Heroes of the Storm

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Dopo aver accolto Stukov tra i personaggi di Heroes of the Storm, il Nexus si è lasciato sedurre dal potere del Re dei Lich grazie a un evento tematico soprannominato Rispondi alla Chiamata. Ma in che modo il Signore di Naxxramas Kel’Thuzad ha scritto la propria storia nel mondo di Warcraft? E come si comporterà sul campo di battaglia del MOBA di casa Blizzard? Scopriamolo insieme.

Heroes of the Storm

The Lich King has granted me Eternal Life!

Per conoscere meglio il personaggio di Kel’Thuzad bisogna andare molto indietro nella storia di Warcraft, precisamente a quando il mondo era in conflitto durante la Seconda Guerra. Se da un lato il romanziere Aaron Rosenberg ne ha descritto gli eventi nel suo libro titolato La Discesa delle Tenebre, dall’altro noi giocatori ne abbiamo vissuto in prima persona le peripezie giocando allo strategico in tempo reale Warcraft II: Tides of Darkness.

Al tempo della caduta del guardiano Medivh una nuova terribile forza, rappresentata dal Re dei Lich, cominciò a richiamare a sé diverse potenti personalità del mondo di Azeroth, ed uno tra questi era proprio Kel’Thuzad, uno dei maghi del Concilio dei Sei (quelli guidati da Antonidas, ricordate?).

Avventuratosi a Northrend, il mago lasciò alle sue spalle la splendente Dalaran fino ad arrivare al cospetto del trono ghiacciato, dove ricevette dal Re dei Lich la promessa di immortalità e potere oltre ogni limite, a patto che lui tornasse però a Lordaeron per formare il movimento religioso meglio identificato nel Culto dei Dannati.

Mentre la corruzione imperversava come un violento morbo, le persone che morivano afflitte dalla malattia risorgevano nella non-morte come schiavi del Re dei Lich. È proprio in questo contesto malevolo che noi abbiamo vissuto l’intera storia di Arthas Menethil (principe di Lordaeron che poi sarebbe diventato il nuovo Re dei Lich) seguita da quella di Kel’Thuzad, trasformato in lich dopo che i suoi resti vennero bruciati nel Pozzo Solare di Quel’Thalas per mano dello stesso principe corrotto dal potere di Frostmourne.

Lasciatoselo alle spalle nello strategico, gli appassionati del brand hanno avuto il piacere di confrontarsi con lui nelle ali infestate di Naxxramas in World of Warcraft, dungeon di cui lui era il boss finale.

Il suo arrivo nel Nexus come assassino a distanza regala diverse soddisfazioni, complice il suo kit di abilità ad area che possono seriamente dare del filo da torcere a nemici, strutture e minion a corredo.

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Dove sei Signor Bigolo?

Il tratto distintivo di Kel’Thuzad è Maestro della Fredda Oscurità, che gli garantisce la possibilità di aumentare la propria potenza magica del 75% accumulando punti Morbo, fino ad un massimo di 30, colpendo qualsiasi eroe con le sue due abilità Esplosione Gelida e Catene di Kel’Thuzad. Questa caratteristica è molto importante da sottolineare, se non altro perché rende il personaggio molto pericoloso in lane soprattutto sul late game.

La prima abilità del personaggio è Morte e Distruzione (Q) e rappresenta una sfera che esplode all’impatto contro il primo nemico colpito, infliggendo un lieve danno ad area iniziale per poi contaminare una piccola area per 2 secondi. Tale abilità ha i suoi pregi quando il team si getta in scontri frontali contro gli avversari, ma i difetti cominciano a farsi sentire quando lo scontro si sposta in lane, dove anche il più piccolo minion può mettersi in mezzo all’area di lancio facendovi mancare il bersaglio. Quest’area di morbo si sposa però benissimo con Esplosione Gelida (W), praticamente un’abilità ad area molto simile a Tormenta di Jaina che infligge danni ai nemici all’interno della sua morsa, congelando solamente coloro che si trovano al centro della stessa.

La vera difficoltà sta nel fare in modo che i nemici si trovino al posto giusto nel momento giusto. Per questo l’eroe è munito di una terza abilità molto particolare, chiamata Catene di Kel’Thuzad (E), la quale può servire per incatenare tra loro due eroi avversari (o un eroe verso una struttura) provocandogli stordimento per 0,5 secondi. È proprio intorno ai danni ad area che viene costruita una delle build più pericolose per il personaggio, che si focalizza sul far salire notevolmente i punti Morbo per creare intorno a Kel’Thuzad una vera raggelante area di morte.

