Final Fantasy 25th Anniversary - parte terza

di Tommaso Alisonno
FINAL FANTASY movies
2001 The Spirits Within - 2005 Advent Children
L'inizio del nuovo Millennio ha costituito un periodo assai florido per l'industria dell'animazione digitale, e Squaresoft - rinomata per la sua abilità nel campo - non ne é rimasta esclusa. É così che nel 2001 arriva nelle sale Final Fantasy: The Spirits Within, primo lungometraggio sviluppato dalla casa col marchio Square Studios, scritto e diretto da Sakaguchi in persona. La trama vede un mondo futuristico devastato dall'aggressione dei Phantom, creature eteree in grado di corrompere l'anima delle persone: solo la dottoressa Aki Ross, sebbene portatrice di un Phantom, é in cerca di una soluzione, legata agli otto “spiriti” da riunire per sventare la minaccia.

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Il film costò 137 Milioni di Dollari, ma nonostante le ottime recensioni, soprattutto sotto l'aspetto tecnico, ne incassò solo 85 al botteghino, mandando quasi in rovina gli studios. I motivi erano principalmente due: il fatto che il mercato non fosse forse ancora pronto a un simile passo, e il fatto che il film, in effetti, del Brand Final Fantasy avesse solo il nome.
Questo non impedì a Kazushige Nojima e Tetsuya Nomura di realizzare, nel 2005, Final Fantasy VII Advent Children. Destinato al solo mercato Home Video, il nuovo lungometraggio ottiene un successo economico più corposo, meritando anche una ri-edizione estesa in BluRay nel 2009. La storia si colloca tra il classico PSone e il sequel Dirge of Cerberus, e narra dell'insorgere della malattia geostigma legata alle cellule di Jenova e ad una nuova Reunion ordita dai Silver Haired Men, capitanati da Kadaj. E' innegabile come l'opera sia una celebrazione dell'episodio del 1997, oltre che un traghetto per il già citato Dirge of Cerberus e il prequel Crisis Core.

Theathrythm FINAL FANTASY (3DS)
2012 - Grande Concerto per l'Anniversario
Si arriva così al 2012 e all'anno del Giubileo: nonostante la serie abbia subito certamente un calo di apprezzamento da parte del pubblico, non di meno la ricorrenza merita di essere celebrata adeguatamente. Riguardando tutta la saga, salta subito all'occhio (anzi: all'orecchio) come un elemento specifico sembri immune alle inflessioni stilistiche e si mantenga (quasi) sempre a livelli qualitativi elevati: la colonna sonora. Cosa c'é di meglio di un bel concerto per rimembrare tutte le musiche, i temi, i jingle e i tormentoni che hanno accompagnato per un quarto di secolo i Guerrieri di Luce?

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E per quanto di concerti a tema FF ce ne siano stati parecchi (anche solo il maestro Nobuo Uematsu ne tiene regolarmente), qui si parla di un concerto interattivo: un gioco musicale sviluppato dal team Indies 0 che prende il nome di Theatrhythm Final Fantasy. Una tracklist nutrita e favolosa, un sistema di gioco concettualmente semplice ma con picchi di difficoltà interessanti, una realizzazione tecnica semplice ma gradevole sono gli ingredienti per il successo di questa perla per 3DS: Felice Anniversario, Final Fantasy!

FINAL FANTASY Versus XIII (PS3)
201? - Il futuro ignoto
Come abbiamo già visto nel paragrafo dedicato a FFXIII, nella Fabula Nova Crystallis manca ancora una pietra annunciata. Questa é Final Fantasy Versus XIII, il titolo che Square Enix, Tetsuya Nomura e Yoshinori Kitase hanno già annunciato per PS3 (e alcuni vociferano Xbox360), ma di cui ancora non é nota la data di release. Come altri capitoli prima di lui FFvsXIII é atteso un po' come “il messia” dai fan che sperano in ritorno della serie nel gotha dei JRPG, ma é anche vero che il dilungarsi dei tempi di sviluppo abbia fatto nascere più di un commento dubbioso.

