Hitman: World of Assassination

di Tommaso Alisonno

DOVE CI HA PORTATO LA SERIE?



Dopo un prologo e sei episodi (più due extra) spalmati nell'arco di 9 mesi é doverosa una visuale d'insieme sul lavoro svolto da IO Interactive in questo nuovo HITMAN, titolo che a nostro giudizio esce promosso a pieni voti confermando le impressioni trasmesse sin dalla prima release. Soprattutto ci siamo stupiti di apprezzare la scelta di raccontare la trama in forma episodica: confessiamo di aver inizialmente storto il naso all'idea, salvo poi accorgerci che in questa maniera ogni singolo avvenimento ha acquisito un elevato peso specifico.

Può sembrare un corto-circuito mentale, o forse un astuto trucco di marketing, ma di fatto il non avere immediatamente a disposizione “la missione successiva” porta il giocatore ad assaporare fino all'ultimo dettaglio quella a cui si sta giocando in quel momento. Una volta eliminati gli obiettivi, inoltre, non potendo “andare avanti” ci si é soffermati volentieri sullo sperimentare nuove tattiche e strategie, soprattutto nelle locazioni più apprezzate – fra tutte non neghiamo di aver amato particolarmente Sapienza.



Inoltre, c'é da dire che IO Interactive non ha certo lesinato con le “cose da fare” tra un capitolo e l'altro: oltre ai due episodi extra rilasciati quest'Estate, infatti, abbiamo avuto il nostro bel daffare coi bersagli elusivi, le missioni escalation e, se possessori di PS4, i Sei di Sarajevo; ultimi, ma non certo meno importanti, i contratti realizzati dai giocatori stessi, autentiche sfide comunitarie spesso molto più difficili di quelle standard. E tutti questi contenuti, é bene ricordarlo, sono arrivati in forma totalmente gratuita – previo possesso delle locazioni interessate.
L'Agente 47 e il World of Assassination hanno ancora tantissimo da raccontare



E la “trama orizzontale”, quel fil-rouge che unisce i vari capitoli? Mentiremmo se affermassimo di averne percepito la presenza fino alla fine del quarto: i filmati che ci venivano proposti al termine di ogni missione sembravano più utili a creare un contesto d'ambientazione che non a tracciare un plot. Le cose sono certamente cambiate con le ultime battute, quando la trama orizzontale é entrata di prepotenza nella vicenda, influenzando gli eventi del quinto capitolo e generando la missione del sesto – e i filmati finali di queste due.

E soprattutto é bene che si sappia che la vicenda é tutt'altro che chiusa: OK, con la morte di Soders l'ICA ha esorcizzato i propri demoni, ma come continuerà il rapporto con Providence? E che ne é dei personaggi visti alla fine del Quinto capitolo? E quali sono le origini di 47? Ecco perché Situs Inversus é il Season Finale e non la fine della saga: come ogni Serie Tv che si rispetti, il fil-rouge si conclude con un cliffhanger che non può non portare a una seconda stagione.

Seconda stagione che, sorprendentemente, ci troviamo adesso a desiderare. Non che la prima sia stata insoddisfacente: come s'é detto, l'opera di IO Interactive ci ha compiaciuto dall'inizio alla fine. Semplicemente, l'Agente 47, Diana Burnwood, l'ICA, Providence e tutto il World of Assassination hanno ancora tanto, tantissimo da raccontare; e noi abbiamo fame di viverlo.

E questo, credeteci, non é cosa di poco conto.