God of War 2

di Ferdinando Saggese
Sette giorni fa ci eravamo lasciati con una promessa, ed ora è giunto il momento di mantenerla. Come avevamo anticipato venerdì scorso, l'obbiettivo principale di questa seconda parte dello speciale dedicato a "God of War II" sarà quello di descrivere tutte le novità che SCEA Santa Monica ha pensato di introdurre nel fortunato gameplay del suo famoso action in terza persona. Il team di sviluppo è riuscito, infatti, a migliorare quell'azzeccato mix di combattimento, esplorazione e puzzle che era "God of War", rendendo ogni sezione ancor più completa e profonda; se vi state chiedendo come questo sia stato possibile, sedetevi comodi, perché siamo qui apposta per raccontarvelo!


La prima novità (se di novità si può effettivamente parlare) con cui il giocatore dovrà fare i conti riguarda il sistema di controllo e, più precisamente, la nuova disposizione di alcuni tasti fondamentali. In "God of War II" ogni azione richiederà, infatti, la pressione di più pulsanti, che simuleranno con maggior efficacia lo sforzo fisico necessario perché Kratos possa aprire forzieri, sollevare porte o spostare oggetti per i livelli. Un discorso simile può essere applicato alle mosse che il dio della guerra utilizzerà in combattimento, poiché verranno eseguite solo attraverso inedite sequenze di tasti. Nonostante questo, chiunque abbia giocato con il primo episodio non dovrebbe incontrare particolari difficoltà di adattamento passando a questo "God of War II", anche se colpisce l'intensa sensazione di smarrimento che coglie il giocatore durante i primissimi minuti dell'avventura.
Dopo questa breve premessa possiamo passare ad elencare quelle novità che sono per loro natura meno evidenti, ma che renderanno, a nostro avviso, memorabile il gioco SCEA Santa Monica. Il sistema di combattimento, ad esempio, pur mantenendo quell'identità che i giocatori di tutto il mondo hanno apprezzato nel primo capitolo della serie, è stato ulteriormente migliorato per venire incontro alle esigenze dei player più "esperti". Stiamo parlando dell'inedito dinamismo che gli sviluppatori hanno voluto raggiungere nella resa degli scontri, ed in particolare delle potenzialità che le nuove armi hanno messo al servizio della giocabilità. Procediamo con ordine. L'arsenale allestito per Kratos è quantomai ricco, ma per ottenere tutti i superbi strumenti di morte presenti in questo gioco, dovremo provare la nostra abilità sfidando i sette possenti boss che gli sviluppatori hanno posto a difesa dei punti chiave di alcuni livelli. Nel corso dell'avventura Kratos incrocerà, infatti, le lame con personaggi del calibro di Perseo ed Icaro, ma farà anche conoscenze decisamente "altolocate"come la semi divinità Tifone, e proprio quest'ultimo "consegnerà" all'impavido generale l'arco sul quale molti di voi sognano sin da ora di mettere le mani.


Nonostante la potenza devastante racchiusa in ognuno dei nuovi strumenti di morte, la reale utilità di un arma si manifesterà solo nel momento in cui decideremo di combinarla con le celebri spade per ottenere attacchi lunghi ed esteticamente appaganti. Un esempio? durante la prova siamo riusciti a proiettare l'avversario in aria con le spade, mantenerlo sospeso con una salva di frecce ed, infine schiacciarlo a terra con un potente colpo di martello. L'inedita possibilità di combinare armi, oltre che mosse differenti, espande le possibilità di personalizzazione delle tattiche di attacco, stuzzicando ed, in definitiva, premiando la fantasia dei giocatori più tecnici. Gli scontri aerei, altra macroscopica novità introdotta da SCEA in questo "God of War II", sublimeranno, infine, quella ricerca di dinamismo e perfezione stilistica che caratterizza il titolo sin dalla schermata iniziale. Kratos, dopo aver domato Pegaso, si imbatterà frequentemente in vere e proprie squadriglie di nemici che, cavalcando a pelo feroci grifoni, cercheranno di disarcionarlo. Inutile dire che gli illusi oppositori del generale avranno vita breve, utile invece sottolineare che questi scontri ravviveranno il gameplay senza snaturarlo e stimolando la produzione di adrenalina, che schizzerà letteralmente in circolo al termine di ogni spettacolare evoluzione aerea del protagonista
Le nuove funzionalità dell'equipaggiamento di Kratos non si limiteranno al solo attacco, in "God of War II" potremo sfruttare attivamente le nostre armi anche per muoverci attraverso i livelli. Ad esempio, le spade del caos potranno essere usate come rampini per raggiungere piattaforme altrimenti inaccessibili, oppure come "piccozze" da arrampicata, utili per scalare ostacoli verticali come i muri. Anche i poteri speciali si riveleranno utili quando dovremo affrontare lunghe sezioni esplorative; le ali di Icaro, in particolare, saranno fondamentali per planare correttamente su superfici sospese, o per smorzare gli effetti di una brusca discesa, se non caduta. Queste nuove feature hanno portato sicuro giovamento dal momento che il gioco risulta, sotto questo punto di vista, più fluido del predecessore e decisamente più spettacolare. Non dimentichiamo inoltre, che questi accorgimenti hanno consentito ai level designer di realizzare quelle complesse ambientazioni che abbiamo più volte elogiato nel pezzo di settimana scorsa.


Restando in tema "poteri speciali" dobbiamo dire che, osservando con attenzione l'interfaccia di gioco, noteremo la presenza di una barra di colore giallo al posto dell'indicatore dell'ira degli dei (riposizionato sul lato sinistro dello schermo). Questa barra si caricherà, come era logico aspettarsi, spiaccicando le brutte facce dei nostri avversari non morti, e servirà a risolvere particolari puzzle che si basano sulla velocità ed il tempismo. Proseguendo nel gioco capiterà, infatti, di incrociare hot spot dal colore verde che, se azionati, scaricheranno l'indicatore rallentando il tempo. Questo espediente, pur non rappresentando una novità assoluta, permetterà al generale di passare con naturalezza alcuni punti che risulterebbero quantomeno ostici se affrontati a velocità normale; non solo, rallentare il tempo potrebbe garantire quel vantaggio tattico necessario per sbarazzarsi di un gruppo particolarmente numeroso di nemici.
In conclusione non possiamo non accennare ai pregevoli contenuti speciali che potremo sbloccare nel corso dell'avventura. Come accadeva in "God of War", infatti, anche in questo seguito sarete sapientemente invogliati a giocare e rigiocare interi livelli nella speranza di ottenere artworks, costumi alternativi e tutta quella fuffaglia accessoria che tanto piace ai collezionisti. Il numero si tesori è significativamente aumentato e gli obbiettivi necessari per ottenerli ci sono sembrati abbastanza fuori di testa da coinvolgere "ossessivamente" anche il più freddo dei giocatori; evviva!