Dreams
I sogni sono risposte a domande che non abbiamo ancora capito come formulare.
Plasma i tuoi Sogni
Scomodando X-Files con questa citazione, ci chiediamo: e se qualcuno ci spiegasse, passo per passo, come formulare quelle domande?
È vero, il mondo onirico, tutte le sue implicazioni psichiche e l'annesso filosofeggiare sono ancora circondati da un affascinante mistero ma, spostandoci in ambito videoludico, quante volte ci siamo trovati ad avere davanti agli occhi (e tra le mani) un media che incarnasse i nostri sogni ludici? Altrettante volte, invece, ci siamo chiesti come poter dar vita ad un nostro viaggio mentale, a come avremmo potuto dar forma digitale ad una nostra idea, senza averne i mezzi, senza avere quelle capacità che richiedono, oltre all'intelletto, anni di studio e di pratica.
Dreams, ambizioso progetto di Media Molecule, si inserisce in questo contesto, facendo da collegamento tra un desiderio e la sua concretizzazione, con l'obbiettivo di spiegare al giocatore come formulare quella domanda che porta alla risposta “sogno”.
Annunciato ufficialmente nel 2015, alla conferenza E3 di Sony Computer Entertainment, dopo una fase di closed-beta, Dreams è ora utilizzabile da tutti i possessori di PlayStation 4, nella sua forma non definitiva, l'early-access.
Del resto, Media Molecule non è nuovo ai progetti "particolari" in grado di enfatizzare le peculiarità della piattaforma (vedi Teraway su PS Vita) e di stimolare l'acume, l'intelletto e la logica del destinatario dell'opera. Se, però, in un Little Big Planet questo era finalizzato al progredire su un contesto già pronto, con Dreams il team di sviluppo vuol permettere ai giocatori di creare il proprio progetto, rendendo il tutto più accessibile attraverso un software che è allo stesso tempo editor e raccoglitore di videogames.
“Crea giochi, musica, film, opere d'arte… e tutto ciò che riesci a immaginare in un universo di creatività in continua espansione.”
Ad avere, così, un'estrema importanza è (e sarà) la community che può creare, offrire, attingere, collaborare e mescolare porzioni di Sogni dando vita ad un “database” onirico (dalla qualità altalenante) senza apparenti limiti.
Del resto siamo tutti ex-bambini e “Ogni bambino è un'artista. Il problema è poi come rimanere un'artista quando si cresce.” Con Dreams possiamo almeno provare a continuare ad esserlo.
Concretizzare un Sogno non è così semplice
Non c'è da aspettarsi di avviare il gioco e di dar vita ad un nuovo Tripla A con gli strumenti offerti. Non per il fatto che non si possano creare contenuti di grande qualità ma perché non è immediato padroneggiare quello che effettivamente è un programma di sviluppo e che certamente può essere più accessibile a chi ha già esperienza nel settore.
Dreams è, però, impostato per “cominciare da zero” grazie ad una modalità tutorial che istruisce a partire dai controlli di base, che siano il DualShock 4 o i Move, passando per la programmazione vera e propria di tutto ciò che è possibile gestire in un videogame: personaggi, ambientazioni, interazioni, animazioni, illuminazione, effetti, modellazione poligonale, texturizzazione, sonoro (con tantissimi elementi suddivisi in categorie, menù e sotto-menù, selezionabili, personalizzabili e articolabili attraverso un sistema a nodi).
Ogni sezione del tutorial, suddivisa in più fasi, è “interattiva” e pone al giocatore degli obbiettivi da raggiungere, step by step, seguendo le indicazioni mostrate tramite una video-guida.
Suggeriamo agli utenti di non aver fretta: spesso “noi giocatori” siamo orgogliosi e frettolosi, non vogliamo star dietro ad una voce che ci suggerisce cosa fare, quando e come farlo; amiamo cimentarci direttamente nelle imprese e imparare “sfidando” eventuali difficoltà. Non è il modus operandi che consigliamo di adottare su Dreams. Riteniamo i tutorial una parte fondamentale dell'esperienza ludica: permettono di abituarsi alla mappatura dei comandi, ad un tipo di “intrattenimento” diverso, sbloccano elementi utili nelle progettazioni future e forniscono le basi di “logica” necessarie per poi intraprendere un percorso autonomo nel quale, fidatevi, ci saranno tantissimi modi e tempo per sbattere il muso e imparare qualcosa che le guide non hanno esplicitamente spiegato.
