E3 2011: La conferenza di Microsoft

di Simone Azzarello
A poche ore dall'apertura dei cancelli del Convention Center é già tempo di fare i primi bilanci. Probabilmente, parte della magia dell'E3, sta anche in questo; nella velocità con cui, eventi attesi per un anno intero, si esauriscono... Lasciandoci in compagnia di un'insaziabile voglia di conoscere di più e, allo stesso tempo, con le sensazioni, amare almeno in questo caso, di non aver visto ciò che tutti avremmo voluto vedere.




Il copione della conferenza Microsoft appare già scritto ancor prima dell'inizio: una schermata nera e un sottofondo di spari ed esplosioni ben presto rivelano l'ennesimo Call of Duty; un gioco di cui tutti si lamentano ma che poi tutti puntualmente comprano, un gioco che, proprio per il suo grande successo, ad ogni uscita, nonostante sembri la copia di se stesso, é ancora capace di guadagnarsi gli applausi (e anche qualche fischio...) di una platea che sembrava non aspettare altro...
Modern Warfare 3, nonostante lo sfogo, si rivela un titolo spettacolare, adrenalinico ed estremamente cinematografico, ma pur sempre il “solito COD”.
Sarà un difetto, sarà un pregio? Di sicuro sembra non possedere la “freschezza” di Battlefield 3, titolo il cui triste (almeno dal punto di vista delle vendite) destino sembra già scritto...
DLC in esclusiva temporanea e il compitino (indiscutibilmente fatto bene, sia chiaro!) é servito.

Archiviato il caso MW3 é il turno di Tomb Raider. Una Lara giovane e decisamente impacciata muove i suoi primi passi in un gioco spettacolare ma che sembra avere poco a che fare con le dinamiche dei vecchi capitoli.
Una sequenza, tanto spettacolare quanto guidata (e condita di Quick Time Event), lascia il giocatore in balia degli eventi, una cosa a cui il “giocatore-esploratore” di Tomb Raider non era certo abituato.
Un maestoso comparto tecnico fa da contorno ad un gioco che, nostalgia a parte, ci ha piacevolmente sorpresi e che appare già oggi in grandissimo spolvero.



“Or incomincian le dolenti note” (avrebbe detto qualcuno che ci ha preceduti...) che rispondono al discutibile slogan “Better with Kinect ?”; il punto interrogativo é una nostra aggiunta e, allo stesso tempo, la domanda che tutti probabilmente si stanno ponendo...

Ghost Recon: Future Soldier e Mass Effect 3 sembrano tradire i propositi di una periferica che, almeno ad oggi, é ancora incapace di mostrare le sue potenzialità e che alla fine non sembra arricchire, ma piuttosto appesantire, l'esperienza fornita dal classico (e già in parte rimpianto) pad.

Dopo il bellissimo trailer (in CG come da tradizione), Ghost Recon mostra la sua integrazione con Kinect. La periferica viene utilizzata per la modifica e la personalizzazione delle armi e per la sezione del poligono; con tanto di grilletto simulato dall'apertura e chiusura del pugno (il sogno proibito di ogni giocatore hardcore...), feature sicuramente d'impatto ma che sembrano già destinate ed essere utilizzate quando si vuol fare gli “spacconi” con l'amico di turno. La nota positiva é l'enorme quantità di armi, mirini, silenziatori, ecc che offrirà il gioco.

In Mass Effect 3 invece, la periferica viene e utilizzata, sembrerebbe con ottimi risultati (italiano permettendo...), per la gestione vocale dei dialoghi e per impartire gli ordini ai compagni durante i combattimenti.
Che poi tutto ciò non si poteva fare con la semplice cuffietta con cui si gioca online? Misteri della programmazione... o fin troppo chiare manovre di marketing? Il segreto di pulcinella sembra essere stato svelato...