I migliori giochi del 2024 fino a oggi

Quali sono i giochi che hanno rispettato le aspettative o che si sono rivelati essere delle vere e proprie sorprese?

I migliori giochi del 2024 fino a oggi

Giugno è arrivato e segna il giro di boa dell’industria dei videogiochi; per alcune software house rappresenta il momento per fare i conti con quanto fatto nei primi 6 mesi dell’anno, per altre invece è il momento perfetto per buttare giù le strategie per il resto dell’anno.

Nonostante il 2024 si porti dietro il pesante paragone con il 2023, anno che sul piano dei videogiochi pubblicati è stata una delle annate migliori degli ultimi anni, l’anno corrente ha visto la pubblicazione di gran bei titoli che possono già entrare a far parte della lista per il GOTY 2024.

Facciamo un recap dei milgiori titoli dell’anno fino ad oggi:

Dragon’s Dogma 2

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Il titolo di Capcom ha affrontato con coraggio la possibile sfida con Baldur’s Gate 3 e finora sembra difendersi alla grande nei continui paragoni con il GOTY 2023.
Che il secondo capitolo della saga non scherzasse lo si era capito già dall’editor di creazione dei personaggi, pubblicato in anteprima, che ha visto migliaia di fan spendere letteralmente ore nel ricreare i propri idoli con assoluta fedeltà - c’è anche chi ha ricreato un Arisen Lino Banfi.

Capcom è poi riuscita a creare un mondo vivo, dove ogni azione può avere conseguenze immediate o più avanti nella storia. Per quanto enorme e graficamente ben realizzato, il mondo di gioco è letteralmente assente di schermate di caricamento, andando così a migliorare l’immersività.

Sul piano del gameplay, Dragon’s Dogma 2 è semplicemente divertente. Ogni classe ha i suoi tantissimi attacchi e una volta padroneggiata una delle varie classi, il gioco dà la possibilità di sceglierne un’altra in qualsiasi momento della storia, andando così ad aumentare il divertimento.

Lorelei and the Laser Eyes

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Cosa succede quando i vecchi Resident Evil per PSX incontrano il genere dei puzzle game? Esce fuori Lorelei and the Laser Eyes.
Il gioco di Simogo è passato un po’ in sordina, anche a causa del fatto che la software house è più famosa per i giochi mobile, tuttavia si è rivelata essere una piacevolissima sorpresa del 2024.

Il gioco ci catapulta nell’Hotel Letztes Jahr, che ricorda molto Villa Spencer, con una sola lettera firmata da un regista che la invita a recarsi verso quel luogo sperduto.
Nonostante tutti i presupposti sembrano indirizzare il gioco verso una trama fatta di mostri, fughe e scontri.  Lorelei and the Laser Eyes non è un horror, anche se ricalca i passi che hanno fatto grande il genere a fine anni 90, tuttavia il gioco riesce a regalare dei momenti di tensione e inquietudine.

Il gioco non offre una trama lineare e spinge il giocatore a porre una forte attenzione ai dettagli, inoltre il gioco riesce ad attirare così tanto che vi troverete, molto probabilmente, a trovare la soluzione ad un enigma mentre non state giocando.
Ultima chicca, e consiglio, giocatelo con carta e penna alla mano.

Pacific Drive

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Restiamo nel mondo di giochi che non sono horror ma presentano tanti elementi del genere. Pacific Drive ci porta nella Zona, un’area isolata dove il governo sta facendo strani esperimenti.
Chiaramente, ci troviamo intrappolati in questa Zona e le nostre speranze di portare a casa la pelle sono in un’auto mezza scassata.

La nostra station wagon ci porterà dal punto A al punto B, tuttavia per quanto questo possa suonare semplice, in Pacific Drive non lo è affatto. La macchina necessita di tantissima manutenzione, per la quale c’è bisogno di raccogliere strumenti, fare attenzione alle varie spie e avere tanta pazienza.

La mappa di gioco poi ci pone di fronte a situazioni sempre diverse che vanno ad ampliare il gameplay e spinge il giocatore a sperimentare nuove strategie e attrezzature per l’auto.
Dopo ore spese ad aggiustare una macchina che di lì a pochi minuti sarà distrutta dall’ennesima tempesta, capirete che Pacific Drive è un gioco per masochisti amanti della sfida; un po’ come un souls like nell’universo di Fast and Furios: però la macchina non è veloce e voi non siete Dom Toretto.