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Limitandoci ai fatti di nostra conoscenza, e che trovate nella nostra Preview di quasi un anno e mezzo fa, possiamo dire che FFvsXIII avrà un sistema di combattimento Action in terza persona che strizzerà molto l'occhio al Brand Kingom Hearts, ma con la possibilità di switchare dal protagonista Noctis a uno degli altri due membri del party attivo, in modo da sfruttarne le abilità speciali o per creare specifiche combo. Il mondo, un ibrido postmoderno-fantasy, sarà molto vasto, ricco di città e di villaggi, dotato del ciclo giorno/notte, totalmente esplorabile e sorvolabile con gli appositi mezzi (torna dunque la “mappa del mondo”).
Le carte in tavola per un lavoro superlativo ci sono insomma tutte, ma non l'abbiamo detto anche per FFXII, FFXIII e FFXIII-2? Eppure la community sembra intenzionata a dare fiducia ancora una volta a Nomura e soci, e attende con trepidanza la storia di Noctis e Stella, specie dopo che all'E3 2012 Square ha presentato le potenzialità del suo nuovo motore Luminous Engine mostrandolo all'opera in una Tech-Demo next-gen ambientata proprio nel mondo di questo gioco...

CONCLUSIONI
Limitare il discorso su Final Fantasy ai giochi che ne portano effettivamente il nome sarebbe quantomeno irrispettoso, ma é pur vero che dedicare a ciascun riferimento lo spazio che meriterebbe porterebbe ad una trattazione decisamente troppo lunga (non che il presente pezzo sia breve, d'altronde...). É comunque doveroso fare almeno delle citazioni: abbiamo già menzionato Ehrgeiz, il picchiaduro in cui i protagonisti di FFVII potevano fare a botte con personaggi Namco, ma come scordare i due Chocobo Misterious Dungeon e lo spin-off Chocobo Racing? E soprattutto, chi non ha mai sentito parlare del franchise “fratello minore” di Final Fantasy, quel Kingdom Hearts che ha saputo unirne i personaggi all'universo Disney conservando il fascino indissolubile degli uni e dell'altro?

Una cosa molto interessante di cui noi stessi ci siamo accorti ripercorrendo le tappe che hanno sancito la storia di Final Fantasy, é il fatto che la saga abbia in qualche modo rispecchiato la storia del videogioco nipponico e del JRPG in particolare - e che é “troppo facile” vedere la curva discendente nell'addio di Sakaguchi, specie considerando le doti di coloro che lo ha sostituito. Il filone nasce infatti su 8-BIT in un periodo in cui il mercato sembrava dominato dagli home-computer (C64 e Amiga) ed é cresciuto col tempo fino a raggiungere il proprio apice tra la fine dell'era 16bit e l'era PSone, ossia quando la creatività del mercato Giapponese era ai massimi livelli.
Dopo di quello, a volte lento, a volte più rapido, un declino segnato da picchi di successo e molta amarezza - e alzi la mano chi non ha sentito parlare di “crisi del marcato Nipponico” negli ultimi anni. La stessa Square Enix, che di Final Fantasy e di Dragon Quest faceva i suoi vessilli di battaglia, adesso fa non poco affidamento a marchi esteri come Eidos, Crystal Dynamics e IO Software (e avete capito tutti a quali Brand facciamo riferimento). Ciò nondimeno, nel cuore dei fan c'é sempre la speranza che, in un futuro prossimo, la saga creata da Sakaguchi, Uematsu e Amano e proseguita da Nomura, Toriyama e Kitase possa tornare ad essere la regina incontrastata del genere. C'é la speranza che FFXIVo trovi stabilità, che FFt0 arrivi in Occidente e che FFvsXIII superi le aspettative - e perché no? C'é anche la speranza di vedere il remake dei capitoli più belli.

Perché se almeno una volta si ha vagato per la piana di Pulse o tra le lande di Ivalice, se si é stati fedeli a Cordelia, Cosmos o re Cid, se si ha cavalcato un Chocobo o consegnato la posta per i Moguri, se si é andati a caccia di Kyactus o di terribili Molboro, se si ha giocato a Blitzball o a Triple Triad, se si ha evocato Efreet, Bahamut, Eden o il piccolo Tonberry, se si é stati almeno una volta Mago Bianco, Mago Rosso o Dragoon, il sentimento che rimane nel cuore é sempre solo uno:

BLESS THE CRYSTALS!