Parliamo di Boardgames: 1969
di
Roberto Vicario
La corsa allo spazio é un argomento della storia contemporanea che affascina non solo gli appassionati di questa materia ma milioni di giocatori e non giocatori che vengono rapiti dal fascino che le stelle, i pianeti e l'ignoto riescono a trasmettere.
A fomentare questa curiosità e questo interesse, anche in campo videoludico, ci hanno pensato tantissimi videogiochi che nel corso di questi anni hanno offerto la possibilità di visitare la luna, prendere il controllo di navicelle spaziali e buttarsi alla ricerca di luoghi sconosciuto ed ancora inesplorati.
Alzi però la mano, chi, almeno una volta nella sua vita, non ha sognato di prendere le redini di una nazione per deciderne il futuro in materia spaziale. Bé, finalmente questo é possibile grazie a 1969, gioco in scatola realizzato da Andrea Crespi in collaborazione con Cranio Creation ( produttore ed esportatore di giochi da tavolo ) che permetterà a cinque giocatori di darsi battaglia per la conquista della luna, prendendo il comando di una tra cinque nazioni che, negli anni '60, hanno partecipato attivamente alla conquista dello spazio.
Un gioco estremamente tattico
Aperta la confezione di gioco all'interno troveremo tutto l'occorrente per la preparazione e l'evoluzione della partita: un tabellone, 2 schede giocatore per le ricerche, 40 carte spionaggio, cinque dadi speciale, le banconote, dei segnalini, un razzo e cinque tipi diversi di scienziati che ricoprono un ruolo estremamente importante nelle meccaniche di gioco.
Scopo del gioco, come già anticipato, é quello di sviluppare in sette anni un programma spaziale in grado di portare un uomo sulla Luna e riportarlo a casa a favore della nazione da noi controllata. Compito decisamente più facile a dirsi che a farsi, dato che per riuscire nell'obiettivo il gioco chiede non solo una dose di fortuna (inevitabile quando sono coinvolti dei dadi!) ma anche una sapiente strategia che deve tenere conto di diversi fattori sia verso noi stessi che nei confronti dei nostri diretti avversari.
Le regole del gioco impongo al giocatore un massimo di sette turni - scanditi in anni dal 1963 al 1969 - in cui il giocatore dovrà darsi da fare per potenziare il più possibile le ricerche delle componenti spaziale ed, eventualmente, sabotare o influenzare negativamente, quella degli avversari.
Ogni anno si suddivide in quattro fasi di gioco che, in senso orario, vengono giocate a turno da ogni singolo giocatore. Nella prima fase, quella degli introiti, ogni giocatore percepisce un certo quantitativo di denaro pari a quello scritto sul tabellone ( crescente di anno in anno ) oltre a decidere se sacrificare dei punti prestigio per acquisire fondi extra. I punti prestigio altro non sono che un indicatore di popolarità della propria nazione e viene rappresentato con un punteggio riportato intorno al tabellone, e, a fine gioco, la nazione più avanti sarà la vincitrice. Già nella prima fase quindi, e sopratutto nelle fasi avanzate di gioco, decidere se sacrificare uno o più punti prestigio per acquisire ulteriore denaro, sarà un'azione da ponderare con estrema arguzia.
La fase acquisti, successiva a quella degli introiti, permetterà al giocatore di mettere in pratica le proprie strategie acquistando scienziati che andranno ad influenzare le ricerche che si é deciso di pianificare. Gli scienziati sono suddivisi in cinque diverse categorie: base (bianchi), famosi (verdi), geniali (rossi), inesperti (blu) e le spie (neri), quest'ultimi hanno l'obbligo di essere posizionati sulle schede di ricerca dei nostri avversari, così da guadagnarne un punto a nostro favore bloccando al contempo la casella di ricerca del nostro avversario. Ognuno di questi ha particolari bonus e malus che influiscono anche sul costo degli stessi.
