Creatori di Mondi: John Carmack

Creatori di Mondi: John Carmack

C'era una volta un inventore. Ma non era uno dei tanti, bensì lui aveva qualcosa in più nella sua testolina: un cervello fatto di veri ingranaggi. Enormi e scintillanti ingranaggi ruotavano in continuazione, senza fermarsi e senza rompersi mai, proprio come in una grande e funzionante fabbrica.
Eh sì, perché nella sua testa c'era davvero una fabbrica di idee, di invenzioni e di progetti, tutti in trepidante attesa di schizzare fuori per poi essere venduti nei negozi di tutto il mondo, macché, di tutto l'universo.
L'ignaro inventore mai avrebbe potuto sapere che le sue creature, un giorno, avrebbero meritato uno sconfinato successo, che venissero amate e rispettate, ma soprattutto che sarebbero divenute fonte d'ispirazione di decine, centinaia, migliaia di tanti altri inventori come lui, desiderosi di portare avanti le sue idee.

Questa é la storia di un inventore, ma non un inventore qualsiasi. Questa é la storia di John Carmack.

Immaginate di essere per un attimo il capo supremo di una delle più importanti case di videogiochi, e proprio oggi state per ricevere un ragazzo biondino dall'aria nerd che si presenterà per un colloquio di lavoro nella vostra sede.
Intanto, giusto per conoscerlo un po' meglio prima che arrivi, date un'occhiata al suo copioso curriculum vitae: nel 1999 la rivista Time lo piazza al decimo posto tra le 50 persone più influenti in ambito tecnologico. Nel 2001 ha ricevuto il glorioso premio Interactive Arts and Science, insieme ad altri personaggi illustri del settore. Nel 2005 esce sul grande schermo il film Doom, ispirato a uno dei suoi principali giochi di successo. Nel 2006 é stato aggiunto nella Walk of Game di San Francisco (l'equivalente della Walk of Fame per il cinema ad Hollywood). Nel 2007 é stato fondatore di Armadillo Aerospace, un progetto aerospaziale poi trasmesso dall'emittente televisiva Discovery Channel. E ancora, e ancora, e ancora...

Ecco, a questo punto non appena il ragazzo biondino apre la porta del vostro mega-ufficio ed esordisce con un semplice “Buongiorno...”, il minimo che potreste fare per accoglierlo al colloquio é rispondendogli: “Prego, si accomodi. Lei oggi ha un nuovo posto di lavoro, il mio”.

Parlandoci chiaro, in effetti, John Carmack é in ambito tecnologico e videoludico uno degli sviluppatori più importanti della storia. Non solo per “una piccola parte” del curriculum appena citato, ma soprattutto per avere letteralmente inventato un vero e proprio genere, tuttora in continuo e brulicante fermento: il First Person Shooter (FPS), ovvero lo sparatutto in prima persona.

Avete presente quando si dice “Hai scoperto l'acqua calda”? Ecco, Il mitico John Carmack ha davvero scoperto l'acqua calda, in senso metaforico intendiamo. Sì può dire con assoluta certezza che a partire dal 1992, proprio grazie ai suoi Wolfenstein 3D, poi Doom e successivamente Quake, ha lasciato a bocca aperta il mondo intero, come un UFO che atterra in pieno centro città.
In un coacervo di videogame fatto di platform e monetine, di picchiaduro a scorrimento e di avventure bidimensionali, ecco che arrivava lui a cambiare la ricetta e proporre una visuale tutta nuova in tre dimensioni, conferendo quindi maggior immersività (perché appunto “in soggettiva”).

Va bene, magari non ha inventato proprio tutto lui, e per le sue opere si é ispirato a giochi precedenti basati su grafica vettoriale in prima persona come Battlezone (1980). Però sappiate che se oggi fate i sapientoni impugnando un mitra modificato nell'ennesimo Call of Duty, oppure girate a zonzo tra le isole di Far Cry, oppure state cercando di sollevare un termosifone con la gravity gun in Half-Life 2, beh... in un certo senso dovete prima ringraziare e pregare il divino John Carmack.

Anche perché da quando ha lasciato la sua storica casa di sviluppo idSoftware, una preghierina potreste pure fargliela. Ecco la nostra:
"John, qualunque sia il tuo futuro ora, per non sbagliarti vivilo sempre in prima persona..."
"...o anche in terza, volendo".