I 10 giochi horror da giocare la notte di Halloween
10 videogiochi, tra tripla A e indie, che vi terranno compagnia durnate la serata più paurosa dell'anno
Mancano ormai pochi giorni ad Halloween e nonostante agosto sia durato la bellezza di 75 giorni, le temperature si stanno ufficialmente abbassando, le giornate si stanno accorciando e il maltempo ci sta invitando a spendere qualche serata in più a casa.
È quindi il momento perfetto per condividere con voi la nostra lista dei 10 videogiochi horror che vi terranno compagnia durante queste serate autunnali e invernali.
La lista di quest’anno è leggermente diversa rispetto a quella degli scorsi anni; invece di focalizzarsi sui soli tripla A, vi saranno anche una serie di indie capaci di provocarvi dei buoni jump scare e tenervi svegli la notte.
10 - The Callisto Protocol
Annunciato nel 2020, The Callisto Protocol si è portato sulle spalle le pesantissime aspettative di chi lo indicava come il nuovo Dead Space - aspettative ingigantite da un prezzo al lancio al pari di un tripla A e dal fatto che il titolo è uscito a poche settimane dal remake del primo capitolo della saga di Electronic Arts.
Nonostante al suo lancio il titolo abbia deluso le aspettative di tantissimi giocatori, a causa dei molteplici bug, delle difficoltà relative al gameplay e del non riuscire a donare un’esperienza paragonabile a Dead Space, a distanza di 11 mesi il titolo di Striking Distance Studios si presenta sotto tutt’altra luce.
Graficamente il gioco resta una delle migliori esperienze del mercato, con una presentazione di ambienti e personaggi, e i ritocchi al gameplay e il calo di prezzo l’hanno reso un titolo godibilissimo.
Le 15 ore necessarie a concludere la storia fanno chiudere un occhio sulla ripetitività dei nemici e rendono la storia fluida e appassionante. Pur non facendo dell’horror il suo punto forte, The Callisto Protocol riesce a mantenere alta la tensione grazie alle sue ambientazioni, alla tenacia dei suoi nemici e a dei jump scare ben studiati.
9 - The Medium
Pubblicato da Blooper Team, The Medium si è presentato sul mercato come una buonissima ventata di freschezza; portando con sé una serie di novità e meccaniche che hanno donato al titolo una forte identità.
The Medium richiama ai classici giochi horror e il team di sviluppo si è avvalso dell'aiuto del famoso compositore di Silent Hill Akira Yamaoka, mentre per il game design Blooper Team ha fatto largo riferimento al surrealismo polacco di Beksiski. Il risultato è un titolo che riesce a tenere il giocatore attaccato allo schermo per tutta la durata della storia.
Sul piano tecnico, The Medium è una piccola perla. Il titolo è graficamente affascinante e il sound design accompagna alla perfezione ogni singolo momento del gioco.
La “Doppia Realtà” del gioco funziona alla perfezione. Il gioco presenta molteplici momenti in cui lo schermo si divide a metà per mostrare entrambi il mondo reale e quello degli spiriti, senza alcun calo di frame o delle texture.
Il gioco non presenta un vero e proprio sistema di combattimento, bensì una serie di momenti stealth in cui bisogna superare delle location senza farsi scoprire, a ciò si aggiunge una camera fissa che pur richiamando molto agli horror del passato non appesantisce l’esperienza grazie alle ambientazioni spettacolari mostrate.
8 - 7 Nights Ghost
7 Nights Ghost è un horror indie pubblicato da Tozuku Games che porta il giocatore a esplorare un lato del tutto nuovo dei videogiochi horror.
Il gioco ci mette nei panni di un uomo che deve vivere per 7 giorni in un appartamento aziendale, con il piccolo problema che il nostro appartamento è inastato dal fantasma di una ragazza che non è per nulla contenta di averci in casa con lei.
Visto così il gioco sembra non raccontare nulla di nuovo, eppure è nel gameplay che 7 Nights Ghost cala il suo poker. Diversamente dai videogiochi a tema horror che vedono il personaggio cercare di sopravvivere, il titolo di Tozuku Games invita il giocatore a mantenere la calma e convivere con il fantasma fino a quando questo non perde interesse nei nostri confronti.
Tale meccanica porta a tutta una serie di situazioni a metà tra il terrificante e l’umoristico. Il fantasma disturba ininterrottamente il giocatore creando momenti di vera e propria tensione - in fondo è pur sempre un fantasma - durante i quali è importante mantenere la concentrazione e completare le nostre azioni quotidiane.
7 Nights Ghost è un gioco horror che parte dalla paura per donare al giocatore tante altre emozioni. Invece di spingere il giocatore a scappare o combattere contro il fantasma, invita questo a convivere con questa tetra figura, spingendo il giocatore ad interessarsi dei motivi per cui il fantasma si trova lì e come prendersene cura.
Un horror fuori dal comune che vi terrà compagnia tra risate e jump scare.
7 - The Voidness
Creato dal singolo sviluppatore Steelkrill, The Voidness ci porta su Tenebris, un pianeta immerso in un vuoto inspiegabile che sembra appartenere a un’altra dimensione; dove oscurità e tristezza la fanno da padrone.
