Final Fantasy 25th Anniversary - parte seconda
di
FINAL FANTASY IX (PSone)
2000 - omaggio al passato
Sakaguchi-san torna nuovamente (ma sarà l'ultima volta) al timone della sua creatura e si lancia nello sviluppo di una vera e propria auto-celebrazione del Brand. La qualità tecnica é ormai stata affermata nell'ottavo episodio, ma per lo stile si ritorna alle illustrazioni di Amano e all'aspetto “mangoso” degli episodi 8-16 bit. Non solo: l'intera vicenda che ruota intorno alla principessa Garnet é un pot-pourri di citazioni della saga, come ad esempio l'abito da “maga bianca” che essa indossa per la fuga, o il nome di Cordelia che compare in un'opera teatrale, o ancora svariate musiche riprese dai precedenti capitoli, la lancia di Kain, il libro di Matoya, persino lo stesso Vivi é un “mago nero” estremamente classico, e chi più ne ha più ne metta.
425
Anche nel sistema il gioco si rifà ai predecessori, ma non per questo ha paura di inaugurare il minigioco di carte Tetramaster che poi arriverà (a pagamento) nell'11 episodio online. L'ATB la fa ancora da padrone, ma ciascun personaggio ha nuovamente le skill “personali”, oltre ad un sistema di Trance che rende più importanti le vecchie Limit. Le altre abilità si ottengono dagli oggetti, ma lo stesso item può dare caratteristiche differenti ad ogni personaggio, continuando così il concetto di unicità. FFIX ha un triste primato: la scelta di tradurre i testi dando ai personaggi inflessioni dialettali ha fatto storcere il naso a più di un fan (tra l'altro, scelta limitata all'Italia, in cui il protagonista Zidane, per non confonderlo con un calciatore, diventa Gidan). Fortunatamente l'esperimento non fu ripetuto...
FINAL FANTASY X (PS2)
2001 - Quant'é bella giovinezza
Ormai Squaresoft si é fatta una certa nomea per quanto concerne la realizzazione tecnica dei suoi JRPG: l'avvento di PS2 apre nuove porte alla bellezza grafica, e sin dalle prime immagini di Final Fantasy X si capisce che la casa intende sfruttarle appieno; anche il sonoro é rinnovato a partire dai dialoghi interamente doppiati. Yoshinori Kitase e Tetsuya Nomura sono i principali artefici del decimo episodio, e la loro impronta fresca e giovanile si evince sin dal concept dei personaggi: fatta eccezione per il maturo Auron e il non-umano Kimari, tutti i protagonisti della storia sono adolescenti o post-adolescenti (Lulu ha un ruolo molto materno, ma non é poi così in là con gli anni). Come in FFVIII l'amore gioca un ruolo fondamentale: il rapporto che lega Tidus e Yuna ha radici molto profonde, anche se in realtà saranno chiarite solo nelle fasi più avanzate, e saprà incantare il pubblico di tutto il mondo (anche se forse un po' più quello femminile).
344
C'é spazio comunque per tematiche più mature: il rapporto di amore-odio tra Tidus e il padre Jecht, il ruolo di Auron nella vicenda, la natura della misteriosa creatura chiamata Sin, il razzismo nel confronto della razza degli Albhed (di cui é membro Rikku e di cui la stessa Yuna ha parte del sangue), i non-trapassati e i misteriosi Eoni, creature che solo gli Evocatori come Yuna possono portare nel mondo. La progressione avviene mediante uno schema comune chiamato Sferografia - nelle due versioni Normale e Master - che consente di sviluppare potenzialmente ciascun personaggi in tutti i campi, anche se di fatto certi percorsi appaiono privilegiati. In combattimento si rinuncia all'ATB preferendo un sistema più classico a cui ad ogni azione corrisponde un certo tot di “turni” di attesa; il sistema degli Overdrive (Turbo in Italiano) dona nuova linfa vitale alle vecchie Limit. Abbondano i minigiochi, come il Blitzball, le corse a ostacoli dei chocobo o la cattura dei mostri per lo zoolab.
