Killzone Mercenary

di Davide Ottagono
A poche settimane dall'attesissima uscita sugli scaffali, il treno targato Killzone: Mercenary fa un'ultima tappa. Nonostante non sia inusuale che prodotti del genere, soprattutto facenti parte di un genere così in voga, si "regalino" in giro sottoforma di Beta, per Killzone il discorso é un po' diverso. Dopotutto, mettendo da parte il paio di soliti noti, PSVita ha dimostrato relativamente poco ad un'utenza ancora un po' fredda e titubante nei suoi confronti. La piccola di casa Sony ha ostentato a più riprese di possedere i connotati giusti per sfondare come pezzo unico su un mercato portatile ormai saturo e, mentre il lato software arranca nel mostrare appieno i muscoli, Mercenary si fa strada in questa torrida estate sgomitando contro la concorrenza e promettendo di ridare ai possessori di Vita una buonissima motivazione per riprendere in mano la console. Ci riesce? Non ci riesce? Di questo ne parleremo nella recensione, attesa per la settimana prossima. Oggi, invece, tratteremo esclusivamente di una prova con mano del multigiocatore, aspetto di certo da non sottovalutare in un prodotto che fa della componente sociale uno dei suoi principali cavalli da battaglia. Prima chiusa agli utenti Plus e alla stampa, la beta multigiocatore é ora scaricabile liberamente da chiunque abbia accesso allo Store. Per noi tutti non é nient'altro che un primo assaggio gratuito di cosa ci aspetterà in questo vero e proprio gioiellino tecnologico.


Ad aspettarci c'é la classica "Zona di Guerra" che ha reso famosa la saga su console "casalinghe". Parliamo di un match a squadre in cui gli obiettivi cambieranno con lo scorrere dei minuti, costringendo alleati e nemici ad adattarsi il più velocemente possibile alla nuova missione comune. Un classico deathmatch può quindi trasformarsi ben presto in una ricerca ai documenti, in una difesa di una zona prefissata e così via. Chiunque bazzichi nel mondo Guerrilla già da un po' sa bene di cosa stiamo parlando, e sa altrettanto bene che questa modalità é forse uno dei punti più forti e più apprezzati dalla fan-base di Killzone.

Una volta in partita, salta subito all'occhio l'eccellente comparto grafico. Nonostante in giocatore singolo sia ancora più impressionante, il motore di gioco riesce a reggere con fermezza quasi 10 giocatori umani in contemporanea senza perdere moltissimo del suo smalto. Non vorremmo esagerare, ma viene naturale paragonare Mercenary alle sue controparti PS3, già a loro volta dei punti saldi della tecnologia su home-console. Illuminazione, texture e realizzazione poligonale degli scenari lasciano semplicemente a bocca aperta. A completare il tutto, un ottimo set di effetti particellari ed un'atmosfera che non ha davvero nulla da invidiare ai titoli più blasonati. Insomma, se é sempre la prima impressione a fare metà del lavoro, non possiamo non ammettere che Mercenary ci abbia catturato sin dal primo secondo. Senza mezzi termini. Cosa, tra l'altro, che avevamo già esternato durante il nostro primissimo hands-on, un mesetto fa.


Di contro, c'é da precisare come le mappe, nonostante l'ottimo design ed una complessa natura multilivello, siano piuttosto contenute in estensione. A quanto pare, un vitale compromesso per permettere all'hardware di reggere tutto questo paradiso videoludico senza troppi patemi. In ogni caso, essendo le partite aperte ad un massimo di 8 giocatori, non c'é rischio di momenti morti oppure di infinite traversate in attesa di un qualunque nemico da bersagliare. Il ritmo - in questo senso - é sempre elevato, e dobbiamo rendergliene merito. Interessante come sia stato anche abbandonato un sistema a classi "bloccate", dando al giocatore la possibilità di personalizzare il proprio alter-ego da zero, senza alcuna restrizione. Un po' come il sistema libero usato nella campagna principale, ma che nel multiplayer guadagna ancora più luce grazie alle molteplici possibilità tattiche scaturite.

In pratica, combattendo nelle arene online, guadagneremo non solo punti per salire di grado ma anche preziosissime monete da spendere successivamente nella lobby. Parliamo di armi primarie, secondarie, potenziamenti, armature e persino di new-entry un po' particolari. Ogni strumento avrà le sue caratteristiche esposte in basso, in modo che ognuno possa scegliere facilmente l'arma più adatta al proprio tipo di gioco (che sia di precisione, di sfondamento o di semplice supporto). Stesso discorso per le armature e per delle chicche extra (nome in codice, "Van-guard"), come dispositivi vari per proteggersi dai proiettili, di una temporanea invisibilità utile per recuperare fiato nell'ombra o di devastanti bombardamenti a tappeto. Giocate al meglio, concatenate uccisioni pulite e spettacolari e guadagnerete più dei vostri avversari, potendovi così permettere il meglio del meglio prima che possano farlo loro. In più, tante armi e centinaia di obiettivi sbloccabili promettono di tenervi incollati allo schermo per davvero molto tempo.



Un'altra interessante novità é rappresentata dalle cosiddette "Carte Valore". Compiendo determinate azioni, come il padroneggiare un'arma particolare, guadagneremo delle vere e proprie carte da mazzo francese: quadri, picche, fiori e cuori. Per ottenerne di migliori, oltre che andare incontro alle condizioni richieste (segrete, per di più), sarà necessario giocare con una buona frequenza, in modo che il "numero" rappresentato sulla carta non cali troppo. Tra l'altro, la carta migliore in nostro possesso campeggerà di fianco al nostro nickname, come una sorta di monito della nostra potenza a chiunque incroci il nostro cammino.

In verità qualche dubbio ancora persiste, soprattutto sull'equilibrio tra le numerose armi e sul sistema di respawn. Infatti, parlando di quest'ultimo, più di una volta ci é capitato di rinascere nelle immediate vicinanze di un nemico, cosa che preferiremmo venisse corretta nella versione finale (anche se ne dubitiamo, a meno di qualche patch di bilanciamento futura). Per quanto riguarda le armi, c'é da dire che la grande libertà di personalizzazione degli avatar digitali si presenta quasi come un'arma a doppio taglio. E' infatti permesso, dopo qualunque acquisto, di girare tranquillamente per le mappe di gioco fin da inizio partita con il miglior equipaggiamento esistente. Nonostante questo sia un problema comune a molti sparatutto, di certo non ci piacerebbe vedere le arene riempirsi di persone equipaggiate solo ed esclusivamente - per fare un esempio - di lanciarazzi.