Celebriamo insieme 10 anni di Gamecube
di
Paolo Mulas
Il primo anno del Gamecube si chiuse alla grandissima con l'arrivo in Europa di The Legend of Zelda Wind Waker, uno degli episodi più discussi della casa per via della scelta di utilizzare il cell shading, una scelta però ripagata dall'affetto dei videogiocatori ancora tangibile a distanza di tanti anni. Dopo dodici mesi di altissimo livello arrivò un fisiologico calo sul versante quantitativo, ma si ricordando comunque importanti titoli dalle terze parti (come Ikaruga e P.n. 03), e non mancarono importanti multipiattaforma del calibro di Splinter Cell e Soul Calibur 2.
Nell'autunno del 2003 arrivarono sul Gamecube due importanti ritorni, entrambi legati al mondo delle corse. Prima il futuristico F-Zero GX, e poi Mario Kart Double Dash, che permetteva per la prima volta nella serie di correre in due su uno stesso kart, alternandosi alla guida e nell'uso degli oggetti. Nel marzo del 2004 si consumò un altro storico evento; con Final Fantasy Crystal Chronicles finì il lungo periodo di distacco tra Nintendo e la Square, software house che aveva scritto pagine importantissime ai tempi del Nes e del Super Nintendo. Il gioco sfruttò in maniera molto originale la connettività tra il Gamecube ed il Gameboy Advance, che veniva in pratica utilizzato come controller alternativo. Peccato solo che a parte qualche altra eccezione Nintendo puntò soltanto timidamente a questa innovativa possibilità. Sempre a marzo arrivò Metal Gear Solid: The Twin Snakes, remake del primo Metal Gear Solid ad opera dei Silicon Knights. Un gioco uscito un po' a sorpresa in sordina é tutt'ora uno dei giochi per Gamecube più rari e ricercati.
Nel settembre del 2004 fu il turno di Animal Crossing, atteso per oltre due anni dalla sua uscita americana. Il gioco non sarebbe mai dovuto arrivare in Europa a causa della mole di dialoghi da tradurre nelle cinque principali lingue del continente, invece alla fine anche grazie ad una pressione dei fan sempre più crescente il titolo arrivò riscuotendo un ottimo successo, tanto da generare dei seguiti su Ds e Wii. Solamente un mese più tardi più tardi giunsero una delle più bizzarre periferiche per una console, i tamburelli (Dk Bongos), insieme al bizzarro Donkey Konga, gioco musicale tutto a base di percussioni. Pikmin 2, Paper Mario ed il Portale Millenario, Tales of Symphonia e Metroid Prime 2: Echoes, chiusero in bellezza il 2004, ma altresì l'anno successivo partì piuttosto bene con The Legend of Zelda: Four Swords Adventure (altro titolo che sfruttava la connettività col Gba), Donkey Kong Jungle Beat (originalissimo platform), e soprattutto Resident Evil 4, autentica rivoluzione nella saga Capcom. Da qui in poi le uscite di un certo rilievo per Gamecube iniziarono a farsi piuttosto rare, e vanno ricordati unicamente Baten Kaitos: Eternal Wings and the Lost Ocean, Killer 7, Fire Emblem Path of Radiance. Mario Smash Football e pochi altri.
Il 2006 si trascinò ancor più stancamente, molti progetti iniziarono ad essere dirottati sul Wii, ed a parte qualche titolo originale ma non incredibile come Odama e Chibi Robo, l'unico capolavoro da ricordare é The Legend of Zelda: Twilight Princess, contemporaneamente ultimo gioco per Gamecube e titolo di lancio per Nintendo Wii.
Piuttosto potente a livello di calcolo, meglio supportato dalle terze parti rispetto al Nintendo 64, il Gamecube ha pagato (oltre ad una più ferrea concorrenza rappresentata da X-Box e soprattutto Playstation 2) la mancanza (per certi versi cronica nelle console Nintendo) di validi esponenti in generi molto popolari. Solo (o quasi) giochi calcistici targati Fifa ai tempi del massimo apice di Pro Evolution Soccer (non a caso la versione Gc di Winning Eleven 6 Final Evolution fu uno dei giochi più venduti tra gli import), e nessun gioco di guida in grado di competere con Gran Turismo o Forza Motorsport.