Nel bel mezzo di questa oscurità, l’unico modo per muoverci e capire dove stiamo andando è l’utilizzo del nostro fido telemetro che ci mostrerà pian piano l’ambientazione intorno a noi e non visibile a occhio umano.
Durante la nostra avvenuta nell’oscurità, dobbiamo riconoscere e comprendere i tre colori del telemetro e il loro significato. Il verde significa oggetti interattivi, utili per avanzare nel gioco come porte, medikit, ingranaggi e oggetti chiave.
L’arancione evidenzia gli elementi ambientali rumorosi; come acqua o vetri rotti.
Il rosso ci aiuta a seguire la strada giusta, ma ci indica anche nemici.
Facendo riferimento al capostipite degli indie horror Amnesia, in The Voidness non è possibile combattere i nemici, possiamo solo nasconderci o attirarli in un posto per poi scappare.
Nonostante sia stato sviluppato da una sola persona, The Voidness si presenta come un titolo horror capace di creare ansia nel giocatore attraverso un sapiente uso del senso di vuoto e smarrimento che ci accompagnano per l’intero gioco; riuscendo a regalare degli ottimi momenti di puro terrore.
6 - The Quarry
Arrivato sul mercato nel 2022 come erede di Until Dawn, The Quarry ripropone di nuovo la formula del tipico horror movie statunitense, nello specifico Venerdì 13, con i 9 protagonisti che si trovano ad affrontare inseguimenti e trappole mossi dalle nostre scelte che possono portare fino a 186 finali diversi.
Nonostante The Quarry riprenda a piè mani i vari stereotipi di Hollywood, la capacità di Supermassive Games di costruire una buona sceneggiatura e le performance di attori come Ariel Winter, Brenda Song, Justice Smith e Miles Robbins fanno sì che il gioco riesca a donare un’esperienza soddisfacente e divertente.
Il sistema decisionale è il piatto forte dell’esperienza di The Quarry. Durante l’avventura il giocatore si troverà a dover prendere tante decisioni, dal semplice rispendere a una domanda al dover scegliere quale strada prendere. Se in Until Dawn alcune decisioni e quick time event potevano portare alla morte di un personaggio, in The Quarry la morte di un personaggio può essere annullata dalla nuova funzione Death Rewind; utile per rivivere alcune scene, ma che può impattare negativamente sull’esperienza di gioco.
Insomma, se vi è piaciuto Until Dawn non potete non provare The Quarry
5 - Dredge
Dredge è primo titolo sfornato da Black Salt Games ed è un piccolo capolavoro che non potete perdervi.
Dredge è un fishing game e richiede ai giocatori di fare tutto ciò che un gioco di pesca richiede: navigare, trovare un buon posto dove pescare, pescare e organizzare l’inventario. Nulla di speciale, no?
Eppure, è quando arriva il tramonto che Dredge mostra la sua vera natura.
Non sono solo gli sgombri e i merluzzi ad abitare ii mari di Dredge ; qualcosa sta corrompendo le acque e i pesci trasformandoli in veri e propri mostri.
Mostri che durante la notte proveranno continuamente a fare a pezzi la nostra nave.
È in questi momenti che Dredge sveste i panni da giochino calmo e rilassante per indossare quelli da horror psicologico.
Un horror che fa leva sulla necessità dell’esplorazione; non vi è una mappa o dei check point che ci guidano, si parte e lungo la strada avremo sicuramente qualche sorpresa - da un branco di delfini che ci accompagnerà per un po a uno stormo di corvi pronto a ucciderci fino a qualche mostro che ci inseguirà.
Dredge riesce nella complicata missione di unire la calma di titoli come Lake agli orrori Lovecraftiani alla Bloodborne: un qualcosa a cui mai avete pensato di trovarvi a giocare.
4 - Chernobylite
Pubblicato da The Farm 51, Chernobylite è, ovviamente, ambientato nell’area di Chernobyl, distrutta dall’incidente nucleare del 1986. Il titolo riesce a unire elementi di esplorazione. Shooting in prima persona, crafting e narrazione in una maniera tale da non annoiare mai il giocatore.
Diversamente da tanti titoli ambientati nell’area contaminata che si focalizzano per la maggior parte sulle varie mostruosità da sconfiggere, Chernobylite presenta una trama complessa che mescola elementi di mistero, esplorazione e viaggio nel tempo, il tutto accompagnato dalla necessità di gestire le poche risorse a disposizione e fare scelte oculate per affrontare le minacce che ci circondano.
Altro elemento che differenzia Chernobylite dagli altri giochi ambientati nella zona contaminata dal disastro nucleare è la possibilità di reclutare una serie di compagni durante il nostro tragitto. Ce ne sono cinque in totale, ognuno con i propri traumi, missioni e strane storie da raccontare. Si va da tipi stoici provenienti direttamente dalle storie di Cechov a veri e propri psicopatici.
