Kirby's Dream Course

di Fabio Fundoni
Divertiamoci a mazzuolare Kirby!
Con un mercato ancora da conquistare, ma con buone basi per farlo, Nintendo sta puntando forte alla componente digitale riguardo alle sue piattaforme, come ben sanno i possessori di Wii U. Il famoso tablet/pad si é infatti rivelato perfetto per ospitare tutti quei titoli appartenenti al catalogo Virtual Console, cioé giochi “storici” di vecchie macchine riesumati dal passato per tornare a farci divertire. Esempio perfetto é Kirby's Dream Course, curioso episodio delle avventure della famelica palletta rosa che, a dire la verità, assume i connotati di uno strano spin off. Questa volta non dovremo misurarci con meccaniche platform, sfruttando le capacità di Kirby legate all'aspirare qualsiasi cosa per acquisirne i poteri ma dovremo... giocare ad una sottospecie di golf.

Siamo nel 1993 e gli studi degli HAL Laboratory partorirono il titolo in questione, con la produzione di Satoru Iwata e Shigeru Miyamoto. Insomma, nomi di altissimo livello, senza dimenticare che gli HAL erano proprio il team che aveva legato il proprio nome alla saga originale di kirby. Insomma, spin off, si, ma realizzato dalla “casa madre”. L'idea di fondo del prodotto, oggi riproposto, é abbastanza semplice: Kirby é una sfera (rosa, aggiungiamo noi), cosa meglio di una sfera può essere utilizzata in un gioco di simil-golf? Ovviamente l'ambientazione é quella della saga che conosciamo, ma questa volta il nostro compito non sarà quello di muovere Kirby. Dovremo, invece... colpirlo. Colpirlo per mandarlo in buca.



Saremo messi davanti a vari livelli in cui compariranno diversi mostri. Quando Kirby li colpirà tutti, tranne l'ultimo, proprio questo si trasformerà nella buca del nostro percorso e non dovremo fare altro che centrarla per andare avanti nel gioco. A noi starà la gestione di diversi fattori come la forza del colpo e l'angolazione. Il resto lo farà il design dei livelli che potranno dipanarsi in modo più o meno complesso. Potremmo avere situazioni in cui ci saranno vari “piani” da liberare dai mostri, calcolando anche la presenza di bonus e poteri vari... o trappole. Per fare un esempio abbastanza semplice, alcuni “segnalini” sul terreno, a forma di freccia, cambieranno la direzione di Kirby, aiutandoci o creandoci ulteriori problemi nella nostra missione. Via così, il gioco scorre tra le varie decine di livelli disponibili (64, più varie sorprese e una modalità per il multiplayer in locale), mostrando un livello di difficoltà non indifferente. Quando finirete fuori dal percorso o ricevere colpi, la vita di Kirby (espressa in... pomodori!) andrà esaurendosi, sino al classico game over.

Il gioco segue uno stilema abbastanza semplice, ma si bea di una realizzazione tecnica di tutto rispetto, con una fisica nella gestione di Kirby che, negli anni '90, riusciva a soddisfare pienamente. Oggi viene riproposto su Virtual Console e, senza dubbio, le qualità e la risoluzione del pat/tablet riescono a offrire una resa ancora discreta, a patto di non formalizzarsi troppo davanti a quello che é, a tutti gli effetti, puro retrogaming. Il lato negativo é il prezzo: 7, 99 euro per la versione americana del titolo, cifra che ci pare fuori mercato per gli standard attuali. Insomma, se proprio non potete fare a meno di resistere a questa “operazione nostalgia”, il gioco ha dalla sua una intelaiatura che all'epoca fece divertire tantissimi giocatori, ma é inutile ricordare quanto si faccia sentire il peso degli anni... soprattutto con queste richieste economiche! Si, Kirby's Dream Course é tornato... ma quanti saranno disposti a dargli fiducia, a questo prezzo?