Grand Theft Auto IV

"Finora abbiamo scherzato, adesso si fa sul serio". Questa sembrerebbe essere l'estrema sintesi di quanto visto nei giorni scorsi direttamente dagli uffici Rockstar londinesi, secondo appuntamento (dopo quello dell'8 maggio, già linkehttp://gamesurf.tiscali.it/dynamic/articolo/CHIAVE/gran0017003003107/TIPO_PAGINA/previewampiamente documentato nelle pagine di Gamesurf) di una serie di eventi organizzati al fine di saziare, poco per volta, la curiosità che il nome GTA IV sta suscitando nella gran parte del popolo videoludico. Anche questa volta abbiamo assistito alla presentazione di una demo in stato ancora di sviluppo, nella quale era possibile assaggiare quella che potrebbe essere una giornata tipo del nostro futuro protagonista, ovvero quel Nico proveniente dall'est europeo, immigrato in una Liberty City del tutto rinnovata rispetto a quanto conosciuto nel primo GTA 3. Qui di seguito assisterete inizialmente a una sorta di cronaca dei fatti avvenuti, quindi non perdetevi i commenti e le riflessioni sulle novità che ci aspettano.


Un giorno come tanti altri
Tutto comincia all'alba in una apparentemente tranquilla via nei pressi del porto, dove il nostro Nico si ritrova dopo chissà quali avventure notturne. Mediante il cellulare chiama il suo trafficante di armi di fiducia, verso il quale si dirige a passo sostenuto (trovandosi quest'ultimo in un vicolo a breve distanza). Aperto il baule dell'auto Nico si trova a dover decidere quali delle armi acquistare, sgancia il contante e se ne va. Con un fischio richiama l'attenzione di un tassista il quale, nel tentativo di accostare l'auto, rischia di travolgere un ignaro pedone. Salito sull'auto gialla comunica al conducente la destinazione: un apparentemente tranquillo luogo sul mare dove lo aspetta suo cugino. Prima di andare a parlare con il parente, tuttavia, si intrufola in un internet café, dove a mezzo di internet fissa un colloquio di lavoro per 12 del giorno stesso.

Discusso sul da farsi con il conterraneo, Nico utilizza un altro taxi per recarsi all'ingresso di un parco, dove riceve il numero di cellulare della persona che dovrà uccidere. Qui avrete la conferma di quanto siano pericolosi i cellulari: è proprio grazie a questo diabolico strumento tecnologico, infatti, che Nico riesce a localizzare la vittima, semplicemente telefonandogli. Una volta identificato chi ha risposto alla chiamata è un gioco da ragazzi seguire il predestinato e freddarlo con tre proiettili sparati dalla pistola comprata poco prima. Quindi, dopo una breve corsa per allontanarsi dalla scena del crimine, decide di rubare un'auto sfondando con una gomitata il finestrino per andare a riscuotere il compenso. Fatto ciò si reca dove dovrà sostenere il colloquio di lavoro. Prima di entrare nell'edificio, tuttavia, entra in un negozio di abiti e sceglie un elegante vestito formale di colore scuro.

Recatosi allo studio legale viene condotto all'ufficio dell'esaminante dalla sua segretaria, la quale li lascia ben presto soli. Dopo un paio di minuti di conversazioni Nico estrae nuovamente la pistola e uccide l'avvocato, richiamando la polizia che accorre proprio mentre il nostro antieroe recupera dei files dal computer del legale. Ne scaturisce una sparatoria che vedrà il nostro protagonista affrontare prima la mediocre potenza di fuoco della sorveglianza, quindi un plotone di poliziotti che tenteranno di fermare l'assassino. Il risultato di tutto ciò è una scena che poco ha da invidiare ai vari Die Hard & Co.

GTA IV ai raggi X
Ciò che traspare immediatamente dal primo approccio al nuovo capitolo della serie è una diversa atmosfera, che in qualche modo sembra essere più dark rispetto al passato. In primo luogo lo noterete dal personaggio interpretato, così lontano dai vari CJ e Tommy che si sono distinti nelle precedenti avventure metropolitane. È presto per dirlo, ma sembra che il passaggio dalle console di vecchia generazione ai nuovi bolidi abbia fatto una vittima, l'abbondanza di humor che avevamo in qualche modo apprezzato nelle altre creazioni Rockstar.
A tutto ciò si aggiunge una impronta maggiormente realistica (che si nota immediatamente dall'approccio fotorealistico della grafica, in netto contrasto con i predecessori), che sembra incidere notevolmente sul gioco in sé: Nico non potrà ingrassare o metter su muscoli, tanto meno non gli sarà concesso di avere una o più fidanzate (come invece successo a CJ in San Andreas).

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Semplicemente dovrà prestarsi nel ruolo di attore nella classica produzione ambientata nel mondo della criminalità. Proprio per questo motivo non gli sarà nemmeno consentito di guidare aerei, anche se rimarranno disponibili elicotteri, barche, moto e ovviamente auto. Sembrerebbe inoltre che l'arsenale a disposizione sia più limitato rispetto al passato, proprio perché votato a un maggiore realismo.
Un altro aspetto che è notevolmente mutato proprio a causa dell'impronta realistica sono le sparatorie: se fino a San Andreas era sufficiente pigiare il pulsante per selezionare il target di turno e quindi premere il grilletto, in questo caso la visuale si sposta sulla spalla del protagonista, la mira si trasforma in semiautomatica, con il giocatore tenuto ad effettuare le correzioni di fino. Inoltre diventano di fondamentale importanza le coperture: durante gli scontri a fuoco avrete la possibilità (anzi, l'obbligo) di cercare riparo dietro qualsiasi cosa (scrivanie, muretti, contenitori di giornali, ringhiere...), sgattaiolare fuori al momento opportuno e scaricare caricatori contro chi osa interporsi tra voi e il completamento della missione. Nel caso in cui siate investiti dal fuoco nemico potrete invece sparare senza mirare, semplicemente facendo sporgere la vostra pistola, cercando così di intimidire un tantino il nemico.