FINAL FANTASY X-2 (PS2)
2003 - Belle e pericolose
Per quanto FFXIo sia uscito l'anno precedente, questo episodio merita una citazione a monte: si tratta infatti del primo sequel ufficiale realizzato per un titolo del Brand (prima ancora dei sequel di FFVII), fino a quel momento composto da capitoli totalmente indipendenti. FFX-2 é anche il primo gioco ad uscire sotto etichetta Square-Enix: nel bene o nel male, le cose erano cambiate, e la prima é il fatto che Hironobu Sakaguchi sia per la prima volta totalmente alieno alla produzione di un gioco intitolato Final Fantasy (in FFX, come in FFVIII, era infatti produttore esecutivo), così come Nobuo Uematsu.
354
Sarebbe inutile nascondere la natura ampiamente “commerciale” di FFX-2: per quanto il lavoro delle software house sia naturalmente quello di guadagnare tramite i videogiochi, alcuni di questi seguono un iter più snello, e FFX-2 é decisamente uno di questi. Le tre protagoniste Yuna, Rikku e la new-entry Paine sono allegre e sgargianti, cambiano professione (torna infatti il Job System) cambiando d'abito con le looksfere, tra una missione e l'altra - tra cui abbondano quelle secondarie - fanno il bagno alle terme, e sebbene di lavoro facciano le cacciatrici di sfere, non disdegnano di esibirsi come Idol.
FFX-2 cavalca indubbiamente l'onda del successo e della diffusione di FFX e di PS2, nonché di un crescente fenomeno di costume che nel nuovo millennio ha finalmente sdoganato la figura del videogioco, visto sempre meno come un passatempo per bambini o per “nerd”. Le tre eroine sono tra le più gettonate fra le Cosplayer di tutto il mondo, ed in generale il brio e il successo dell'episodio confermano il secolare detto che “non é bello ciò che é bello, ma é bello ciò che piace”.
2000 - omaggio al passato
Sakaguchi-san torna nuovamente (ma sarà l'ultima volta) al timone della sua creatura e si lancia nello sviluppo di una vera e propria auto-celebrazione del Brand. La qualità tecnica é ormai stata affermata nell'ottavo episodio, ma per lo stile si ritorna alle illustrazioni di Amano e all'aspetto “mangoso” degli episodi 8-16 bit. Non solo: l'intera vicenda che ruota intorno alla principessa Garnet é un pot-pourri di citazioni della saga, come ad esempio l'abito da “maga bianca” che essa indossa per la fuga, o il nome di Cordelia che compare in un'opera teatrale, o ancora svariate musiche riprese dai precedenti capitoli, la lancia di Kain, il libro di Matoya, persino lo stesso Vivi é un “mago nero” estremamente classico, e chi più ne ha più ne metta.
Anche nel sistema il gioco si rifà ai predecessori, ma non per questo ha paura di inaugurare il minigioco di carte Tetramaster che poi arriverà (a pagamento) nell'11 episodio online. L'ATB la fa ancora da padrone, ma ciascun personaggio ha nuovamente le skill “personali”, oltre ad un sistema di Trance che rende più importanti le vecchie Limit. Le altre abilità si ottengono dagli oggetti, ma lo stesso item può dare caratteristiche differenti ad ogni personaggio, continuando così il concetto di unicità. FFIX ha un triste primato: la scelta di tradurre i testi dando ai personaggi inflessioni dialettali ha fatto storcere il naso a più di un fan (tra l'altro, scelta limitata all'Italia, in cui il protagonista Zidane, per non confonderlo con un calciatore, diventa Gidan). Fortunatamente l'esperimento non fu ripetuto...
