Gears of War
di
Massimiliano Balistreri
Dopo aver testato per la prima volta la modalità multiplayer di uno dei più attesi titoli dell'Autunno a Maggio, in occasione dello scorso E3, non vedevamo l'ora di saggiare i progressi fatti in questi mesi dal team creativo, nello sviluppo dell'ormai capolavoro annunciato Epic: ovviamente stiamo parlando di Gears of War.
La versione provata in occasione dell'X06 di Barcellona può già contare sull'utilizzo dei tre core della cpu di Xbox 360 ed è innegabile quanto i risultati di questo sfruttamento siano evidenti.
La modalità single player ha inizio in una lurida prigione, dalla quale il protagonista viene prontamente liberato dai suoi compagni. Fin dalle prime immagini risulta difficile non rimanere letteralmente a bocca aperta di fronte alla cura, quasi maniacale, con cui la parte grafica del gioco è stata realizzata. I personaggi sono caratterizzati da una mole poligonale assurda e possono contare su texture grandi e molto variegate, il che rende possibile offrire un livello di dettaglio, a partire dalle corazze, per arrivare ai dettagli dei visi, come imperfezioni della pelle e cicatrici, a dir poco sensazionali. Le ambientazioni non sono certo da meno e riescono con disinvoltura nel non facile compito di non sfigurare appaiate agli splendidi modelli dei personaggi. Le strutture architettoniche del gioco sono oltremodo complesse e finemente realizzate, la distanza visiva si spinge molto in là, restituendo un senso di totale pienezza nello scenario che ci si para davanti agli occhi.
Subito fuori dalla cella, viene offerta la scelta tra il gettarsi immediatamente nella mischia oppure impegnarsi in una sorta di tutorial, con lo scopo di impratichirsi adeguatamente sui comandi fondamentali del gioco.
Dopo aver optato per questa seconda possibilità usciamo all'aperto e ci vengono spiegate via via le necessarie manovre, di cui ben presto sarà necessario diventare padroni.
Appena apprese le basi Marcus Fenix, il protagonista, viene prelevato con i suoi compagni da un elicottero e portato dove infuria la battaglia. Propria in questa occasione non si può far altro se non restare estasiati davanti alla cut scene che inizia: indubbiamente quanto di più simile ad un filmato in computer grafica, realizzato però in real time dalla console, che ci sia capitato di osservare, fin dal momento della sua uscita.
Una volta sul campo abbiamo avuto modo ci cimentarci nella battaglia, cercando di stanare le Locuste, i nostri nemici, con granate lanciate direttamente nei condotti in cui si annidano. Così come i nostri soldati, anche gli avversari sono realizzati in maniera impressionante. Colpendoli da lontano con il nostro fucile vedremo schizzare ovunque il loro sangue, realizzato a poligoni in maniera molto realistica e nello scontro corpo a corpo potremo letteralmente tagliarli in due, sfruttando la sega elettrica impiantata nella nostra alquanto speciale baionetta.
Nel gioco sarà fondamentale astenersi dall'agire impulsivamente, sempre che si desideri mantenersi in vita il più a lungo possibile; decisamente più soddisfacente sarà una condotta esplorativa più prudente, facendo tesoro di ogni nostra minima dote strategica, per aggirare il nemico e colpirlo quando esso è più debole e scoperto.
L'azione si rivela divertente e compulsiva, tanto che il gioco potrà risultare godibile e non frustrante anche per chi a colazione non ha mai masticato pane e fps.
Decisamente interessante la possibilità offerta dagli sviluppatori di Epic di affrontare la campagna in solitaria tramite una modalità multiplayer cooperativa, fruibile in split screen, via cavo system link o tramite Xbox Live.
Con nostro evidente piacere abbiamo avuto modo di provare anche la modalità multiplayer di Gears of War, in una mappa che vedeva 16 giocatori opporsi in uno scontro all'ultimo sangue tra umani e Locuste. Una delle prime cose che colpisce della modalità multiplayer è la cura estrema da un punto di vista grafico, che la rende analoga in tutto e per tutto, per bellezza, a quella in solitaria. In particolare nell'ambientazione prevista per la demo ci siamo soffermati ad ammirare gli shader utilizzati per l'acqua, che invade parte della zona, e ci sono sembrati davvero fenomenali. Per non parlare dell'effetto di diffusione nell'acqua stessa del sangue quando, mortalmente feriti, ci siamo accasciati, attendendo che uno dei nostri compagni ci venisse a salvare. La modalità multiplayer offrirà 8 mappe inizialmente, mentre successivamente ne saranno messe a disposizione altre per il download via Xbox Live. Tutto funziona egregiamente e in multiplayer così come in solitaria il gioco gode di una ottima fluidità, decisamente un altro livello rispetto a quanto rilevato a Maggio in quel di Los Angeles.
