Shift 2 Unleashed
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Si può avere il perfetto ibrido tra un gioco di guida drammatico, spettacolare, coinvolgente, divertente e che fornisca la tipica sensazione di velocità delle auto supersportive e contemporaneamente un prodotto realistico, curato, dettagliato, delicato, complesso, completo come solo un vero appasionato di racing games cerca? Slighty Mad ed Electronic Arts raccolgono questo guanto di sfida con SHIFT 2 Unleashed, giunto alla terza presentazione ufficiale ed ormai prossimo all'attesissima release: torniamo quindi a vedere quanta libertà di scelta c'é tra le features e le personalizzazione messe a disposizione dell'utente.
Volendo fare un rapido riassunto, prima di scendere nel dettaglio, di quello che il pacchetto comprende, citiamo immediatamente un parco macchine che é stato recentemente portato al di sopra dei 130 modelli, presenza di circuiti realmente esistenti accostati ad altri di fantasia, gare in notturna, possibilità di tuning del veicolo, numerosissime modalità di gioco e - ultimo ma non certo meno importante - supporto MultiPlayer online sempre attivo grazie all'evoluzione dell'efficiente sistema Autolog che ha avuto il suo battesimo del fuoco nell'ultimo Hot Pursuit.
Ma bando alle ciance: se c'é qualcosa che gli sviluppatori hanno promesso di trasmettere al giocatore di SHIFT 2 Unleashed é la sensazione di vivere una corsa attraverso gli occhi del pilota, e per ottenere questo obiettivo si sono focalizzati su tre punti principali: Total Damage Control, Helmet Cam e Intelligenza Artificiale. Il primo é essenzialmente il motore fisico atto alla gestione delle collisioni, degli incidenti e dei danni fisici delle vetture: qui non si parla di semplici vibrazioni del controller, di momentanee sbandate (o pittoresche capriole) e di qualche texture rigata: ad ogni impatto corrisponderà un'adeguata deformazione del veicolo, con conseguente modifica dell'aerodinamica e pertanto del comportamento e delle prestazioni.
Adattarsi é la parola d'ordine in questo contesto: certamente la scelta migliore sarà sempre e comunque quella di effettuare giri puliti ed evitare le collisioni, cosa che renderà la vita decisamente poco felice a tutti coloro sono abituati a trattare il proprio veicolo virtuale alla stregua di una sorta di pallina da flipper e gli avversari come dei respingenti su cui rimbalzare. Un paraurti sospeso solo da un lato, uno sportello piegato, un vetro infranto ci obbligheranno a studiare volta per volta il modo di gestire il veicolo, il quale comunque non sarà più in grado di fornire le prestazioni originali.
Ciò non toglie che, come accennato nel cappello introduttivo, rimanga ampio spazio a disposizione della spettacolarità: gli incidenti ad alta velocità saranno infatti “celebrati”, se così si può dire, dall'utilizzo di pittoresche animazioni in slow-motion, con relativa scelta cromatica di stampo hollywoodiano. Ma come detto SHIFT 2 Unleashed non nasce per essere (solo) un gioco spettacolare, ma é sul gameplay simulativo che punta i riflettori, ed é qui che entra in campo la succitata Helmet Cam: questa consiste, banalmente parlando, in un'inquadratura nella soggettiva del pilota, come se la videocamera fosse montata sul suo casco.
Volendo fare un rapido riassunto, prima di scendere nel dettaglio, di quello che il pacchetto comprende, citiamo immediatamente un parco macchine che é stato recentemente portato al di sopra dei 130 modelli, presenza di circuiti realmente esistenti accostati ad altri di fantasia, gare in notturna, possibilità di tuning del veicolo, numerosissime modalità di gioco e - ultimo ma non certo meno importante - supporto MultiPlayer online sempre attivo grazie all'evoluzione dell'efficiente sistema Autolog che ha avuto il suo battesimo del fuoco nell'ultimo Hot Pursuit.
Ma bando alle ciance: se c'é qualcosa che gli sviluppatori hanno promesso di trasmettere al giocatore di SHIFT 2 Unleashed é la sensazione di vivere una corsa attraverso gli occhi del pilota, e per ottenere questo obiettivo si sono focalizzati su tre punti principali: Total Damage Control, Helmet Cam e Intelligenza Artificiale. Il primo é essenzialmente il motore fisico atto alla gestione delle collisioni, degli incidenti e dei danni fisici delle vetture: qui non si parla di semplici vibrazioni del controller, di momentanee sbandate (o pittoresche capriole) e di qualche texture rigata: ad ogni impatto corrisponderà un'adeguata deformazione del veicolo, con conseguente modifica dell'aerodinamica e pertanto del comportamento e delle prestazioni.
Adattarsi é la parola d'ordine in questo contesto: certamente la scelta migliore sarà sempre e comunque quella di effettuare giri puliti ed evitare le collisioni, cosa che renderà la vita decisamente poco felice a tutti coloro sono abituati a trattare il proprio veicolo virtuale alla stregua di una sorta di pallina da flipper e gli avversari come dei respingenti su cui rimbalzare. Un paraurti sospeso solo da un lato, uno sportello piegato, un vetro infranto ci obbligheranno a studiare volta per volta il modo di gestire il veicolo, il quale comunque non sarà più in grado di fornire le prestazioni originali.
Ciò non toglie che, come accennato nel cappello introduttivo, rimanga ampio spazio a disposizione della spettacolarità: gli incidenti ad alta velocità saranno infatti “celebrati”, se così si può dire, dall'utilizzo di pittoresche animazioni in slow-motion, con relativa scelta cromatica di stampo hollywoodiano. Ma come detto SHIFT 2 Unleashed non nasce per essere (solo) un gioco spettacolare, ma é sul gameplay simulativo che punta i riflettori, ed é qui che entra in campo la succitata Helmet Cam: questa consiste, banalmente parlando, in un'inquadratura nella soggettiva del pilota, come se la videocamera fosse montata sul suo casco.