Una volta acquistate, le nostre menti andranno posizionate sulle apposite caselle delle due distinte schede di gioco. La prima, in senso verticale, ci permette di potenziare i singoli elementi del nostro razzo che andranno ad influenzare la riuscita di ogni singola ricerca; la seconda scheda invece, in senso orizzontale, ci permetterà di usufruire di alcuni bonus come ad esempio la possibilità di influenzare l'esito di un tiro di dadi, pagare meno uno scienziato o una missione di ricerca e così via. Come avrete sicuramente intuito, la presenza di due diverse schede di potenziamento offre al giocatore svariante possibilità di approccio alla singola partita, dandogli così campo per sperimentare strategie sempre diverse sino a trovare quella più efficace in base allo stile di gioco che si vuole adottare.
Inoltre, in questa seconda fase, sarà possibile acquistare anche delle carte spionaggio numerate da 1 a 3. Queste saranno una sorta di asso nella manica sia per aiutarci nell'arrivare al compimento di una missione spaziale oppure per ostacolare il successo di quella di un nostro avversario.
Una volta che tutti i giocatori avranno fatto i loro acquisti, si passerà alla terza fase quella delle missioni. Sulla plancia di gioco sono posizionati diversi tipi di missioni di difficoltà crescente che, se portate a termine in modo completo, daranno dei bonus nella missione lunare. Ogni Ricerca sulla scheda spaziale (quella del razzo) ha un componente che ritroveremo anche sulla plancia di gioco.
Scelta la missione da fare, prendiamo ad esempio quella del razzo, lanceremo tutti e cinque i dadi.
Il numero di successi risultante più i bonus derivanti dalle nostre ricerche coinvolte nella missione ci permetteranno di avanzare il nostro segnalino Razzo lungo gli step della missione scelta. I dadi hanno tre facce verdi (successo), due blu (neutri) e una blu (neutro).
Ad ogni lancio bisognerà sottrarre ai successi i fallimenti e i blu non si conteggiano, così facendo si ricaverà il numeri di step da poter fare nell'avanzamento della missione. A questo poi bisognerà aggiungere eventuali bonus dati dal scienziati coinvolti in quella determinata ricerca, e, infine, sarà possibile giocare le carte spionaggio che ci permetteranno di avanzare di un determinato numero di step in base al numero di spionaggio riportato dal gruppo di missione che stiamo affrontando. I nostri avversari potranno ostacolare la nostra missione giocandoci contro le proprie carte spionaggio rischiando così di non farci portare a termine la missione. Scegliere il tipo di missione da intraprendere in base alla strategia adottata nella fase di acquisto, risulta estremamente importante in virtù del fatto che una volta lanciata la missione, sia in caso di successo che di fallimento, non potrà essere rigiocata dallo stesso giocatore.
L'ultima fase serve per aggiornare il calcolo dei punti prestigio di ogni nazione sommando il numero riportato all'interno dello step dove é arrivato il proprio razzo nella missione al proprio punteggio attuale, e, nel caso di completo successo della missione appena svolta, acquisire il bonus per la missione lunare, spostando il nostro segnalino di partenza di quest'ultima avanti di uno (abbreviando di fatto la missione lunare stessa). I tipi di missioni sono tre e possono portare, in base alla difficoltà, ad un guadagno massimo di punti suddivisi in: 5,10 e 15. Inoltre, se una missione é già stata giocata da altri giocatore, pagherà tanti punti prestigio in meno in base a quanti giocatori hanno già svolto la missione in questione.
Anche se ad una prima lettura il gioco vi può sembrare complicato, vi assicuriamo che sin dalla prima partita, dopo il primo turno di rodaggio tutti i giocatori saranno già in grado di entrare pienamente nelle meccaniche di gioco e iniziare a formulare strategie personalizzate. Scegliere dove posizionare gli scienziati, i tipi di missioni da fare, se utilizzare per se stessi o contro altri le carte, sono tutti elementi che concorro all'evoluzione di un partita mai banale, e che ogni volta regala emozioni sempre diverse. Inoltre, riuscire nel 1969 (ultimo turno di gioco) a portare a compimento una missione lunare, vedendo concretizzate tutte le nostre strategie dei turni precedenti é una soddisfazione che pochi altri giochi in scatola riescono a regalare.
Un titolo che merita quindi di essere tenuto in considerazione come acquisto magari in ottica natalizia, visto che é in grado di fare la felicità sia di tutti coloro che sono da anni fruitori di giochi da tavolo, sia di coloro che hanno voglia di cimentarsi per la prima volta in titoli di questo tipo.
