Il 2014 di Xbox

di Roberto Vicario
Il 2014 che si é appena concluso per Microsoft sarà ricordato sicuramente per il suo gusto agrodolce. Novembre ha segnato il primo anno di vita di Xbox One, nuova console della grande M ed erede di quella Xbox 360 in grado di spezzare l'egemonia di Sony in diversi mercati.

Purtroppo, dovendolo dire in tutta onesta, i dati ci hanno raccontato una storia totalmente differente per quanto riguarda Xbox One. Alla base di queste difficoltà troviamo diversi elementi che hanno segnato in maniera indelebile strategie, vendite e ovviamente l'opinione dei giocatori.

La fortuna per i possessori di Xbox One, é che sempre nel corso del 2014, avendo capito le difficoltà che si sono palesate, l'azienda di Redmond ha deciso di rimboccarsi le maniche per migliorare la situazione sia sotto l'aspetto hardware che software.

Analizziamo tutto con calma.



Un anno in rincorsa...



I più appassionati sicuramente ricorderanno gli annunci fatti da Microsoft riguardanti la filosofia alla base di Xbox One. Uno strumento tout court della multimedialità, con i giochi visti come una delle tante possibilità offerte dalla macchina. Una filosofia voluta fortemente dall'allora responsabile del settore Xbox Don Mattrick.

I primi mesi del 2014, hanno così evidenziato le enormi difficoltà rispetto a Sony in termini di vendite e diffusione sul mercato della console. Un prezzo elevato 499€ (100€ in più rispetto a PS4), una strategia che, soprattutto pensando a kinect 2.0, si é rivelata poco incisiva e mal assimilata dall'utenza, e una serie di problematiche legate al firmware/dashboard della console, hanno così trasformato la partenza di Xbox One, in un rincorsa su praticamente tutti i mercati occidentali (in Giappone la console é uscita a settembre, con scarsissime vendite).

Come dicevano in apertura, Microsoft non é stata a guardare e assimilata la fallimentare strategia iniziale ha deciso di ripartire con fermezza e decisione, utilizzando strategie differenti e soprattutto dettate dai feedback degli utenti.
vimager0, 1, 2

La novità più grande é stata il passaggio di consegne della divisione Xbox dalle mani di Don Mattrick a quelle di Phil Spencer. Il nuovo arrivato ha subito cambiato rotta impostando la direzione verso l'unica strada davvero percorribile in quel momento: i videogiochi. Scelta che si é concretizzata con la conferenza Microsoft di quest'anno all'E3, e che ha visto la presentazione di soli videogiochi. La conference ha segnato anche un altro importante tassello nell'anno della grande M: la “morte” ufficiale di kinect 2.0.

Già ipotizzata con l'arrivo di Spencer, questa scelta ha preso definitivamente forma e sostanza durante l'E3, con la periferica che non é mai stata menzionata, e con addirittura Spencer che da li a poche settimane confermerà che il non utilizzo della periferica offre il 10% in più di potenza agli sviluppatori. Così facendo Microsoft ha implicitamente confermato il fallimento totale del progetto kinect.

Ma dopo queste enormi difficoltà, nei mesi immediatamente successivi all'estate la situazione ha iniziato gradualmente a migliorare. Nonostante diversi problemi ancora in fase di risoluzione - su tutti i tempi biblici per l'installazione dei giochi - il team responsabile della dashboard di Xbox One (capitanato dal Albert Penello) ha offerto agli utenti aggiornamenti mensili constanti, che allo stato attuale, hanno portato netti miglioramenti nell'interazione e nella fruibilità della dash.

A questo poi bisogna aggiungere l'arrivo di diversi titoli che hanno contribuito a mostrare le potenzialità della console. Su tutti menzioniamo Forza Horizon 2, gioco sviluppato da Sumo Digital in collaborazione con Turn 10, che ha dimostrato come gran parte del divario tecnico con PS4 sia dovuto semplicemente alla non conoscenza dell'hardware e dei tool di sviluppo. Altra aspetto su cui bisognerà lavorare nel futuro prossimo.