Helldivers 2

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In un mondo in cui i videogiochi live service sono sempre più sinonimo di bassa qualità, Helldivers 2 rappresenta un vero e proprio raggio di sole nella tempesta.

Helldivers ha saputo differenziarsi dai tanti altri titoli del genere pubblicati nel 2024 creando una solida community di base, cosa che manca a titoli come Suicide Squad o Skull and Bones, e proponendo ai giocatori una forte e solida identità che traspare durante ogni singola partita.
A tutto ciò Helldivers aggiunge poi un gameplay dinamico e divertentissimo, fortemente ispirato a Metal Gear Solid 5 The Phantom Pain, capace di tenere i giocatori incollati allo schermo per ore e ore.

Nonostante il titolo si proponga come multiplayer sin dall’inizio, Helldivers 2 da piena possibilità di giocare in single player, tuttavia giocarlo in solitaria porta a lanciarsi in sfide impossibili e, soprattutto, a perdersi gran parte del divertimento. La presenza del fuoco amico è forse uno degli elementi più divertenti. 
Lanciare degli attacchi a lungo raggio o semplicemente sparare all’impazzata senza un minimo di strategia può creare situazioni divertenti con amici e non.

Chiaramente, come tanti live service anche Helldivers ha delle microtransazioni, le quali però non sono così asfissianti come in altri titoli simili. Tutto ciò che si può acquistare online può essere acquistato a dei prezzi ragionevoli, anche con la valuta di gioco. Di conseguenza, il gioco è godibilissimo anche in forma gratuita.

Animal Well

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Prodotto da Shared Memory, svlluppatore indipendente che ha lavorato 7 anni sul titolo, e pubblicato da Bigmode, pubblisher creato dallo youtuber Videogamedunkey, Animal Well ha portato il genere dei Metroidvania a un nuovo livello.

Con la sua grafica pixellosa, il suo mondo enigmatico e un gameplay che punta tutto sull’esplorazione, Animal Well è riuscito a uscire dal mondo saturo degli indie a stile Metroidvania offrendo una formula nuova che riesce a tenere il giocatore attaccato allo schermo; ciò riesce soprattutto grazie alla struttura del gioco, fortemente focalizzata sui puzzle e sui vari oggetti che si sbloccano durante l’avventura, i quali avendo più di una funzione danno piena libertà alla creatività del giocatore per procedere nella storia.

Altro punto di forza di Animal Well è la sua community, la quale più volte ha collaborato per scoprire i vari segreti e collezionabili inseriti nel gioco. 
Animal Well è stata una piacevole sorpresa del 2024 e ha alzato l’asticella delle aspettative riguardo il genere Metroidvania.

Like a Dragon: Infinite Wealth

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La saga di Yakuza ha fatto innamorare tantissimi appassionati in giro per il mondo e l’ultimo capitolo Like a Dragon non ha mancato di continuare ad alimentare questa storia d’amore.

Il gioco ci mette nei panni di Ichiban Kasuga e Kazuma Kiryua, che coprono alla perfezione i ruoli di personaggio giovane che ha tutto da imparare dalle sue esperienze e il personaggio anziano, gravemente malato, che ha poco da perdere e tanto da insegnare.

Come sempre, la saga si costruisce su delle storie che tendono ad analizzare dei problemi sociali e culturali della location scelta dagli sviluppatori. Se in Yakuza: Like a Dragon Ichiban si trovava a difendere i dimenticati dalla società di Yokohama, in Like a Dragon:Infinite Wealth lo troviamo in vacanza alle Hawai, dove scopre che una nuova vita, basata su nuove fondamenta può iniziare.
Al contrario, Kasuga vive un’altra realtà; la malattia elimina ogni idea di nuovo inizio, di conseguenza il suo mondo è pieno di risentimento e rassegnazione.

Chiaramente, facendo parte della saga di Yakuza, Like a Dragon: Infinite Wealth è pieno zeppo di ironia e cose da fare: dal delivery alle app di incontri, passando per la ricerca di gingilli da scambiare, il tutto mixato con un gameplay divertentissimo e un mondo ampissimo.

