Mass Effect 3

di Sonny Ubertini
Mass Effect 3 é stato un vero evento videoludico. Tre capitoli, così magnetici sia da scuotere l'opinione che confermare e trasformare tutte le aspettative che i fan avevano da 5 anni. Tre finali, capaci di creare una situazione di stallo quasi unica che, a detta di Bioware, sarebbe stato un espediente perfetto per mantenere vivo l'interesse verso la saga anche dopo i titoli di coda. Tre mesi, su questo c'é poco da dire, e Hudson e soci hanno centrato in pieno l'obiettivo, riuscendo a tenere l'attenzione videoludica ancorata al proprio prodotto come in pochi ci sono riusciti. Un numero costante, ma che non rappresenta in quantità quei fan che a gran voce hanno richiesto un intervento, una modifica, o una conferma (nel caso dell'interessante teoria circolata in rete) che potesse migliorare, aggiustare o rovinare i finali di base.



Hudson e Bioware affermarono che, anche se consci delle possibili critiche, non avrebbero in alcun modo modificato la propria opera, volendo mantenere integro il valore artistico che hanno ricercato per la conclusione della vicenda. Affermazione che, beh, non é riuscita a placare gli animi. Si tratta di una situazione piuttosto critica, dove indipendentemente dalla qualità o meno dei contenuti ci si é trovati di fronte ad una sottospecie di class action in cui si richiedeva senza troppi giri di parole un prodotto diverso. Se si parla di rispetto nei confronti dei produttori (ma anche dei videogiocatori stessi che hanno apprezzato il lavoro svolto), si può dire che forse in questa vicenda di rispetto ce ne sia ben poco. Tutta questa storia non pare altro che l'ennesima conferma di un mondo videoludico che basa i propri sforzi su quella fetta più grande e più rumorosa, addentrandosi in una via facile ma non per forza migliore. Di contro, é anche vero che prendere una posizione assoluta sia a sua volta irrispettoso (nella fattispecie, verso i fan insoddisfatti), cosa che Bioware ha tenuto in considerazione giungendo alla conclusione più logica: valutare le critiche ricevute e cercare di accontentare più o meno tutti. Da qui forse intuibile il perché il DLC stesso sia gratuito, un contenuto adatto a chi riteneva fosse dovuto, ma anche facoltativo per chi non volesse aggiungere altro alla propria esperienza. Da qui in poi l'articolo sarà pieno di spoiler, siete avvertiti.



Nei quasi 2 Gb di lavoro i 3 finali precedenti sono stati ampliati ed approfonditi arrivando a durare quasi il triplo del normale, plus 1 finale aggiuntivo. Partendo dall'assalto finale verso il raggio, si potrà sapere il perché la Normandy e l'equipaggio (compagni di squadra compresi) fossero, alla fine del gioco, visti nello spazio nell'atto di fuggire dalla distruzione dei portali. Asciutta ed efficace, la scena fa il suo dovere e si rivelerà capace di soddisfare chi in precedenza non riusciva a trovare un senso a quell'inaspettata fuga finale. Passando al Catalizzatore, scopriamo come siano presenti nuove linee di dialogo che approfondiscono e spiegano alcuni punti oscuri sui Razziatori. Anche il riassunto delle scelte di Shepard é stato prolungato e dà modo di avere un quadro più chiaro su quali saranno le sorti della galassia una volta presa la decisione finale.

Nel finale riguardante la Distruzione, saranno presenti nuove scene tra cui la difficile scelta della Normandy di fuggire (scene che, bene o male, saranno riproposte anche negli altri due casi) più un monologo di Hackett che riassumerà la vicenda e farà luce sul destino delle razze coinvolte nella guerra. Destino chiarito anche per i nostri vecchi compagni, per l'occasione tramite clip art che mostreranno cosa li attende a storia finita. Dulcis in fundo, l'equipaggio della Normandy farà un funerale simbolico in onore di Shepard (altra scena analoga agli altri finali) che, in base alla percentuale di conquista galattica, potrà o meno sopravvivere aggiungendo la già presente micro scena di pochi secondi. Nel finale Controllo al posto di Hackett sentiremo il discorso di un redivivo Neo Shepard che ora é un tutt'uno con i Razziatori. Finale piuttosto particolare perché nonostante le buone intenzioni sotto le righe del discorso di Shepard, si può notare una certa superbia (piuttosto familiare oltretutto) che pone le basi di uno scenario distopico, lasciando aperte delle porte su un futuro riavvio della saga. Il finale Sintesi propone invece il punto di vista di IDA che ci spiega come ora organici e sintetici abbiano trovato un equilibrio e che si sia raggiunta la pace collettiva, ora vero supporto fisico e morale dell'universo, ricostruito simbolicamente dai Razziatori.