Nintendo 3DS

di Paolo Mulas
Il 25 marzo é stato il grande giorno dell'arrivo in Europa (e nelle nostre mani) del Nintendo 3DS, l'attesissimo successore di una delle console più popolari di sempre (145 milioni di pezzi venduti nelle sue varie incarnazioni, una cifra destinata sicuramente ad aumentare). Per il gigante nipponico, il 3DS rappresenta l'ennesima sfida per confermare la leadership indiscussa del mercato dei portatili fin dai tempi dei Game & Watch e dell'indimenticabile Game Boy. Primeggiare ancora una volta tra gli “handheld” non sarà facile in un panorama che vedrà a breve competere anche Sony con la nuova Psp, e che già soffre della concorrenza agguerrita di Apple e degli altri produttori di smarthphone, ma Nintendo pare convinta della bontà e dell'attrattiva del suo nuovo “gioiellino”.



Dall'esterno la console riprende abbastanza da vicino il design del suo predecessore diretto (il DSì), un look quindi abbastanza elegante e serioso soprattutto nella colorazione Cosmo Black (una delle due disponibili al lancio insieme ad Aqua Blue). Una volta “aperto” il 3DS balzano subito all'occhio i più evidenti cambiamenti rispetto al passato. Sulla sinistra nella parte inferiore della console, troviamo lo stick analogico, decisamente morbido e comodo, e posizionato appena sopra l'immancabile croce digitale. In tanti avrebbero benedetto l'implementazione del pad scorrevole anche sul Ds (Super Mario 64 DS risultava difatti piuttosto ostico da controllare con la crocetta), ma nel solco della tradizione si scelse di puntare unicamente sulla crocetta. I tasti select e start, insieme alla novità home, cambiano di forma e posizione, integrandosi direttamente nella chassis della console nella parte inferiore, mentre i quattro tasti frontali ed i due dorsali non presentano particolari novità.

Sul retro della console trova il suo naturale alloggiamento lo stilo, anch'esso maggiormente rifinito ed estensibile in lunghezza, e piuttosto curioso per un portatile, nella confezione sarà incluso anche uno stand per poter continuare a giocare comodamente anche con la console in carica. Acceso il 3DS (come abbiamo già visto nel nostro unboxing di venerdì), saremo guidati passo dopo passo nella veloce e semplice configurazione. Data ed ora, lingua, paese di residenza, nome utente, connessione ad internet, fino alla “storica” attivazione della levetta (posta nella parte superiore della console, sulla destra) del tanto decantato 3D senza occhiali.




Già nella navigazione dei menù é quindi possibile iniziare ad entrare nella “terza dimensione”; per godere appieno di questa visione é necessario mantenere la console a circa 25/30 centimetri dagli occhi, e con la dovuta precisione sarà possibile anche muovere il 3DS senza perdere l'effetto 3D. Come ci ricorda con solerzia la stessa Nintendo, questa feature può stancare più velocemente la vista (a seconda della sensibilità di ciascuno) rispetto ad una visione “normale”, per questo motivo é consigliabile fare delle pause specialmente durante le sessioni di gioco più lunghe, o più semplicemente (magari nelle fasi meno spettacolari di qualche gioco) disattivare direttamente il 3D per qualche minuto.

Anche in assenza di giochi si può passare tanto tempo nella home della console, che si presenta piuttosto dissimile a quella del Wii, con un sistema di canali (che rappresentano i vari software) la cui disposizione può essere personalizzata liberamente dall'utente. Una rapida disamina delle applicazioni e dei giochi già inclusi non può che partire dal programma della fotocamera con il quale sarà possibile effettuare delle foto anche tridimensionali, grazie ai due obbiettivi posti esternamente, a cui si aggiunge un terzo obbiettivo che punta invece verso l'interno.