Far Cry 5
Esaurita la questione Montana (certo, per coloro che hanno già concluso la campagna di Far Cry 5), Ubisoft ha scelto un piano DLC che porterà i giocatori a vivere situazioni piuttosto distanti da quelle vissute nello stato americano.
In questo primo contenuto aggiuntivo l’azione si sposta indietro nel tempo, e più precisamente in un momento non ben definito della Guerra del Vietnam. Un setting non particolarmente comune, e forse mai realmente approfondito a dovere.
In sella, cowboy!
La storia è raccontata dal punto di vista di Cowboy, un mitragliare che in sella al suo elicottero ha il compito di difendere la “caduta dal cielo” dei suoi compagni. Quella che doveva essere una semplice missione di routine, si trasforma invece in una vera e propria sfida di sopravvivenza.
Una calibro .50 abbatte l’elicottero americano, Cowboy e i suoi compagni vengono catturati ed imprigionati in campi differenti dai vietcong, e come se non bastasse: il campo statunitense è situato dalla parte opposta della mappa rispetto a dove siamo precipitati.
Una missione complessa, difficile, che metterà i giocatori davanti a due strade: puntare dritti al campo base, o esplorare la zona circostante in cerca dei nostri amici e di possibili sabotaggi dietro le linee nemiche?
Da questa scelta, piuttosto basilare, viene determinata la longevità del DLC. Se sceglierete di tirare dritto questa avventura non vi porterà via più di un'oretta di gioco, se invece vi farete rapire dal contesto vietnamita e dalle missioni secondarie che si scopriranno man mano che la mappa si svelerà, la longevità potrebbe essere arricchita dal altre 3-4 ore di gioco.
Esploriamo il Vietnam
Per quanto il setting vietnamita non manchi di scorci ed elementi interessanti (pensate solamente a tutta la simbologia immortalata in ambito cinematografico), gli sviluppatori sono riusciti solo in parte a ricreare un contesto realmente carismatico. Da una parte non mancano tutti gli elementi che rimandano a chiare lettere al regione del sud est asiatico: i cunicoli stretti e angusti scavati dai nord vietnamiti, una fitta vegetazioni o risaie a perdita d’occhio. Di contro, purtroppo, non si è riuscita a raggiungere la grande verticalità che invece poteva vantare Far Cry 5.
A questo elemento si aggiunge poi una main quest che, se non viene arricchita da una serie di missioni secondarie comunque piuttosto simili tra loro, risulta davvero troppo annacquata e priva di mordente.
A spiccare però sono alcune scelte di gmaeplay che ci hanno convinto per come sono state proposte dagli sviluppatori. Non c'è un vero e proprio ramo di abilità, ma Cowboy può sfruttare il suo istinto di sopravvivenza. In pratica ad ogni uccisione stealth mandata a buon fine, si attiveranno una serie di bonus che si perderanno immediatamente nel momento in cui si viene scoperti.
Se invece siete più per l’approccio diretto e cinematografico, i raid aerei saranno pane per i vostri denti. In pratica potrete ordinare un vero e proprio bombardamento a tappeto da parte dell’aeronautica, che distruggerà tutto quello che si trova all’interno del suo raggio d’azione. Una entrata in scena degna del miglio John Rambo.
Ah, quasi dimenticavamo, una volta completata la prima run si sbloccheranno due nuove modalità di gioco; la prima, chiamata “sopravvivenza” offrirà la stessa esperienza ma con dei parametri decisamente più ferrei e un tasso di difficoltà alquanto elevato; “film d’azione”, invece, come suggerisce il nome stesso, renderà tutto decisamente più action con raid illimitati e ben quattro slot per le armi principali.
Insomma sebbene non particolarmente ispirato sotto l'aspetto estetico e con dei contenuti non particolarmente vari (ma comunque sostanziosi per essere un DLC), lato gameplay Ore di Tenebra ci ha divertito. Adesso vediamo cosa si inventeranno gli sviluppatori con gli altri due episodi.