Final Fantasy 25th Anniversary - parte seconda

di Tommaso Alisonno
FINAL FANTASY VII (PSone - PC)
1997 - Materia di studio
NOTA: per lo scrivente non é facile descrivere in forma stringata e distaccata il settimo episodio, in quanto non ha mai nascosto il fatto di nutrirne un'accentuata predilezione, si insomma: un amore morboso.

Si potrebbero avanzare svariate ipotesi a proposito della “rottura” dell'idillio tra Squaresoft e Nintendo, nonché di come l'ingresso di Sony abbia stravolto il mercato console. L'unica cosa certa é che FFVII, inizialmente pensato per SNES e per parte dello sviluppo ancora legato a quella tecnologia, é invece migrato su PSone - ed in seguito su PC. Il settimo episodio della saga dei cristalli, qui sferici e denominati Materia, incarna in effetti tutta la filosofia di un periodo di transizione: la meravigliosa colonna sonora é in parte MIDI e in parte su traccia-audio, gli ambienti esplorabili bidimensionali ma i personaggi poligonali, con un aspetto a tratti super-deformed e a tratti più realistico, un piccolo passo verso le meraviglie grafiche a cui Squaresoft ci ha abituato e che cominciano a intravedersi dei filmati in Full Motion. FFVII é anche il primo episodio del Brand a metter piede in Europa e ad avventurarsi su Personal Computer.



Anche trovare un punto di partenza per la trama é un po' complicato, dato che non pochi saranno i flashback che daranno spessore alle storie dei personaggi: Barret e la piccola Marlene, Cid, Tifa, Vincent, la misteriosa Aeris e naturalmente Cloud, l'uomo che vive con il peso di un passato da rimettere in discussione e che tende a un futuro che non é il suo, ma sicuramente legato al personaggio di Sephiroth, l' “Angelo con un'Ala sola”. Di base abbiamo un mondo in cui il dominio della megacorporazione Shinra e della città di Midgar é osteggiato, più che dall'antica rivale Wutai, dalla piccola ribellione di Avalanche. La situazione tenderà però a precipitare quando dal nulla tornerà il succitato Sephiroth, soldato d'Elite della Shinra creduto morto, che pianifica la distruzione del mondo vantando origini razziali ancestrali.

Dal punto di vista meccanico, viene introdotto il Materia System che permette a qualsiasi personaggio di utilizzare liberamente la magia, le abilità speciali (comprese le “Enemy Skill” rubate ai mostri) e persino le evocazioni, semplicemente equipaggiando il Materia corrispondente: penserà poi la trama, più delle singole “Limit” a valorizzare ciascun personaggio. Ma FFVII é passato alla storia anche per i numerosi sotto-giochi: le corse e l'allevamento dei Chocobo, gli slalom sullo snowboard, le schermaglie in sella alla moto e così via, tutti rinvenibili in quel pozzo senza fondo di ore denominato Gold Saucer. FFVII é l'unico titolo della saga a vantare due Prequel e due Sequel: stiamo parlando di Before Crisis (2004 - Mobile), Crisis Core (2007 - PSP), Advent Children (2005 - Film) e Dirge of Cerberus (2006 - PS2). É anche il titolo del decennale, scelto da Square Enix per la Tech-Demo mostrata alla presentazione di PS3. FFVII é infine il primo episodio di cui non sia ancora stato realizzato un restyle (e di cui molti fan, a 15 anni dalla sua release, sognano un vero e proprio Remake...).

FINAL FANTASY VIII (PSone - PC)
1999 - Amore e Pocket Station
Il successo travolgente di FFVII e un sensazionale miglioramento sotto l'aspetto grafico traghettarono Final Fantasy VIII là dove nessun titolo del Brand era arrivato prima: la traduzione ufficiale in svariate lingue, tra cui l'Italiano, sdoganando finalmente il franchise ai giocatori non esattamente poliglotti delle principali nazioni Europee. FFVIII ha anche un altro primato, non da tutti altrettanto gradito: per la prima volta il concept originale non é frutto della mente di Hironobu Sakaguchi (comunque produttore esecutivo), ma bensì di Yoshinori Kitase, che aveva collaborato a FFVII.

Dai capitoli precedenti, FFVIII eredita l'introspezione dei personaggi, su tutti il protagonista Squall, ma rispetto a questi introduce un elemento romantico ben più marcato. Intendiamoci: le storie d'amore sono state presenti in tutti i capitoli in cui i protagonisti hanno avuto “un nome”, e nella trama rimangono ancora gli elementi di guerra e di catastrofe incombente propri del Brand, ma ciò che ha letteralmente “fatto danzare” insieme Squall e Rinoa (sulle note di una impareggiabile colonna sonora del Maestro Uematsu) non ha pari nel passato e potrà essere intravista in futuro forse solo nel decimo episodio.



FFVIII tentò anche un esperimento, in seguito mai ripetuto: quello di “estendere” il gioco al di fuori di PSone tramite la piccola Pocket Station, tramite cui cimentarsi nel minigioco con protagonista il Chocobo. Compare anche il gioco di carte collezionabili Triple Triad, mentre i soldi sono guadagnati “col tempo” piuttosto che negli scontri. Il sistema delle abilità e delle magie, legato alla capacità di Drain e al connubio con le evocazioni denominate Guardian Force, prende il nome di Junction System, e non tutti l'hanno saputo apprezzare appieno. Fors'anche per questo motivo, non tutti sono riusciti ad amare FFVIII...