Delitto a cinque stelle
Un'altra novità è rappresentata dalla gestione del livello di sospetto: oltre alle ormai canoniche stellette, vedrete comparire sul radar un cerchio lampeggiante di colore rosso / blu, di dimensioni proporzionali al numero di stellette accumulato e centrato sul luogo del crimine o del vostro ultimo avvistamento. Per tornare in condizioni di calma apparente sarete tenuti a cambiare auto per diminuire la vostra visibilità, il tutto per fuoriuscire dall'area calda. Una volta valicato il perimetro del cerchio vedrete sparire il livello di sospetto.
Un'ulteriore novità riguarda l'attenzione ora rivolta ai dettagli: il semplice atto consistente nel furto di un'auto è stato reso più verosimile, in quanto alla pressione dell'apposito pulsante vedrete Nico rompere il vetro con una gomitata e quindi sbloccare la portiera, così come nel caso l'auto sia occupata lo vedrete estrarre la pistola e minacciare il povero conducente di turno. Inutile dire come tutte le animazioni sembrino piuttosto fluide e belle a vedersi.

Per quanto riguarda l'evoluzione della storia, come noto, il cellulare assume una notevole importanza: oltre a permettervi di contattare i vostri interlocutori, scattare foto e spedirle, esso sarà anche artefice dell'evoluzione della trama, in quanto basterà non rispondere un paio di volte alle chiamate dei vostri "colleghi" (sarete voi a decidere se accettare le chiamate) per indispettirli e far sì che non vi contattino più per assegnarvi incarichi.
Graficamente parlando
Infine la sezione grafica: nonostante la versione provata sia tutt'altro che al termine del processo di sviluppo del motore grafico (soprattutto per textures e frame rate), abbiamo avuto modo di apprezzare il notevole sforzo volto a ricostruire una Liberty City che mai come ora si può abbinare al nome di New York, con interi quartieri ricostruiti in modo tale da renderli davvero riconoscibili (ad esempio Brooklyn, Cenral Park, Bronx...), illudendovi addirittura di giocare a GT4 con un misero taxi. A farsi apprezzare maggiormente sono i dettagli: vedrete infatti le ombre dei grattacieli muoversi man mano che scorre il tempo, troverete i tratti di riasfaltatura tipici dei lavori alle condutture, scorgerete le macchie di sangue sul paraurti nel caso esso sia stato impiegato per farsi brutalmente strada tra i passanti, riuscirete a intuire i dialoghi grazie al labbiale (a patto di masticare bene l'inglese), noterete i pedoni inciampare sui cadaveri, così come vedrete un tassista ribellarsi al vostro tentativo di furto d'auto aggrappandosi al paraurti e facendosi trascinare per un po' finché la sua mano non ce la farà più...

Un'altra bella idea proviene dalle corse in taxi: potrete decidere di skippare brutalmente il viaggio, oppure di godervi il tragitto (più o meno di fretta, a seconda dell'esborso) grazie alle telecamere che richiamano lo stile dei replay dei più spettacolari racing sul mercato.
Per quanto riguarda le sezioni di guida, invece, la visuale sul retro dell'auto riserva una sorpresa, scostandosi leggermente a sinistra dell'auto (verso il centro della strada), migliorando di fatto la visuale e dando un maggiore senso di spettacolarità alle vostre scorribande cittadine. Di contro avrete minor visibilità dell'angolo anteriore destro, proprio come succede nella realtà. Lasciano un po' perplessi, per ora , alcuni dettagli riguardanti l'abbigliamento dei personaggi (vedrete le felpe e le cravatte come incollate al corpo, quando Hitman sulla vecchia PS2 ci ha invece viziati con un effetto visivo notevole) e il modo in cui Nico viene sbalzato dall'auto in caso di urto violento (un po' come succede nel macabro Flatout), anche se va detto che c'è ancora ampio margine di miglioramento.
Per la conclusione non perdetevi il commento finale.

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Grand Theft Auto IV

Grand Theft Auto IV

GTA si rinnova con un'impostazione nuova, maggiormente votata al realismo e al tatticismo delle sparatorie. Rinnegata la possibilità di customizzare pesantemente il personaggio, l'attenzione viene ora rivolta all'azione pura che contraddistingue l'avventura di un criminale, un po' come un film di successo focalizza le due ore di proiezione ai momenti che contano tralasciando tutto il resto. A causa di ciò dovremo rinunciare alle fidanzate, agli aerei, ai fast food e forse alle armi pesanti, ma potremo sgranchirci le dita in fasi di scontri a fuoco più tattici, ragionati e appaganti. È presto per sentenziare sulla grafica e sui dettagli, ma va detto che gli spunti sono presenti, con la speranza che vengano sviluppati a dovere. In conclusione, la certezza di essere di fronte a una killer application si fa via via più concreta. Appuntamento rimandato, giusto oggi, al primo quarto del 2008.