Gears of War, in uscita in Europa il 17 Novembre, si preannuncia come uno dei titoli più caldi dell'Autunno. Dalle nostre impressioni la sostanza per un grande titolo, che farà molto parlare di sé, c'è tutta e non vediamo l'ora di mettere le mani sulla versione definitiva.
La versione provata in occasione dell'X06 di Barcellona può già contare sull'utilizzo dei tre core della cpu di Xbox 360 ed è innegabile quanto i risultati di questo sfruttamento siano evidenti.
La modalità single player ha inizio in una lurida prigione, dalla quale il protagonista viene prontamente liberato dai suoi compagni. Fin dalle prime immagini risulta difficile non rimanere letteralmente a bocca aperta di fronte alla cura, quasi maniacale, con cui la parte grafica del gioco è stata realizzata. I personaggi sono caratterizzati da una mole poligonale assurda e possono contare su texture grandi e molto variegate, il che rende possibile offrire un livello di dettaglio, a partire dalle corazze, per arrivare ai dettagli dei visi, come imperfezioni della pelle e cicatrici, a dir poco sensazionali. Le ambientazioni non sono certo da meno e riescono con disinvoltura nel non facile compito di non sfigurare appaiate agli splendidi modelli dei personaggi. Le strutture architettoniche del gioco sono oltremodo complesse e finemente realizzate, la distanza visiva si spinge molto in là, restituendo un senso di totale pienezza nello scenario che ci si para davanti agli occhi.
Subito fuori dalla cella, viene offerta la scelta tra il gettarsi immediatamente nella mischia oppure impegnarsi in una sorta di tutorial, con lo scopo di impratichirsi adeguatamente sui comandi fondamentali del gioco.
Dopo aver optato per questa seconda possibilità usciamo all'aperto e ci vengono spiegate via via le necessarie manovre, di cui ben presto sarà necessario diventare padroni.
Appena apprese le basi Marcus Fenix, il protagonista, viene prelevato con i suoi compagni da un elicottero e portato dove infuria la battaglia. Propria in questa occasione non si può far altro se non restare estasiati davanti alla cut scene che inizia: indubbiamente quanto di più simile ad un filmato in computer grafica, realizzato però in real time dalla console, che ci sia capitato di osservare, fin dal momento della sua uscita.
Una volta sul campo abbiamo avuto modo ci cimentarci nella battaglia, cercando di stanare le Locuste, i nostri nemici, con granate lanciate direttamente nei condotti in cui si annidano. Così come i nostri soldati, anche gli avversari sono realizzati in maniera impressionante. Colpendoli da lontano con il nostro fucile vedremo schizzare ovunque il loro sangue, realizzato a poligoni in maniera molto realistica e nello scontro corpo a corpo potremo letteralmente tagliarli in due, sfruttando la sega elettrica impiantata nella nostra alquanto speciale baionetta.
Nel gioco sarà fondamentale astenersi dall'agire impulsivamente, sempre che si desideri mantenersi in vita il più a lungo possibile; decisamente più soddisfacente sarà una condotta esplorativa più prudente, facendo tesoro di ogni nostra minima dote strategica, per aggirare il nemico e colpirlo quando esso è più debole e scoperto.
L'azione si rivela divertente e compulsiva, tanto che il gioco potrà risultare godibile e non frustrante anche per chi a colazione non ha mai masticato pane e fps.
Decisamente interessante la possibilità offerta dagli sviluppatori di Epic di affrontare la campagna in solitaria tramite una modalità multiplayer cooperativa, fruibile in split screen, via cavo system link o tramite Xbox Live.
Con nostro evidente piacere abbiamo avuto modo di provare anche la modalità multiplayer di Gears of War, in una mappa che vedeva 16 giocatori opporsi in uno scontro all'ultimo sangue tra umani e Locuste. Una delle prime cose che colpisce della modalità multiplayer è la cura estrema da un punto di vista grafico, che la rende analoga in tutto e per tutto, per bellezza, a quella in solitaria. In particolare nell'ambientazione prevista per la demo ci siamo soffermati ad ammirare gli shader utilizzati per l'acqua, che invade parte della zona, e ci sono sembrati davvero fenomenali. Per non parlare dell'effetto di diffusione nell'acqua stessa del sangue quando, mortalmente feriti, ci siamo accasciati, attendendo che uno dei nostri compagni ci venisse a salvare. La modalità multiplayer offrirà 8 mappe inizialmente, mentre successivamente ne saranno messe a disposizione altre per il download via Xbox Live. Tutto funziona egregiamente e in multiplayer così come in solitaria il gioco gode di una ottima fluidità, decisamente un altro livello rispetto a quanto rilevato a Maggio in quel di Los Angeles.
Gears of War, in uscita in Europa il 17 Novembre, si preannuncia come uno dei titoli più caldi dell'Autunno. Dalle nostre impressioni la sostanza per un grande titolo, che farà molto parlare di sé, c'è tutta e non vediamo l'ora di mettere le mani sulla versione definitiva.