FINAL FANTASY X (PS2)
2001 - Quant'é bella giovinezza
Ormai Squaresoft si é fatta una certa nomea per quanto concerne la realizzazione tecnica dei suoi JRPG: l'avvento di PS2 apre nuove porte alla bellezza grafica, e sin dalle prime immagini di Final Fantasy X si capisce che la casa intende sfruttarle appieno; anche il sonoro é rinnovato a partire dai dialoghi interamente doppiati. Yoshinori Kitase e Tetsuya Nomura sono i principali artefici del decimo episodio, e la loro impronta fresca e giovanile si evince sin dal concept dei personaggi: fatta eccezione per il maturo Auron e il non-umano Kimari, tutti i protagonisti della storia sono adolescenti o post-adolescenti (Lulu ha un ruolo molto materno, ma non é poi così in là con gli anni). Come in FFVIII l'amore gioca un ruolo fondamentale: il rapporto che lega Tidus e Yuna ha radici molto profonde, anche se in realtà saranno chiarite solo nelle fasi più avanzate, e saprà incantare il pubblico di tutto il mondo (anche se forse un po' più quello femminile).
C'é spazio comunque per tematiche più mature: il rapporto di amore-odio tra Tidus e il padre Jecht, il ruolo di Auron nella vicenda, la natura della misteriosa creatura chiamata Sin, il razzismo nel confronto della razza degli Albhed (di cui é membro Rikku e di cui la stessa Yuna ha parte del sangue), i non-trapassati e i misteriosi Eoni, creature che solo gli Evocatori come Yuna possono portare nel mondo. La progressione avviene mediante uno schema comune chiamato Sferografia - nelle due versioni Normale e Master - che consente di sviluppare potenzialmente ciascun personaggi in tutti i campi, anche se di fatto certi percorsi appaiono privilegiati. In combattimento si rinuncia all'ATB preferendo un sistema più classico a cui ad ogni azione corrisponde un certo tot di “turni” di attesa; il sistema degli Overdrive (Turbo in Italiano) dona nuova linfa vitale alle vecchie Limit. Abbondano i minigiochi, come il Blitzball, le corse a ostacoli dei chocobo o la cattura dei mostri per lo zoolab.
FINAL FANTASY X-2 (PS2)
2003 - Belle e pericolose
Per quanto FFXIo sia uscito l'anno precedente, questo episodio merita una citazione a monte: si tratta infatti del primo sequel ufficiale realizzato per un titolo del Brand (prima ancora dei sequel di FFVII), fino a quel momento composto da capitoli totalmente indipendenti. FFX-2 é anche il primo gioco ad uscire sotto etichetta Square-Enix: nel bene o nel male, le cose erano cambiate, e la prima é il fatto che Hironobu Sakaguchi sia per la prima volta totalmente alieno alla produzione di un gioco intitolato Final Fantasy (in FFX, come in FFVIII, era infatti produttore esecutivo), così come Nobuo Uematsu.
Sarebbe inutile nascondere la natura ampiamente “commerciale” di FFX-2: per quanto il lavoro delle software house sia naturalmente quello di guadagnare tramite i videogiochi, alcuni di questi seguono un iter più snello, e FFX-2 é decisamente uno di questi. Le tre protagoniste Yuna, Rikku e la new-entry Paine sono allegre e sgargianti, cambiano professione (torna infatti il Job System) cambiando d'abito con le looksfere, tra una missione e l'altra - tra cui abbondano quelle secondarie - fanno il bagno alle terme, e sebbene di lavoro facciano le cacciatrici di sfere, non disdegnano di esibirsi come Idol.
FFX-2 cavalca indubbiamente l'onda del successo e della diffusione di FFX e di PS2, nonché di un crescente fenomeno di costume che nel nuovo millennio ha finalmente sdoganato la figura del videogioco, visto sempre meno come un passatempo per bambini o per “nerd”. Le tre eroine sono tra le più gettonate fra le Cosplayer di tutto il mondo, ed in generale il brio e il successo dell'episodio confermano il secolare detto che “non é bello ciò che é bello, ma é bello ciò che piace”.