Passato un po’ troppo in sordina, Chernobylite è un gioco che vi divertirà sicuramente tenendovi attaccati allo schermo sia per il livello di sfida che offre che per la storia che racconta.
3 - The Observer: System Redux
Ritorniamo in casa Blooper Team, con il remake di Observer (2017).
Observer: System Redux è una piccola gemma del genere horror che gioca con la psiche del giocatore. Nato dall’incontro tra Blade Runner, 1984 e Cyberpunk (anche se ad essere sinceri è l’opera di CD Project Red a prendere spunto da Observer), il titolo di Blooper Team ci porta in un condominio della Polonia del 2084, dove nei panni del detective Dan Lazarski dobbiamo indagare su alcuni crimini.
Il titolo è puro cyberpunk: vi sono mega corporation, potenziamenti cibernetici, luci a led e una trama distopica. Inoltre, il nostro Dan ha una serie di strumenti dalla sua parte come visione potenziata e la possibilità di collegare un chip nella mente dei cadaveri che troviamo in giro per il condominio con l’obiettivo di esplorare i ricordi che hanno preceduto la loro morte.
Come altri titoli di questa lista, The Observer: System Redux non ha un vero e proprio sistema di combattimento, ma nemmeno un sistema alla Amnesia. Il gameplay si concentra per lo più sull’esplorazione e sulle interazioni con ciò che si trova intorno a noi.
Il gioco tende quindi ad evitare scontri o jump scare e punta a creare un forte senso di tensione attraverso le sue ambientazioni e i ricordi che riusciremo a recuperare dalla mente dei cadaveri (ricordi che non sono mai chiari e spesso si presentano con un esplosione di luci e colori).
Se avete amato Cyberpunk e vi manca qualcosa alla L.A Noire, The Observer è un titolo che non potete perdere.
2 - Dead Space Remake
A 15 anni di distanza dalla prima volta ci siamo ritrovati a camminare per i corridoi dell’Ishimura nei panni di Isaac Clarke e ci simo divertiti tantissimo.
Il remake di Dead Space è una vera e propria lezione di come un remake dovrebbe essere fatto; il gioco mantiene la sua identità pur andando a ritoccare tanti elementi. In primis, il nostro Isaac ha una voce, inoltre alcuni momenti, invecchiati veramente male, sono stati trasformati per adattarsi al pubblico e ai giochi attuali introducendo una serie di nuove meccaniche e aree.
La Ishimura poi resta il punto forte dell’intera produzione. Ogni capitolo del gioco si concentra su una diversa area o funzione della nave; combinando momenti incentrati sul ruolo di Isaac come ingegnere e situazioni da vivere al cardiopalma. Ci ritroveremo a riparare le difese della nave mentre una serie di asteroidi ci verrà addosso oppure trovarci nel bel mezzo dell’oscurità a combattere contro decine di nemici.
Dead Space Remake è passato forse troppo in sordina, anche a causa dell’annuncio del ben più acclamato Resident Evil 4 Remake, ma è riuscito a stupire sia i nuovi fan che quelli di vecchia data.
Motive ha preso un caposaldo dell’horror moderno e ha avuto il coraggio di modificarne tanto la narrazione quanto il gameplay, donandoci un gioco che nonostante abbia 15 anni sul groppone è riuscito ad imporsi come uno dei migliori horror della nuova generazione.
1 - Resident Evil 4 Remake
Eccoci qui. Il vero e proprio elefante nella stanza per qualsiasi software house nel 2023.
Ha diviso il pubblico sin dal suo annuncio, con chi da una parte sottolineava come il titolo originale del 2005 fosse ancora godibilissimo e chi, invece, non vedeva l’ora di tornare a sparare in testa ai ganados con grafica migliorata.
Resident Evil 4 Remake è la vera sorpresa del 2023. Un vero e proprio blockbuster che non tenta di insegnare una storia o far ragionare il giocatore; no, vuole divertire.
Resident Evil 4 Remake ci spinge a prendere a calci i vari zombie e sparargli fucilate in faccia, il nostro caro Leon si diverte a regalarci delle battute da film di serie B e tante volte è meglio non stare lì a cercare il senso di qualcosa (sì, stiamo parlando del mercante).
A tutto ciò, si accompagna una nuova veste maggiormente macabra e terrorizzante che finisce col creare una vera e propria contraddizione. Eppure, questi elementi, nuovi e vecchi, sono bilanciati alla perfezione riuscendo a mantenere sempre alta la tensione.
Come per Resident Evil 2 Remake, Capcom dimostra di star facendo sul serio nel riportare la saga di Resident Evil ad essere la regina indiscussa del genere horror e con le varie software house che stanno sfornando remake e nuove IP, mettere mano a quello che è stato uno dei titoli più amati dell’era PS2 è stato più che necessario.
Quando 18 anni fa Resident Evil 4 arrivò sul mercato si presentò come un qualcosa di totalmente nuovo rispetto a quanto fatto da Capcom negli anni precedenti; tuttavia, riuscì ad attirare l’affetto dei giocatori. Oggi, Resident Evil 4 Remake riesce nello stesso obiettivo portando con sé una bella ventata di freschezza.