A fomentare questa curiosità e questo interesse, anche in campo videoludico, ci hanno pensato tantissimi videogiochi che nel corso di questi anni hanno offerto la possibilità di visitare la luna, prendere il controllo di navicelle spaziali e buttarsi alla ricerca di luoghi sconosciuto ed ancora inesplorati.
Alzi però la mano, chi, almeno una volta nella sua vita, non ha sognato di prendere le redini di una nazione per deciderne il futuro in materia spaziale. Bé, finalmente questo é possibile grazie a 1969, gioco in scatola realizzato da Andrea Crespi in collaborazione con Cranio Creation ( produttore ed esportatore di giochi da tavolo ) che permetterà a cinque giocatori di darsi battaglia per la conquista della luna, prendendo il comando di una tra cinque nazioni che, negli anni '60, hanno partecipato attivamente alla conquista dello spazio.
Un gioco estremamente tattico
Aperta la confezione di gioco all'interno troveremo tutto l'occorrente per la preparazione e l'evoluzione della partita: un tabellone, 2 schede giocatore per le ricerche, 40 carte spionaggio, cinque dadi speciale, le banconote, dei segnalini, un razzo e cinque tipi diversi di scienziati che ricoprono un ruolo estremamente importante nelle meccaniche di gioco.
Scopo del gioco, come già anticipato, é quello di sviluppare in sette anni un programma spaziale in grado di portare un uomo sulla Luna e riportarlo a casa a favore della nazione da noi controllata. Compito decisamente più facile a dirsi che a farsi, dato che per riuscire nell'obiettivo il gioco chiede non solo una dose di fortuna (inevitabile quando sono coinvolti dei dadi!) ma anche una sapiente strategia che deve tenere conto di diversi fattori sia verso noi stessi che nei confronti dei nostri diretti avversari.
Le regole del gioco impongo al giocatore un massimo di sette turni - scanditi in anni dal 1963 al 1969 - in cui il giocatore dovrà darsi da fare per potenziare il più possibile le ricerche delle componenti spaziale ed, eventualmente, sabotare o influenzare negativamente, quella degli avversari.
Ogni anno si suddivide in quattro fasi di gioco che, in senso orario, vengono giocate a turno da ogni singolo giocatore. Nella prima fase, quella degli introiti, ogni giocatore percepisce un certo quantitativo di denaro pari a quello scritto sul tabellone ( crescente di anno in anno ) oltre a decidere se sacrificare dei punti prestigio per acquisire fondi extra. I punti prestigio altro non sono che un indicatore di popolarità della propria nazione e viene rappresentato con un punteggio riportato intorno al tabellone, e, a fine gioco, la nazione più avanti sarà la vincitrice. Già nella prima fase quindi, e sopratutto nelle fasi avanzate di gioco, decidere se sacrificare uno o più punti prestigio per acquisire ulteriore denaro, sarà un'azione da ponderare con estrema arguzia.
La fase acquisti, successiva a quella degli introiti, permetterà al giocatore di mettere in pratica le proprie strategie acquistando scienziati che andranno ad influenzare le ricerche che si é deciso di pianificare. Gli scienziati sono suddivisi in cinque diverse categorie: base (bianchi), famosi (verdi), geniali (rossi), inesperti (blu) e le spie (neri), quest'ultimi hanno l'obbligo di essere posizionati sulle schede di ricerca dei nostri avversari, così da guadagnarne un punto a nostro favore bloccando al contempo la casella di ricerca del nostro avversario. Ognuno di questi ha particolari bonus e malus che influiscono anche sul costo degli stessi.
Una volta acquistate, le nostre menti andranno posizionate sulle apposite caselle delle due distinte schede di gioco. La prima, in senso verticale, ci permette di potenziare i singoli elementi del nostro razzo che andranno ad influenzare la riuscita di ogni singola ricerca; la seconda scheda invece, in senso orizzontale, ci permetterà di usufruire di alcuni bonus come ad esempio la possibilità di influenzare l'esito di un tiro di dadi, pagare meno uno scienziato o una missione di ricerca e così via. Come avrete sicuramente intuito, la presenza di due diverse schede di potenziamento offre al giocatore svariante possibilità di approccio alla singola partita, dandogli così campo per sperimentare strategie sempre diverse sino a trovare quella più efficace in base allo stile di gioco che si vuole adottare.