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La difficoltà di utilizzo del lich è direttamente proporzionale alla capacità del giocatore di avere una buona mira. È proprio questa piccola regola a influenzare la scelta dei talenti a disposizione del personaggio, che potranno focalizzarsi sulle abilità di danno ad area, oppure sull’uso costante e chirurgico delle fredde catene a sua disposizione. Nelle nostre sessioni di gioco abbiamo spesso inizialmente optato per Morbo Gelido al livello 1, visto il suo bonus del 50% ai danni inflitti nell’area centrale dell’abilità, ma non abbiamo del tutto scartato Catene Uncinate visto il suo bonus, sempre ai danni, del 125%.

Il livello 4 svela uno dei talenti più interessanti di Kel’Thuzad, ovvero il suo Filatterio, che gli permette di raccogliere 10 globi rigeneranti al fine di resuscitare istantaneamente dalla morte. Tale abilità spinge il giocatore a focalizzare le lane ei campi mercenari, pronti a droppare alla fine dello scontro il classico globo. Nel late game, quando la fase di morte raggiunge anche i 45 secondi di ricarica, questo talento può risolvere lo scontro impedendo al team di subire più perdite del dovuto.

Pensando invece alla build dedicata alla catena, il talento Catene Protettive diventa utilissimo in partite dove ci sono avversari spesso pronti a rigenerare, o fornire, scudi (come Tassadar o Johanna). Dopo aver trascinato un eroe con la sua abilità riceve un bonus scudo di 112 punti, infliggendo inoltre la bellezza di 270 danni aggiuntivi ai nemici scudati.

Al livello 7 la scelta più oculata è Tocco Gelido, talento passivo che permette ogni 8 secondi di lanciare un attacco base che infligge danni ad area e rallenta i nemici del 30% per due secondi. Non fermatevi troppo a guardare il numero di secondi di ricarica, perché il talento ha il suo ottimo pregio di colpire nemici ad area, risolvendo scontri non solo con gli eroi (a livello di danni) ma anche con i minion in lane.

Il livello 10 ci porta alla scelta dell’abilità eroica. La maggior parte dei giocatori sceglie spesso Fessura dell’Ombra, se non altro perché può essere lanciata sulla mappa con un range illimitato, infliggendo 440 danni agli eroi con un recupero di 15 secondi. In mappe tributo, oppure al Distaccamento di Braxxis, la sua efficacia raddoppia nel momento in cui si deve arrivare alla zona dello scontro, interrompendo o semplicemente dando fastidio agli avversari troppo presi nello scontro.

La Detonazione del Gelo è simile alla Pirosfera di Kael’Thas, solo che congela i nemici intorno a un bersaglio immobilizzandoli. L’unico modo per rendere efficace questa mossa eroica è combattere in sinergia con altri assassini pericolosi a distanza, come Li Ming o Jaina, i quali possono approfittare del congelamento per lanciare le loro abilità più potenti contro avversari praticamente inermi.

Al livello 13 chi continua ad usare Esplosione Gelida opterà per incrementare la durata dell’abilità con Morsa Ghiacciata, mentre chi sopravvive grazie all’uso delle catene di Kel’Thuzad si getterà quasi subito su Catene di Ghiaccio, talento in grado di rallentare gli avversari (una volta trascinati) del 70% per 1,25 secondi.

Si chiude la disamina dei talenti con il livello 16 e 20. Nel primo la scelta più naturale va su Freddo Pungente, a tutti gli effetti un boost ai danni nei confronti dei nemici immobilizzati da Esplosione Gelida, mentre al 20 la rosa tende a schiudersi continuando l’eco delle abilità eroiche. Vigore del Flagello è forse la più azzeccata soprattutto in termini di countdown dell’abilità, visto che azzera il tempo di utilizzo qualora venga colpito un eroe avversario, ma ci sono anche giocatori che optano per il talento attivo Ritorno dei Dannati, che simula in qualche modo il clone di Cromie per lanciare contemporaneamente tre volte Morte e Distruzione verso un avversario.

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