Prince Of Persia: the Lost Crown

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La volontà di Ubisoft di ridare vita alla saga di Prince Of Persia si è da subito scontrata con i risultati, scadenti, del remake di “Le sabbie del tempo” che ha lasciato i fan con l’amaro in bocca; non deve quindi stupire che l’annuncio di The Lost Crown ha fatto sollevare più di un sopracciglio.

Eppure The Lost Crown mostra che Ubisoft sa imparare dai suoi errori e anche prendere decisioni coraggiose.
The Lost Crown abbandona la terza persona per affidarsi al 2.5D e lascia a casa il principe per metterci nei panni di Sargon; e il tutto funziona alla perfezione.

The Lost Crown propone una trama basata sui viaggi nel tempo, con una lore ricchissima e un gamplay divertente. 
Nei panni di Sargon dovremo trovare e salvare il principe Ghassan, durante il nostro viaggio incontreremo amici, amici che ci tradiranno, nemici e nemici che diventeranno alleati; insomma è un po’ come il Trono di Spade; non puoi mai essere sicuro di cosa aspettarti.

Sul piano del gameplay, The Lost Crown offre un’esperienza appagante e sempre diversificata; più avanzeremo, più abilità apprenderemo, più modi di affrontare i nemici avremo.
Anche sul piano tecnico non scherza. Musiche e sonoro sono realizzati perfettamente e anche sul piano grafico il titolo ha tanto da dire, nonostante le limitazioni 2.5D.

Insomma, The Lost Crown può rappresentare un vero e proprio nuovo inizio per una saga che ultimamente è stata veramente troppo maltrattata.

Final Fantasy 7: Rebirth

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Il secondo capitolo della nuova storia di Cloud e compagni non poteva mancare a questa lista, soprattutto alla luce del fatto che secondo il sottoscritto, Final Fantasy 7: Rebirth si candida a essere il GOTY del 2024.

Al netto di una serie di scelte che non hanno entusiasmato i fan del titolo originale del 1997, Final Fantasy 7: Rebirth è la dimostrazione di come un videogioco dovrebbe essere fatto. 
Square Enix ha donato ai giocatori un titolo che eccelle sotto ogni punto di vista. La Midgar, perfettamente realizzata, del Remake lascia lo spazio a un open world immenso, diversificato e pieno zeppo di roba da fare; dalla ricerca dei vestigi alle cacce, passando per le missioni secondarie a quella droga di Regina Rossa; quest che raddoppiano la durata del titolo.

Se il gameplay di Final fantasy 7 Remake era ottimo, quello di Rebirth riesce a fare anche meglio. Gli attacchi in sinergia rendono i combattimenti sempre diversi e offrono al giocatore la possibilità di variare, l’esplorazione del mondo è affiancata dalle diverse abilità dei chocobo e la trama riesce a dare la giusta attenzione a tutti i personaggi, esplorando la storia di ognuno di essi.

Sul piano tecnico, al netto di qualche sbavatura e di qualche NPC poco espressivo, Final Fantasy 7 Rebirth è godibilissimo. Le ambientazioni sono ben definite e riescono a raccontare la storia delle aree esplorate, il comparto sonoro è letteralmente perfetto, con Square Enix che ha deciso di giocare tanto sull’effetto nostalgia.


Verso i The Game Awards 2024

Come scritto a inizio articolo, siamo solo alla prima metà dell’anno, di conseguenza ci aspettano altri 6 mesi di giochi di altissimo livello e sorprese inaspettate.

Il 2024 sembra aver premuto un po’ sul freno rispetto al 2023 sul piano dei Tripla A, complici anche la crisi del settore a livello globale e la scelta di Sony di non far uscire titoli first party fino al 2025; tuttavia questa assenza di grandi nomi ha dato maggior spazio a giochi indie o comunque con budget minore che in altre condizioni avrebbero rischiato di passare in sordina.

Nel frattempo, possiamo sfregarci le mani aspettando Black Myth: Wukong, Stalker 2, Astro Bot 2, Silent Hill 2 e tanti altri titoli che attendono solo di essere annunciati.