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Inoltre, in questa seconda fase, sarà possibile acquistare anche delle carte spionaggio numerate da 1 a 3. Queste saranno una sorta di asso nella manica sia per aiutarci nell'arrivare al compimento di una missione spaziale oppure per ostacolare il successo di quella di un nostro avversario.
Una volta che tutti i giocatori avranno fatto i loro acquisti, si passerà alla terza fase quella delle missioni. Sulla plancia di gioco sono posizionati diversi tipi di missioni di difficoltà crescente che, se portate a termine in modo completo, daranno dei bonus nella missione lunare. Ogni Ricerca sulla scheda spaziale (quella del razzo) ha un componente che ritroveremo anche sulla plancia di gioco.
Scelta la missione da fare, prendiamo ad esempio quella del razzo, lanceremo tutti e cinque i dadi.
Il numero di successi risultante più i bonus derivanti dalle nostre ricerche coinvolte nella missione ci permetteranno di avanzare il nostro segnalino Razzo lungo gli step della missione scelta. I dadi hanno tre facce verdi (successo), due blu (neutri) e una blu (neutro).
Ad ogni lancio bisognerà sottrarre ai successi i fallimenti e i blu non si conteggiano, così facendo si ricaverà il numeri di step da poter fare nell'avanzamento della missione. A questo poi bisognerà aggiungere eventuali bonus dati dal scienziati coinvolti in quella determinata ricerca, e, infine, sarà possibile giocare le carte spionaggio che ci permetteranno di avanzare di un determinato numero di step in base al numero di spionaggio riportato dal gruppo di missione che stiamo affrontando. I nostri avversari potranno ostacolare la nostra missione giocandoci contro le proprie carte spionaggio rischiando così di non farci portare a termine la missione. Scegliere il tipo di missione da intraprendere in base alla strategia adottata nella fase di acquisto, risulta estremamente importante in virtù del fatto che una volta lanciata la missione, sia in caso di successo che di fallimento, non potrà essere rigiocata dallo stesso giocatore.
L'ultima fase serve per aggiornare il calcolo dei punti prestigio di ogni nazione sommando il numero riportato all'interno dello step dove é arrivato il proprio razzo nella missione al proprio punteggio attuale, e, nel caso di completo successo della missione appena svolta, acquisire il bonus per la missione lunare, spostando il nostro segnalino di partenza di quest'ultima avanti di uno (abbreviando di fatto la missione lunare stessa). I tipi di missioni sono tre e possono portare, in base alla difficoltà, ad un guadagno massimo di punti suddivisi in: 5,10 e 15. Inoltre, se una missione é già stata giocata da altri giocatore, pagherà tanti punti prestigio in meno in base a quanti giocatori hanno già svolto la missione in questione.
Anche se ad una prima lettura il gioco vi può sembrare complicato, vi assicuriamo che sin dalla prima partita, dopo il primo turno di rodaggio tutti i giocatori saranno già in grado di entrare pienamente nelle meccaniche di gioco e iniziare a formulare strategie personalizzate. Scegliere dove posizionare gli scienziati, i tipi di missioni da fare, se utilizzare per se stessi o contro altri le carte, sono tutti elementi che concorro all'evoluzione di un partita mai banale, e che ogni volta regala emozioni sempre diverse. Inoltre, riuscire nel 1969 (ultimo turno di gioco) a portare a compimento una missione lunare, vedendo concretizzate tutte le nostre strategie dei turni precedenti é una soddisfazione che pochi altri giochi in scatola riescono a regalare.
Un titolo che merita quindi di essere tenuto in considerazione come acquisto magari in ottica natalizia, visto che é in grado di fare la felicità sia di tutti coloro che sono da anni fruitori di giochi da tavolo, sia di coloro che hanno voglia di cimentarsi per la prima volta in titoli di questo tipo.
Parliamo di Boardgames: 1969
Parliamo di Boardgames: 1969
Non possiamo sempre vivere di videogiochi, lo sappiamo. Così nel tepore delle vostre case in questo gelido in inverno, tra una partita di Halo e Call of Duty, 1969 rappresenta una valida alternativa per passare un pomeriggio in compagnia di amici a rincorrere il mito della luna.