Nell'autunno del 2003 arrivarono sul Gamecube due importanti ritorni, entrambi legati al mondo delle corse. Prima il futuristico F-Zero GX, e poi Mario Kart Double Dash, che permetteva per la prima volta nella serie di correre in due su uno stesso kart, alternandosi alla guida e nell'uso degli oggetti. Nel marzo del 2004 si consumò un altro storico evento; con Final Fantasy Crystal Chronicles finì il lungo periodo di distacco tra Nintendo e la Square, software house che aveva scritto pagine importantissime ai tempi del Nes e del Super Nintendo. Il gioco sfruttò in maniera molto originale la connettività tra il Gamecube ed il Gameboy Advance, che veniva in pratica utilizzato come controller alternativo. Peccato solo che a parte qualche altra eccezione Nintendo puntò soltanto timidamente a questa innovativa possibilità. Sempre a marzo arrivò Metal Gear Solid: The Twin Snakes, remake del primo Metal Gear Solid ad opera dei Silicon Knights. Un gioco uscito un po' a sorpresa in sordina é tutt'ora uno dei giochi per Gamecube più rari e ricercati.
Nel settembre del 2004 fu il turno di Animal Crossing, atteso per oltre due anni dalla sua uscita americana. Il gioco non sarebbe mai dovuto arrivare in Europa a causa della mole di dialoghi da tradurre nelle cinque principali lingue del continente, invece alla fine anche grazie ad una pressione dei fan sempre più crescente il titolo arrivò riscuotendo un ottimo successo, tanto da generare dei seguiti su Ds e Wii. Solamente un mese più tardi più tardi giunsero una delle più bizzarre periferiche per una console, i tamburelli (Dk Bongos), insieme al bizzarro Donkey Konga, gioco musicale tutto a base di percussioni. Pikmin 2, Paper Mario ed il Portale Millenario, Tales of Symphonia e Metroid Prime 2: Echoes, chiusero in bellezza il 2004, ma altresì l'anno successivo partì piuttosto bene con The Legend of Zelda: Four Swords Adventure (altro titolo che sfruttava la connettività col Gba), Donkey Kong Jungle Beat (originalissimo platform), e soprattutto Resident Evil 4, autentica rivoluzione nella saga Capcom. Da qui in poi le uscite di un certo rilievo per Gamecube iniziarono a farsi piuttosto rare, e vanno ricordati unicamente Baten Kaitos: Eternal Wings and the Lost Ocean, Killer 7, Fire Emblem Path of Radiance. Mario Smash Football e pochi altri.
Il 2006 si trascinò ancor più stancamente, molti progetti iniziarono ad essere dirottati sul Wii, ed a parte qualche titolo originale ma non incredibile come Odama e Chibi Robo, l'unico capolavoro da ricordare é The Legend of Zelda: Twilight Princess, contemporaneamente ultimo gioco per Gamecube e titolo di lancio per Nintendo Wii.
Piuttosto potente a livello di calcolo, meglio supportato dalle terze parti rispetto al Nintendo 64, il Gamecube ha pagato (oltre ad una più ferrea concorrenza rappresentata da X-Box e soprattutto Playstation 2) la mancanza (per certi versi cronica nelle console Nintendo) di validi esponenti in generi molto popolari. Solo (o quasi) giochi calcistici targati Fifa ai tempi del massimo apice di Pro Evolution Soccer (non a caso la versione Gc di Winning Eleven 6 Final Evolution fu uno dei giochi più venduti tra gli import), e nessun gioco di guida in grado di competere con Gran Turismo o Forza Motorsport.
Celebriamo insieme 10 anni di Gamecube
Celebriamo insieme 10 anni di Gamecube
Da non interpretare come una frase fatta fine a sé stessa, non ci pare azzardato ricordare come il Gamecube nonostante gli anni passati possa essere ancora considerato per certi versi “vivo”, data la piena retro compatibilità dei giochi con il Wii (tranne che con la versione Family Edition). Se non avete dunque il "Cubo delle meraviglie" potete sempre procurarvi una memory card ed un joypad e giocare comodamente sul Wii. Non sarà stata forse la migliore console Nintendo, ma sul Gamecube sono passati importantissimi titoli che hanno fatto la storia del nostro passatempo preferito, e che hanno dispensato tante emozioni e divertimento a quei fortunati videogiocatori.