Call of Duty: Black Ops Escalation Map Pack

di Marco Modugno
Chi l'avrebbe mai detto? Chi osa vince, recita il motto del SAS britannico, e gli sviluppatori di Treyarch, ingiustamente bistrattati dal pubblicoai tempi di Call of Duty 3 e poi pienamente riabilitati dal successo planetario di Black Ops, mostrano divolerloprendere a dir pocoalla lettera, con questo secondo map pack dedicato, chiamato Escalation. Come lo giustifichereste altrimenti il triplo riuscitissimo salto carpiato con il quale riescono ad inserire nel cast di un gioco seriosissimo, anche troppo forse, che descrive in modo sanguigno e spietato la guerra moderna ai tempi delconfronto tra i due Blocchi, una collezione di stereotipi del cinema horror da drive-in?



Mettiamo subito nero su bianco qualche nome, a partire da Michael Rooker, che pochissimi ricordano per il suo ruolo da protagonista nell'inquietante Harry Pioggia di Sangue e molti invece hanno ammirato di recente nella miniserie The Walking Dead trasmessa dalle pay TV. L'attore, che qui interpreta proprio l'irascibile Merle Dixon della serie televisiva, é affiancato da Danny Trejo, il gigante baffuto di Dal tramonto all'alba, dal mitico Robert Englund, alias Freddie Kruger, e da Sarah MichelleGellar nei panni dell'inossidabile Buffy. Completal'eccezionale cast, trasformato in pixel animati da Treyarch,l'immenso George Romero,padre del genere zombie-movie,regista e sceneggiatore delle più indimeticabili pellicole sui morti viventi girate nell'ultimo mezzo secolo. Peccato che il buon Georgie, acchiappato dagli zombie all'inizio dello scontro, si trasformi da ridanciano anfitrione nella vostra peggiore nemesi, costringendovi ad un rocambolescoinseguimento, perseguitati da orde di cadaveri ambulanti più o meno putrefatti, nel tentativodi sopravvivere il più a lungo possibile.

L'ambientazione di Call of the Dead é anch'essa mutuata da più di un film dell'orrore. Si passa da unanave incagliata e abbandonataad un sinistro faro perso tra i ghiacci (la cui elevazione vi toccherà imparare a sfruttare a dovere, per sfuggirequalche secondo in più alla torma assetata di sangue). Paragonare questa mappa ad Ascension (quella presente nel primo pack Fist Strike) é come accostare l'Umbria all'Ucraina, tanto Call of the Dead appare vasta ed adatta a lunghi inseguimenti senza tregua, intervallati da brevi ma intensi scontri con un nemico così accanito da pretendere dal vostro gruppo continui tributi di sangue ed altri liquidi biologici meno nobili. Per fortuna, vi vengono in soccorso due armi nuove di zecca: il fucile che lancia proiettili esplosivi adesivi, che somiglia alla balestra di Gears of War nel suo micidiale quanto intuitivo funzionamento, e il VR-11, singolare arma ad energia capace di invertire il processo di zombificazione, trasformando i non morti in esseri umani vivi e vegeti.Gli stessipoi diventeranno esca, e quindi spuntino, per i loro ex amici, concedendovi qualche attimo di riposo tra un massacro e l'altro.

Speso tutto l'entusiasmo e gran parte della loro vena creativa per partorire la migliore mappa zombie della storia del videogioco, tanto da valere da sola la spesa dei 1200 Microsoft Points necessari a scaricare il map pack Escalation dal Market di Xbox Live, i creativi di Treyarch devono aver pensato che il piùfosse fatto, ormai. Assicuratisi il premio di rendimento annuale e i meritati fringe benefits promessi da Activision, hanno perciò dedicato appena qualche scampolo di tempo libero, rubato alle partite a squash nel campo aziendale e alle gite fuori porta, per elaborare ed aggiungere quattro mappe multiplayer all'espansione, tanto perché non si dicesse in giro che l'acquisto non valeva la candela.



In realtà, le locazionisupplementari per il gioco "standard", Zoo, Hotel, Stockpile e Convoy, possono al massimo essere definite piacevoli, non aggiungono nulla di veramente rivoluzionario o innovativo alla formula delle precedenti e rischiano, come già accaduto ad alcune di quelle presenti nella prima espansione, di cadere velocemente nel dimenticatoio del disuso, per scarsità di utenti. Spinto dal sacro fuoco del dovere, infatti, mi sono dato da fare in questi giorni per trovare qualche partita online che mi consentisse di visitarle e sperimentarle in una reale situazione tattica. E' successo che, reduce dalla sbornia di zombie in una Call of the Dead frequentatissima, mi sono invece trovato in serie difficoltà nel trovare giocatori che "hostassero" partite sulle nuove mappe.

Dopo un po' di tentativi e un paio di veloci partite a Dominio nelle vecchie mappe Hanoi e Grid (due tra le migliori, se mi é consentito), sono finalmente riuscito a dare un'occhiata ad Hotel e Convoy. Per Stockpile ho dovuto invece penare parecchio e, quanto a Zoo, alla fine mi sono dovuto arrangiare organizzando io un deathmatch veloce e invitando una mezza dozzina di amici. Il numero di utenti é sicuramente destinato ad aumentare man mano che il nuovo DLC si diffonderà, però la sensazione provata d'acchito é statache il pubblico preferisca le vecchie locazioni, che magari ormai conosce come le sue tasche, ma che restano comunque le più accattivanti da giocare.

Poche, infatti, le novità delle nuove mappe. Citando sulle punte delle dita (di una mano) spuntano fuori i tre ascensori di Hotel, le gallerie sotto il ponte crollato di Convoy, la stanza barricabile che però sbilancia il gioco a favore di chi riesce a chiudervisi dentro fin dall'inizio) di Stockpile e l'acquario di Zoo (provate a infilarvici dentro dopo aver rotto uno dei cristalli e a mettere in atto un'imboscata ai danni di un nemico di passaggio, saltando fuori e sparando all'impazzata attraverso uno dei vetri rimasti intatti!). Poco per riscattare un intero DLC a pagamento se non fosse, come ho già detto, per la mappa degli zombie che, a meno che non soffriate di una grave allergia alla carne umana putrefatta, merita davvero una standing ovation.

In sostanza, quindi, il pacco é da acquistare senza riserve. A patto di mettere da parte per una volta le solite recrimine sulle cattive software house che sfruttano i poveri giocatori squattrinati. In fondo, oggi come oggi, si pagano anche dieci euro per andare a vedere un film horror, magari anbche una boiata, che dura al massimo un paio d'ore. Call of the Dead, invece, vi manterrà aggrappati al vostro pad, madidi di sudore, impegnati nella vostra fuga contro il tempo e per la vita per molto, molto più a lungo. Parola di zio Tibia!