Minecraft

di Sonny Ubertini
Uno dei motivi dell'enorme successo commerciale di Minecraft é la frequenza e la consistenza degli aggiornamenti. Vengono aggiunti in maniera costante nuovi oggetti, nuove meccaniche di gioco, addirittura nuove locazioni, come il Nether, una specie di inferno di Minecraft, fatto di sabbia, terra nuda e lava, senza un cielo, e pieno di creature ostili e difficili da uccidere. Ma contiene anche materiali unici che si trovano solo lì. La dinamicità dei nemici, delle risorse fornite e delle possibili creazioni e la varietà degli ambienti (chiamati dagli sviluppatori e dai fan “biomi”), che sono più di dieci (tra cui tundra, deserto e palude) e contigui nella stessa mappa, rendono ogni partita unica e irripetibile. Ma a fare da contrasto a questa longevità praticamente infinita, c'é un ripidissima curva di apprendimento e un'ancora più alto livello di difficoltà: i Mob picchiano e picchiano duro, il cibo per curarsi é difficile da trovare e soprattutto le prime notti possono rivelarsi ardue per un neofita. Se si muore si perde tutto quello che si aveva nell'inventario e si viene riportati allo spawn di inizio mappa, una brutta grana se avete fatto il vostro rifugio lontano dal vostro luogo di origine.



All'alto livello di difficoltà si accompagna una fastidiosissima assenza di qualsivoglia tutorial o spiegazione: se non guardate i video tutorial o andate a leggere la Wiki ufficiale, probabilmente non capirete neanche come fare un semplice tavolo da lavoro. Questo si sente ancora di più quando ci si cimenta nella creazione di circuiti con la Redstone(che ci permetterà di creare dei circuiti): il gioco non fornisce alcuna spiegazione su come funzionano i vari circuiti e porte logiche, e bisogna o andare a cercare i diagrammi sulla rete o fare svariate prove, che rendono il tutto ancora più frustrante, vista la rarità dei materiali che si devono usare. Un altro difetto che mina la bontà del gioco é certamente la pessima ottimizzazione e la straordinaria quantità di bug che ne originano: sebbene non sia esoso dal punto di vista grafico, Minecraft é un vampiro della RAM, e se non avete abbastanza spazio, possono esserci spegnimenti improvvisi, freeze, mancanza di audio o forte diminuzione degli FPS.


Una menzione a parte merita il multiplayer, il vero motore del gioco. Sono presenti tantissimi server con modalità che esulano da quelle del single player, e sono tutte create dagli utenti: c'é il Lava Drop, che consiste nel costruire un rifugio adeguato prima che piova lava dal cielo, o la riedizione del vecchio Minecraft gratuito sulla versione a pagamento. La modalità più giocata rimane però il Survival Multiplayer, cioé l'esperienza di sopravvivenza del singolo trapiantata in una coop. Questa vale da sola i 14 euro del gioco, e vi assicurerà infinite ore di divertimento, soprattutto se avete altri amici con cui giocare e non sconosciuti. Ma una medaglia ha sempre due facce, e il Survival Multiplayer ha sulla seconda incisa la scritta BUG. Perché di errori di programmazione, sia nella struttura del server che nel gioco vero e proprio, ce ne sono MOLTI di più che in giocatore singolo. Questo non basta a pregiudicare totalmente l'ottima esperienza di gioco, ma é certamente un difetto che si fa pesare.

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Non é però l'enorme mole di bug che spesso spaventa le persone al momento dell'acquisto, ma il peculiare stile grafico del gioco: tutto cubico, uno stile molto retrò e che puoi sicuramente dar fastidio alla generazione abituata ai crismi grafici di Crysis, Killzone, Uncharted e Halo. Ma se all'inizio può creare ritrosia, presto ci si abitua e si cominciano a vedere i piccoli tocchi stilistici che rendono Minecraft unico e interessantissimo sotto il profilo della direzione artistica. I mostri, le piante e i minerali sono tutti immediatamente riconoscibili per il loro aspetto così particolare e accattivante e presto troverete che un'alba su MInecraft può benissimo tenere testa, come resa complessiva e pathos, a un gioco ben più perfomante e realistico sotto il punto di vista grafico. Il profilo sonoro fa vedere (in positivo) come questa si tratti di una produzione indipendente. I suoni ambientali sono passabili (odierete subito il famoso sibilo del Creeper) ma é la musica che fa sentire la sua voce imperante come forza trainante: é stata curata da C418, un compositore per hobby, e invece delle solite musiche anonime da blockbuster che spesso infestano le produzioni moderne, abbiamo un curioso ma atmosferico misto tra musica ambient, 8-bit e lounge, che si accompagna benissimo con l'atmosfera spiritata e fuori dal tempo del gioco.

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