Halo 4
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A cinque anni dall'uscita di Halo 3 - e con ben quattro capitoli "minori" ad intrattenere i tanti fan della saga nata su Xbox 1 - il 2012 vedrà il ritorno di Master Chief; celebre personaggio capace di varcare i sempre più labili confini del videogioco fino a diventarne, esso stesso, sinonimo.
Dopo avervi svelato i primissimi dettagli in una precedente anteprima, una nuova serie di interessantissime informazioni ci ha spinto a tornare a parlare del gioco, in attesa dell'E3 di giugno, sede in cui Microsoft e 343i alzeranno il velo su quello che si preannuncia già da ora come la punta di diamante della line-up di Xbox 360, nonché uno dei pesi massimi del 2012.
"Wake me, when you need me"; é così che Master Chief metteva fine a quella che oggi viene definita "la prima trilogia di Halo"; poche parole, sussurrate a Cortana, prima di addormentarsi all'interno della sua cella criogenica.
E' il 2557. 4 anni e 7 mesi sono passati da quando l'Aurora Nascente é scampata miracolosamente (una sua parte quantomeno...) alla distruzione dell'Arca, riuscendo ad attraversare il portale spazio-temporale per la terra. Un lungo periodo in cui il relitto con a bordo i due protagonisti é rimasto a vagare nello spazio più remoto, nella speranza che il radiofaro lanciato da Cortana attirasse qualcuno...
Con un brusco risveglio, proprio come in Halo: Combat Evolved, si apre Halo 4..."Wake up John, I need you!”; un'impaurita Cortana avverte Master Chief di una imminente e sconosciuta minaccia: é il risveglio del Capo, l'inizio della nuova trilogia.
E' una nave Covenant ad aver attaccato il relitto, pochi attimi e ci si trova a tu per tu con un Elite ostile ed equipaggiato con corazza e armi sconosciute... Come mai chi era nostro alleato adesso ci attacca? Un dubbio che, almeno ad oggi, risulta inspiegabile...
I primi colpi inferti all'Elite restituiscono al giocatore lo stesso feeling inimitabile e "sacro" della serie; ad essere diverse sono invece le funzionalità dell'armatura MJOLNIR e l'HUD di gioco, modificate e aggiornate da Cortana durante il lungo sonno del protagonista: una serie di indicatori, posti su più livelli di profondità, vanno a formare un HUD che restituisce al giocatore la dinamicità già vista in Crysis 2 e - ma stavolta parliamo di rumor - la reazione agli elementi ambientali (condensa, liquidi, scariche elettriche, ecc); una "chicca" tanto apprezzata nella serie Metroid Prime di Retro Studios. Inspiegabili, almeno al momento, appaiono invece le vistose modifiche estetiche che ha subito la corazza.
Preceduta da un lungo filmato che racconterà quanto accaduto durante questi (quasi) 5 anni, la fase a bordo del vascello spaziale rappresenta l'incipit del gioco, con il resto dell'avventura che molto probabilmente si svolgerà suRequiem, il pianeta verso cui la nave alla deriva sembra puntare, quasi come "attratta" da una misteriosa e irresistibile forza, nel finale (a difficoltà Leggendaria) di Halo 3.
La misteriosa struttura, intravista nel primissimo filmato di Halo 4, é uno scudo protettivo che avvolge Requiem, costruito per proteggere il pianeta dall'onda d'urto sprigionata dall'attivazione degli anelli e, allo stesso tempo, impedire a chiunque di entrare (e, forse, di uscire). O'Connor ha confessato di essere molto soddisfatto dalla resa visiva del cielo, definito come "lo strato interno che separa il pianeta dallo scudo che lo avvolge".
Requiem regalerà lo stessosenso di stupore e meravigliaben scolpito nella memoria di chi ha giocato l'originale Halo: Combat Evolved; episodio che nel 2001 ridefinì il genere FPS su console, elevandolo a vette d'eccellenza mai raggiunte prima da nessuno. A paesaggi desertici si alterneranno foreste rigogliose, lande innevate e scorci arricchiti dalle architetture dei Precursori; queste, a differenza della precedente trilogia, non appariranno in totale stato di abbandono, alternandosi di fatto a strutture meglio conservate e probabilmente abitate dalla misteriosa razza aliena.
