Diablo III
di
GS: Immaginiamo che comunque resterà in piedi un certo grado di interazione con questi PnG, come la possibilità di equipaggiarli, di guarirli con magie o pozioni qualora la situazione si faccia critica, o l'onere di riportarli in vita nel caso venissero sconfitti.
JW: Le pozioni sono proprio uno di quegli aspetti che, per perfezionale il feeling d'immediatezza, abbiamo cercato di limitare il più possibile! Nel gameplay dei precedenti Diablo, esse avevano un peso non indifferente, e in certi casi potevano risultare una meccanica piuttosto scomoda, come appunto nel caso di dover guarire i mercenari trascinando la pozione sulla rispettiva icona.
Abbiamo pensato a un metodo alternativo per il ripristino della salute: alcuni nemici, una volta uccisi lasceranno cadere degli speciali oggetti guaritivi, raccoglierli restituirà parte dei punti ferita al personaggio principale e al suo seguace, così come a tutti i giocatori che lo stanno affiancando in cooperativa. Anche il sistema delle "resurrezioni" é stato rivisto radicalmente; se in Diablo 2, per rimettere in sesto un compagno caduto, era necessario tornare alla città più vicina e farlo rianimare pagando una somma proporzionale al livello d'esperienza. In Diablo 3 abbiamo tolto la necessità di effettuare questi backtracking, in quanto i compagni non "muoiono" mai veramente: se vengono danneggiati pesantemente, essi al massimo possono venire temporaneamente incapacitati. La loro forza vitale si rigenererà automaticamente in un certo lasso di tempo, o in alternativa, potremo soccorrerli direttamente concentrandoci su di loro per qualche secondo, facendoli tornare pronti all'azione più velocemente.
L'inventario degli alleati sarà invece ancora al suo posto, dandoci la possibilità di equipaggiarli con armi, scudi, armature o elmetti per migliorare le loro caratteristiche.
GS: I seguaci potranno utilizzare anche oggetti speciali, come ad esempio alcuni mercenari di Diablo 2 avevano accesso ad armi e armature riservati a specifiche classi giocabili?
JW: Assolutamente sì. I seguaci avranno oggetti tutti per loro, che ne influenzeranno caratteristiche e abilità, il Templar ad esempio potrà portare con sé i libri sacri, equipaggiabili unicamente da lui.
GS: Con questo, ci siamo fatti un panorama davvero chiaro e completo sul gameplay. Non ci restano che un paio di domande meno legate alle pure meccaniche di gioco, ma che sfociano nel lato più "avventuroso" di Diablo 3. Hai detto che i seguaci si uniranno a noi di loro volontà. Quindi, dobbiamo aspettarci che li recluteremo man mano che procederemo attraverso la campagna? Per avere i loro servigi dovremo risolvere specifiche quest?
JW: Certamente, incontreremo i tre nel corso dell'avventura, e avremo modo di aiutarli e guadagnarci la loro fiducia, convincendoli a seguirci e supportarci.
GS: La nostra ultima domanda vuole proprio approfondire questo discorso. Ci sembra di capire che i seguaci non saranno più solamente delle utili "armi" a nostra disposizione, ma "personaggi" a tutti gli effetti. Dobbiamo quindi aspettarci che abbiano una biografia e una personalità delineata, e un vero e proprio ruolo all'interno della storia? Magari potremo essere coinvolti in side quest legate a loro?
JW: Avete detto bene, i seguaci saranno veri e propri personaggi, dotati di una loro caratterizzazione e con una ragione d'esistere all'interno del mondo di gioco e della storyline principale. Non sono previste missioni correlate, ma abbiamo lavorato per renderli più che sagome passive e bidimensionali, abbiamo pensato a un certo grado di interazione con ambienti e situazioni, dove i nostri compagni avranno modo di dire la loro.
112
JW: Le pozioni sono proprio uno di quegli aspetti che, per perfezionale il feeling d'immediatezza, abbiamo cercato di limitare il più possibile! Nel gameplay dei precedenti Diablo, esse avevano un peso non indifferente, e in certi casi potevano risultare una meccanica piuttosto scomoda, come appunto nel caso di dover guarire i mercenari trascinando la pozione sulla rispettiva icona.
Abbiamo pensato a un metodo alternativo per il ripristino della salute: alcuni nemici, una volta uccisi lasceranno cadere degli speciali oggetti guaritivi, raccoglierli restituirà parte dei punti ferita al personaggio principale e al suo seguace, così come a tutti i giocatori che lo stanno affiancando in cooperativa. Anche il sistema delle "resurrezioni" é stato rivisto radicalmente; se in Diablo 2, per rimettere in sesto un compagno caduto, era necessario tornare alla città più vicina e farlo rianimare pagando una somma proporzionale al livello d'esperienza. In Diablo 3 abbiamo tolto la necessità di effettuare questi backtracking, in quanto i compagni non "muoiono" mai veramente: se vengono danneggiati pesantemente, essi al massimo possono venire temporaneamente incapacitati. La loro forza vitale si rigenererà automaticamente in un certo lasso di tempo, o in alternativa, potremo soccorrerli direttamente concentrandoci su di loro per qualche secondo, facendoli tornare pronti all'azione più velocemente.
L'inventario degli alleati sarà invece ancora al suo posto, dandoci la possibilità di equipaggiarli con armi, scudi, armature o elmetti per migliorare le loro caratteristiche.
GS: I seguaci potranno utilizzare anche oggetti speciali, come ad esempio alcuni mercenari di Diablo 2 avevano accesso ad armi e armature riservati a specifiche classi giocabili?
JW: Assolutamente sì. I seguaci avranno oggetti tutti per loro, che ne influenzeranno caratteristiche e abilità, il Templar ad esempio potrà portare con sé i libri sacri, equipaggiabili unicamente da lui.
GS: Con questo, ci siamo fatti un panorama davvero chiaro e completo sul gameplay. Non ci restano che un paio di domande meno legate alle pure meccaniche di gioco, ma che sfociano nel lato più "avventuroso" di Diablo 3. Hai detto che i seguaci si uniranno a noi di loro volontà. Quindi, dobbiamo aspettarci che li recluteremo man mano che procederemo attraverso la campagna? Per avere i loro servigi dovremo risolvere specifiche quest?
JW: Certamente, incontreremo i tre nel corso dell'avventura, e avremo modo di aiutarli e guadagnarci la loro fiducia, convincendoli a seguirci e supportarci.
GS: La nostra ultima domanda vuole proprio approfondire questo discorso. Ci sembra di capire che i seguaci non saranno più solamente delle utili "armi" a nostra disposizione, ma "personaggi" a tutti gli effetti. Dobbiamo quindi aspettarci che abbiano una biografia e una personalità delineata, e un vero e proprio ruolo all'interno della storia? Magari potremo essere coinvolti in side quest legate a loro?
JW: Avete detto bene, i seguaci saranno veri e propri personaggi, dotati di una loro caratterizzazione e con una ragione d'esistere all'interno del mondo di gioco e della storyline principale. Non sono previste missioni correlate, ma abbiamo lavorato per renderli più che sagome passive e bidimensionali, abbiamo pensato a un certo grado di interazione con ambienti e situazioni, dove i nostri compagni avranno modo di dire la loro.