A questo poi si aggiungo altri prodotti che hanno - in parte - solidificato e diversificato la line up della console. Tra questi citiamo la Halo: The Master Chief Collection, opera omnia sviluppata da 343 Industries che ha portato su Xbox One tutta la saga di Halo. Nonostante i problemi post lancio legati ai server di gioco online, il titolo é stato un successo in termini di vendite e critica e grazie anche all'accesso anticipato alla beta di Halo 5, ha contribuito alla vendita di diverse console.

A completare la line up ci hanno pensato Sunset Overdrive, titolo particolare ma estremamente divertente sviluppato da Insomniac Games e la versione Xbox One di Minecraft. Ultimo, ma sicuramente non meno importante é Titanfall, titolo non proprio esclusivo ma in grado di ravvivare per larga parte lo stagnante mercato degli FPS competitivi online.

A corollario dei titolo first party dobbiamo poi menzionare diversi prodotti terze parti che hanno ravvivato la line up di Xbox One. Tra questi citiamo l'ottimo Wolfenstein: The New Order, il validissimo Murdered: Soul Supect, che a discapito di una componente tecnica decisamente cross gen ha dimostrato di aver validi spunti innovativi in termini di gameplay.

A questi aggiungiamo anche gli utlimi arrivati, tra cui Far Cry 4, Alien: Isolation e il problematico Assassin's Creed: Unity. Quest'ultimo titolo dalla indubbie potenzialità ma che ha dato non pochi grattacapi a diversi utenti, tanto da richiedere il rilascio di ben quattro patch.

Per chiudere citiamo quella che probabilmente é stata una delle più grosse sorprese di quest'anno, La Terra di Mezzo: L'Ombra di Mordor. Il titolo sviluppato da Monolith grazie ad un gameplay solido e l'innovativo sistema Nemesis per la gestione delle rivalità ha stupito in positivo sia i critici che il pubblico.



La strada intrapresa é quella giusta?



Tirando quindi le somme di questo anno possiamo dire che in extremis Microsoft é riuscita a strappare la sufficienza, grazie ad una condotta che si é dimostra in grado di ascoltare gli utenti e muoversi in quella direzione.

Ovviamente quelli che vi abbiamo raccontato rappresentano solo i primi passi di un percorso che si preannuncia ancora molto lungo e con un discreto coefficiente di pendenza. Tuttavia, e rispondendo così alla domanda posta a titolo del paragrafo, la strada per il 2015 sembra quella giusta.

Alcuni segnali li abbiamo già avuti quest'anno. La stipulazione di un contratto di esclusiva temporale del prossimo Tomb Raider, e l'acquisto di Mojang - creatori di Minecraft - dimostrano l'aggressività della strategia di Microsoft.

A questi segnali forti, fanno eco le parole di Phil Spencer che in più occasioni ha ribadito come il 2015 sarà un anno importante per Xbox One con tanti giochi pronti per essere annunciati grazie a nuovi team di sviluppo, progetti indie e il ritorno di sviluppatori dal passato glorioso come Rare.

Inoltre, i costanti miglioramenti alla dashboard continueranno ad arrivare, compreso quello in grado di ridurre i tempi di attesa per l'installazione dei giochi. Insomma, nonostante le enormi difficoltà iniziali, la luce in fondo al tunnel si intravede in maniera abbastanza nitida.

Prima di archiviare il 2014 di Microsoft ci preme fare un saluto. Visto il supporto praticamente nullo nel corso di quest'anno - ad accezione di Forza Horizon 2 e qualche prodotto multipiattaforma - il prossimo anno segnerà il definitivo pensionamento (almeno in termini di sviluppo first party) di Xbox 360. Una console che ha segnato in maniera indelebile gli anni della passata generazione e che sicuramente rimarrà nel cuore di molti videogiocatori. Farewell Xbox 360!