Dopo avervi svelato i primissimi dettagli in una precedente anteprima, una nuova serie di interessantissime informazioni ci ha spinto a tornare a parlare del gioco, in attesa dell'E3 di giugno, sede in cui Microsoft e 343i alzeranno il velo su quello che si preannuncia già da ora come la punta di diamante della line-up di Xbox 360, nonché uno dei pesi massimi del 2012.
"Wake me, when you need me"; é così che Master Chief metteva fine a quella che oggi viene definita "la prima trilogia di Halo"; poche parole, sussurrate a Cortana, prima di addormentarsi all'interno della sua cella criogenica.
E' il 2557. 4 anni e 7 mesi sono passati da quando l'Aurora Nascente é scampata miracolosamente (una sua parte quantomeno...) alla distruzione dell'Arca, riuscendo ad attraversare il portale spazio-temporale per la terra. Un lungo periodo in cui il relitto con a bordo i due protagonisti é rimasto a vagare nello spazio più remoto, nella speranza che il radiofaro lanciato da Cortana attirasse qualcuno...
Con un brusco risveglio, proprio come in Halo: Combat Evolved, si apre Halo 4..."Wake up John, I need you!”; un'impaurita Cortana avverte Master Chief di una imminente e sconosciuta minaccia: é il risveglio del Capo, l'inizio della nuova trilogia.
E' una nave Covenant ad aver attaccato il relitto, pochi attimi e ci si trova a tu per tu con un Elite ostile ed equipaggiato con corazza e armi sconosciute... Come mai chi era nostro alleato adesso ci attacca? Un dubbio che, almeno ad oggi, risulta inspiegabile...
I primi colpi inferti all'Elite restituiscono al giocatore lo stesso feeling inimitabile e "sacro" della serie; ad essere diverse sono invece le funzionalità dell'armatura MJOLNIR e l'HUD di gioco, modificate e aggiornate da Cortana durante il lungo sonno del protagonista: una serie di indicatori, posti su più livelli di profondità, vanno a formare un HUD che restituisce al giocatore la dinamicità già vista in Crysis 2 e - ma stavolta parliamo di rumor - la reazione agli elementi ambientali (condensa, liquidi, scariche elettriche, ecc); una "chicca" tanto apprezzata nella serie Metroid Prime di Retro Studios. Inspiegabili, almeno al momento, appaiono invece le vistose modifiche estetiche che ha subito la corazza.
Preceduta da un lungo filmato che racconterà quanto accaduto durante questi (quasi) 5 anni, la fase a bordo del vascello spaziale rappresenta l'incipit del gioco, con il resto dell'avventura che molto probabilmente si svolgerà suRequiem, il pianeta verso cui la nave alla deriva sembra puntare, quasi come "attratta" da una misteriosa e irresistibile forza, nel finale (a difficoltà Leggendaria) di Halo 3.
La misteriosa struttura, intravista nel primissimo filmato di Halo 4, é uno scudo protettivo che avvolge Requiem, costruito per proteggere il pianeta dall'onda d'urto sprigionata dall'attivazione degli anelli e, allo stesso tempo, impedire a chiunque di entrare (e, forse, di uscire). O'Connor ha confessato di essere molto soddisfatto dalla resa visiva del cielo, definito come "lo strato interno che separa il pianeta dallo scudo che lo avvolge".
Requiem regalerà lo stessosenso di stupore e meravigliaben scolpito nella memoria di chi ha giocato l'originale Halo: Combat Evolved; episodio che nel 2001 ridefinì il genere FPS su console, elevandolo a vette d'eccellenza mai raggiunte prima da nessuno. A paesaggi desertici si alterneranno foreste rigogliose, lande innevate e scorci arricchiti dalle architetture dei Precursori; queste, a differenza della precedente trilogia, non appariranno in totale stato di abbandono, alternandosi di fatto a strutture meglio conservate e probabilmente abitate dalla misteriosa razza aliena.