Offerte PlayStation Plus di Febbraio 2013

di Tommaso Alisonno
Titoli già presenti in offerta:

GUARDIANS OF MIDDLE-EARTH
Guardians of Middle-earth é il primo vero MOBA (Multiplayer Online Battle Arena) per console. Cinque giocatori contro cinque, ognuno controlla un personaggio, le squadre sono supportate da unità minori controllate dalla CPU, l'obiettivo é distruggere la base avversaria preservando l'integrità della propria. L'idea é che un sistema ludico del genere possa funzionare anche su console per la presenza di un simulacro individuale: i Guardiani. Il giocatore non deve infatti preoccuparsi, come accade nello strategico tradizionale, di espandere una base, arruolare unità, lanciarle in battaglie, cercare materiale da costruzione. Ecco che il mouse non é così indispensabile se il giocatore non dispone di facoltà “divine” ma controlla un singolo attore simulacrale.


Data la natura esclusivamente multiplayer del gioco, l'assenza di un qualsivoglia story mode non sorprende: l'universo de Il Signore degli Anelli é preso in prestito, mera funzione del fine ultimo del gioco, ovvero quello di portare i MOBA su console. L'assenza di una storia ha come ulteriore conseguenza lo spostamento del focus narrativo sui singoli Guardiani, protagonisti delle infinite narrazioni, uniche e irripetibili, generate dalla matrice multiplayer. Ogni Guardiano dei ventidue disponibili appartiene a una specifica classe (stratega, incantatore, difensore, assalitore, guerriero) e dispone di un attacco base e quattro differenti abilità. La mappa risulta invasa anche dalle unità minori generate dalla CPU: i soldatini, automi che seguono un percorso prefissato e “fanno mucchio”, carne da macello da abbattere come nel Diablo qualunque.

314

La proposta di Guardians of Middle-earth é tanto settoriale (il titolo é solo multiplayer, solo a squadre, con una sola modalità di gioco) quanto inedita per l'universo console. Eppure il meccanismo funziona e la varietà é comunque garantita dalla notevole diversificazione dei personaggi giocabili, dal buon grado di personalizzazione del profilo e da un gameplay a squadre dotato di una certa profondità cooperativa.


MORTAL KOMBAT
Mortal Kombat rappresenta senz'ombra di dubbio un esempio di rebooting applicato ad un brand di successo finito anzitempo nella polvere: dopo essere diventata una vera e propria icona del genere picchiaduro negli anni novanta, la serie ideata da Ed Boon aveva infatti finito col perdere gran parte del proprio appeal. Bene ha fatto dunque il team NetherRealms a dare un colpo di spugna a quasi un decennio di storia dell'Outworld e di provare attraverso un nuovo inizio a riportare la saga ai fasti di un tempo.



La trama cucita addosso a questo nuovo episodio non resta fine a se stessa, ma rappresenta anche il vero punto di snodo della modalità principale (Story Mode) del gioco in singolo. Per quanto profonda (e varia), la modalità Storia non rappresenta comunque la sola alternativa del gioco sul fronte single player, vista la presenza di una lunga serie di modalità accessorie: la Skalata, la Skalata a due (uniche opzioni in cui sarà permessa la selezione del personaggio), i Test della Fortuna, della Forza, dei Riflessi e dell'Attacco, per un totale di quasi 300 mini sfide.

La più importante novità di Mortal Kombat per quanto concerne il combat system é la quasi totale assenza di novità. Si, avete capito bene: anche in questo caso, il team NetherRealm ha infatti optato per non stravolgere un sistema di controllo collaudato, limitandosi piuttosto ad integrare alcune interessanti varianti al tema. Relativamente alle super-combo, va detto che per la prima volta fa la sua comparsa una seconda barra dell'energia deputata unicamente all'esecuzione di alcuni attacchi speciali (in caso di caricamento parziale) e soprattutto delle X-Ray. Anche la Fatality torna a recitare il ruolo di primissimo piano che gli compete, con il fattore “gore” finalmente riportato a livelli di eccellenza mai visti prima.




VANQUISH
Sistema Solare, futuro imprecisato. A causa dell'aumento demografico e della sempre più preoccupante carenza di risorse energetiche, parte della popolazione terrestre ha optato per abbandonare definitivamente la Terra e rifugiarsi all'interno di enormi colonie orbitanti. Fra tutte, Providence é la colonia che più di ogni altra ha saputo trarre vantaggio da questa situazione, ma é sufficiente che il gruppo sovversivo noto come la “La Stella Russa” invada Providence, per riportare nuovamente il genere umano sull'orlo di un baratro. Il gioco si presenta come un classico sparatutto in terza persona in cui, fatto salvo per alcune variazioni al tema legate per lo più all'evoluzione della trama, é richiesto di affrontare un numero spropositato di nemici e mastodontici boss di fine livello, contando unicamente sulle capacità di Sam Gideon e del suo esoscheletro da battaglia.


L'intero sistema di gioco ruota intorno alle capacità di Sam e del suo particolare esoscheletro da battaglia (ARS), in grado sia di replicare ogni “gingillo” che il protagonista troverà lungo il proprio cammino, sia soprattutto di donare al suo possessore doti fisiche e mentali decisamente fuori dal comune. Il team di sviluppo ha infatti ben veduto di inserire un parametro che tenga conto del surriscaldamento del sistema di alimentazione dell'esoscheletro, obbligando di fatto il giocatore a ponderare se, quando e per quanto tempo usare l'armatura al massimo delle sue possibilità. Vanquish é un gioco da tenere in assoluta considerazione: vario, adrenalinico, dannatamente veloce, divertente e lungo quanto basta per appassionare qualsiasi giocatore.

920