Chi è Riukishi07, il director di Silent Hill f

Scopri la carriera di Ryukishi07, maestro delle visual novel horror, ora alla guida di Silent Hill f.

di Claudio Magistrelli

Il suo vero nome resta tutt’oggi un mistero, nonostante il successo e il ruolo di director di Silent Hill f, prossimo capitolo inedito della saga ideata da Keiichiro Toyama e il suo team per KONAMI. Se l’Occidente lo scopre ora, in Giappone è un fenomeno culturale, un autore indie di visual novel da venduto milioni di copie considerato un maestro della narrativa horror contemporanea. 

Nato nella prefettura di Chiba, ha iniziato la sua carriera come impiegato pubblico, nel settore dei servizi sociali: un tratto che secondo alcuni appassionati emerge in diverse sue opere. Proprio durante questo periodo mette a frutto i suoi studi artistici e su impulso del fratello minore adatta una sceneggiatura teatrale dei tempi della scuola in quella che poi diventerà la sua prima visual novel, Higurashi When They Cry.  Nato come un passatempo amatoriale, un connubio tra i disegni dei personaggi dello stesso Riukishi07, la programmazione del fratello minore su NScripter, foto di vere ambientazioni e musiche raccolte tra progetti freeware, Higurashi When They Cry  è diventato rapidamente un gioco di culto, il cui successo tuttavia è rimasto per larga parte confinato all’interno dei confini del Giappone e risulta poco comprensibile a noi occidentali. 

 

Il senso di Ryukishi07 per la scrittura

Il primo ostacolo è il genere: nel paragrafo precedente le abbiamo definite visual novel, ma più correttamente dovrebbero essere chiamate sound novel, sottogenere di un genere già di nicchia di suo (con le dovute eccezioni, come il franchise di Persona) in cui l’enfasi è posta sull’accompagnamento musicale e sulle scelte binarie, piuttosto che sulla corretta concatenazione di azioni. Il successo in patria di Higurashi When They Cry è stato però istantaneo: non sorprende, nella terra del Sol Levante le visual novel sono un cult. L’apprezzamento dei fan è tale che i capitoli successivi si susseguono nel giro di pochi mesi, il successo cresce esponenzialmente. 

Dopo Higurashi, arrivano Umineko When They Cry e Ciconia When They Cry, inframezzati da altri capitoli collaterali che espandono i confini della saga e dell’universo narrativo. Il motivo del successo è da ricercarsi in primo luogo nella scrittura. La storia che scorre sotto a When They Cry si muove di sicuro nel territorio della paura. Ma sarebbe riduttivo definirli videogiochi narrativi horror. Quelle di Riukishi07 sono esperienze narrative in cui il terrore, spesso ancestrale, si mescola al mistero, alla tensione, all’introspezione, al continuo disagio, amplificati dall’abitudine di offrire al giocatore come porta d’accesso un narratore inaffidabile. In Giappone Riukishi07 viene considerato un maestro del genere, capace di instillare il dubbio in ogni giocatore attirandolo in una spirale di sconvolgenti rivelazioni e paranoie, sul cui confine ogni dettaglio diviene un enigma.


When They Cry, in breve, travalica i confini del videogioco per strabordare nell’immaginario condiviso giapponese: anime, ma anche manga, racconti in prosa, spin off, gadget. Oggi, il talento di Riukishi07 inizia a conoscere i primi riconoscimenti anche al di fuori della sua patria d’origine, sulla scia della nomina a director di Silent Hill f, un progetto che appare perfetto per far arrivare al grande pubblico la sua incredibile capacità di suscitare inquietudine. L’occasione è di quelle irripetibili: affermarsi come uno degli autori più influenti della sua generazione, rivelando infine al mondo intero la sua abilità nel cucire insieme ciò che alberga negli angoli più oscuri della nostra psiche. 

Cosa aspettarsi dal Silent Hill di Riukishi07

C’è immagine strana, ma che rende bene qual è l’effetto della scrittura di Riukishi07. L’ho scovata su Reddit, dove non mancano gli utenti che idolatrano l’autore giapponese da una parte e dell’altra dell’Atlantico. Sostanzialmente, si può riassumere così: giocare alle opere di Riukishi07 è come sciogliersi nell’abbraccio di una madre che ti consola da un incubo, che ti ha procurato lei. Con When They Cry, Riukishi si è divertito a devastare emotivamente i giocatori, prima di offrir loro conforto. Le atmosfere rarefatte di Silent Hill, in effetti, si prestano perfettamente a un approccio di questo tipo.

Qualcuno lo definisce un provocatore letterario, ma alla base del successo di Riukishi07 e delle sue storie inquietanti c’è una profonda conoscenza dei meccanismi che muovono la psiche umana. Il suo è un approccio alla narrazione che non assomiglia a nessun altro. Alla base ci sono personaggi dotati di una profondità estremamente credibili e ambientazioni claustrofobiche, che amplificano la sensazione di essere in gabbia, come in un labirinto, su cui grava un’atmosfera opprimente e sulle cui pareti striscia la malinconia.


Una delle caratteristeiche principali della scrittura di Riukishi07, che non ci stupiremmo di ritrovare in Silent Hill f, è il ricorso a una narratore inaffidabile, ovvero un personaggio che racconta gli eventi al giocatore, tuttavia non da un punto di vista oggettivo. Una volta colta l’inaffidabilità di lo sta guidando, il giocatore finisce immerso in una spirale di dubbi e paranoie. Spesso si tratta di un modo per Riukishi07 di rispecchiare l’instabilità mentale dei personaggi che popolano le sue storie. Attraverso loro, gioca con il giocatore, costringendolo a mettere in dubbio ciò che vede e ciò che sa, o che crede di aver visto e di sapere. 

Ognuna delle opere finora realizzate da Riukishi07 tende mettere in discussione il confine tra reale e immaginario, o tra percepito dai sensi e prodotto dalla mente. Elementi apparentemente opposti convergono per creare sensazioni opprimenti, angoscianti, che persistono per oltre il tempo di gioco. Ciò che conosciamo finora dell’ambientazione di Silent Hill F, ovvero che avrà luogo negli anni ’60 su un’isola del Giappone con protagonista una giovane donna, sembra suggerire che ritroveremo buona parte dei classici stilemi di Riukishi07 anche tra le nebbie della saga Konami.

 

Allo stesso modo, non è sbagliato attendersi un cast di personaggi sfaccettato, caratterizzato da traumi e fragilità, verso cui Riukishi07 riuscirà ad attirare l’attenzione emotiva dello spettatore, prima di rivelarne i lati più oscuri e tragici. La somma di tutti questi elementi di solito si traduce in una narrazione frammentata, spesso priva di riferimenti temporali, non lineare, in cui ciascuna tessera è al suo posto per una ragione precisa, che diventa chiara solo una volta osservato il quadro nel suo complesso. Questa complessità narrativa non è mai fine a sé stessa, bensì un mezzo per coinvolgere il lettore in modo più profondo, invitandolo a riflettere, ipotizzare e, infine, scoprire verità che vanno ben oltre il semplice intrattenimento.