Dino Crisis 3
di
Luca 'Lord Axl' Gambino
Inutile dire che l'esperimento tentato da Capcom non è assolutamente andato a buon fine ed è un vero peccato, perché la storia vive di cambi di ritmo discreti (in cui ovviamente non ci addentriamo) grazie anche ad alcuni momenti in cui dovrete utilizzare la vostra controparte e vanta una realizzazione tecnica di tutto rispetto. La grafica di DC3, si assesta infatti su livelli buoni, con ambienti riccamente dettagliati (ma praticamente identici in tutto il gioco), strutture poligonali dei personaggi realizzate con la dovuta cura e animazioni sempre fluide e credibili con un frame rate in gioco sempre elevato e costante. Discorso a parte meritano i filmati in FMV, qualitativamente eccelsi (così com'è tradizione in casa Capcom), che aiutano il giocatore nel comprendere al meglio il dipanarsi della trama. Menzione d'onore anche per l'audio, che coi i suoi cambi di ritmo aiutano l'immedesimarsi nelle azioni di gioco e per il doppiaggio (in inglese) dei personaggi, ben caratterizzati e sempre in sincrono con i modelli 3d.
Un vero peccato, perché gli spazi per la creazione di un vero must have c'erano tutte, ma Capcom ha gettato alle ortiche una grande occasione e duole dire che non è la prima volta che questo accade (Se state pensando a Devil May Cry 2, avete azzeccato). Purtroppo non stiamo discutendo di imperfezioni grafiche, carenze sul sonoro o della mancanza di quei piccoli tocchi di classe che avrebbe migliorato il titolo. Parliamo invece di un gioco nato male e progettato con estrema superficialità e pochezza di idee. Un vero passaggio a vuoto, quindi, con la speranza che prima dell'uscita su suolo europeo (prevista per il 31 Ottobre), Capcom riesca a mettere a posto alcune delle magagne presenti in Dino Crisis 3. Ma si dice anche che chi visse sperando....
Dino Crisis 3
Dino Crisis 3
Non ci siamo proprio. Il ritorno della serie gemella di Resident Evil si rivela purtroppo una grandissima delusione. Povero di idee innovativo, progettato male e privo di qualsiasi momento di pathos. Ecco come appare Dino Crisis 3. Capcom si è messa in testa di riscrivere i canoni dei survival horror spostando l'ago della bilancia sul lato action, penalizzando invece quasi del tutto il versante più "cerebrale" del genere, ma questo cambiamento in atto non dovrebbe comunque prescindere dal dare al pubblico prodotti tecnicamente ineccepibili anche secondo queste nuove direttive. Dino Crisis 3, invece, non solo non accontenterà chi vuole da un gioco del genere un briciolo di difficoltà intellettuale, ma non divertirà nemmeno chi cerca l'azione pura degli action 3d. Peccato, perché la realizzazione tecnica era capace di sostenere qualsiasi tipo di gameplay e l'inserimento di piccole varianti nello stesso (i jetpack, lo shop e via dicendo), potevano essere sfruttate decisamente meglio. Provaci ancora, Capcom.