche minuto di gioco, forse inserite semplicemente per spezzare il ritmo più lento della narrazione con un contesto più movimentato.
Ma fondamentalmente, la citazione della software house TellTale non era messa lì a caso, é chiaro che l'offerta é più incline a rendere l'esperienza videoludica totalmente votata al discorso delle scelte, che saranno collocate in alcuni blocchi narrativi del gioco per influenzare, come di solito, il corso degli eventi. Viste tutte queste sequenze un po' aldilà della componente esplorativa tipico dell'avventura grafica, potreste avvertire una leggera delusione nell'accorgervi che le medesime risultano più una cornice, che non il quadro in sé, pertanto non aspettatevi un poliziesco dove dovrete spremervi le meningi per risolvere i casi più intricati.
Tutt'al più, se proprio vogliamo essere pignoli, non sappiamo ancora quanto le scelte da noi effettuate potranno avere un peso rilevante all'interno della storia, pertanto non possiamo sentenziare un giudizio al titolo con il senno di ora ma dobbiamo necessariamente aspettare l'uscita del pacchetto completo per dirvi qualcosa di più.