In breve, però, com'è impostato il prodotto di Media Molecule? Al di là dei suddetti tutorial, la mappa concettuale (che abbiamo realizzato e allegato qua sopra) illustra le possibilità offerte: partendo dalla base onirica, un hub centrale da “arredare” e nel quale ospitare altri giocatori, gli utenti possono fondamentalmente cimentarsi in due modalità principali:
- Navigare tra i progetti creati dagli altri player e da Media Molecule (fin dalla fase di beta).
- Dar forma alle proprie idee (si tratti di elementi, di scene, di un gioco completo, etc.) attraverso la sezione “Creazione Onirica”; è possibile farlo partendo da zero oppure prendendo gli elementi resi disponibili dalla community e “remixandoli”.
Anche se lo riteniamo poco sensato (viste le sue potenzialità), Dreams può semplicemente essere utilizzato come raccoglitore di avventure ludiche e, già adesso, offre una vasta quantità di “giochi indie” di varia natura, genere e qualità: dai cloni di Super Mario, alle tech-demo puramente estetiche, passando per i party-game in multiplayer, i platform, gli shooter in prima persona, i racing, gli RPG; c'è solo l'imbarazzo della scelta.
Il risultato è un servizio “on-demand” di progetti da provare uno dopo l'altro sfruttando lo “zapping automatico” o individuando qualcosa di più specifico tramite l'inserimento delle giuste parole chiave nella barra di ricerca.
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Per quanto accattivante, per quanto possa dimostrare le potenzialità dell'editor, per quanto possa essere utile per passare qualche ora di relax, riteniamo però che soffermarsi a questa sola sezione sia piuttosto riduttivo: il cuore pulsante di Dreams risiede in quell'enorme editor capace di offrire possibilità mai concesse prima in un “videogioco”: non immediato da padroneggiare, da analizzare e studiare a fondo perché possa essere sfruttato a dovere, ma certamente ottimo.
Come detto, padroneggiare Dreams, a livello di creazione, non è semplice: richiede attenzione, logica e dedizione ma anche di automatizzare lo schema dei comandi, sia che si “lavori” sfruttando il DualShock 4 sia attraverso i Move: ci sono una marea di combinazioni, di input rapidi da memorizzare e far propri, c'è da combattere con il giroscopio e con la profondità della coppia Move/PS Camera, tra zoom, selezioni, rotazioni, perni, etc.
Riteniamo, però, che il team di sviluppo abbia fatto il possibile per trasferire sui controller delle funzionalità che sicuramente su un PC, con periferiche più “comode” (come mouse, tastiera e tavoletta grafica) sarebbero maggiormente accessibili.
La materia di cui sono fatti i Sogni
Sul lato estetico Dreams è coerente con il suo nome e propone un design quasi onirico, affascinante e rilassante, fatto di pennellate di colore e figure quasi eteree. Stesso discorso per le sonorità pacate, mai invasive, quasi zen. È, inoltre, encomiabile il lavoro di traduzione e localizzazione italiana che risulta perfetto sia nei testi che negli audio.
Sul lato prestazioni, il prodotto è leggero, stabile, fluido e non soffre di alcuna problematica: nel nostro provato non ci siamo trovati a combattere con i “fastidi” che talvolta affliggono un prodotto ad accesso anticipato (crash, frame-rate instabile, caricamenti estenuanti).
Ovviamente le suddette considerazioni sono relative alle impostazioni di Media Molecule e non a ciò che gli utenti hanno creato: in quest'ultimo caso qualità, estetica e prestazioni dipendono solamente dagli utenti e c'è modo per votare e recensire ogni singolo “Sogno”, restando estasiati per quello dall'impatto realistico o provando forte turbamento per lavori completamente no-sense.