Playstation Network
Ora che la Playstation3 sembra aver preso definitivamente piede, é anche giunto il momento che il suo sito di servizi Online - il Playstation Network - sfrutti lo Store per mettere a disposizione degli utenti quanti più giochi da acquistare direttamente online. Diamo un'occhiata ad alcuni dei principali titoli, rigorosamente in ordine alfabetico.
1942 JOINT STRIKE (Capcom)
Una simpatica idea di Capcom per un remake dal gusto prettamente da sala giochi. 1942, con i suoi seguiti, rappresentava in un certo senso la naturale evoluzione del mitico Space Invaders: nascevano così gli sparatutto a scorrimento verticale. Stiamo parlando, se ancora non si fosse capito, del gioco in cui si é chiamati a pilotare un aereo della seconda guerra mondiale, inquadrato dall'alto, impegnato in una pericolosa missione di infiltrazione: contro di lui si scaglieranno squadroni serrati di caccia intercettatori coadiuvati da fortezze volanti al limite del fantascientifico e da svariate forze di terra, fino allo scontro con i boss di fine missione - spesso aeroplani, navi o carri armati di proporzioni titaniche.
Dalla nostra parte, oltre alla resistenza del veicolo (diversamente dalla originale versione coin-op del lontano 1984, non si perde una vita al singolo contatto con un proiettile nemico), anche un arsenale piuttosto vasto: in alternativa alla mitragliatrice di base potremo infatti raccogliere sul campo differenti forme di attacco, siano esse missili, laser a lungo raggio o cannoni a vasta area d'effetto. Quando le cose si mettono proprio male, avremo la possibilità di effettuare un “attacco dirompente” (altrimenti detto “USA LA BOMBAAA!!!”) che distrugge in un sol colpo tutti i nemici minori e i proiettili vaganti su schermo, ma naturalmente il numero di utilizzi é limitato.
Un'ulteriore implementazione é la barra dello speciale, che una volta riempita consentirà di effettuare degli attacchi con missili autoguidati (se giocate in singolo), o degli attacchi in combo (se giocate in doppio) che sono poi il “Joint Strike” che da il nome al gioco. Il resto é silenzio: si gironzola per lo schermo cercando di evitare i nemici, di abbatterne il più possibile e di accumulare punti o power-up, fino allo scontro coi boss. Uno schema di gioco semplice che conserva però intatto, a distanza di oltre vent'anni, tutto il suo brio e la sua spensieratezza. Hardcore.
Pregi: Immediato, semplice, trascinante, rilassante.
Difetti: nonostante gli innegabili e graditi ammodernamenti, il concept é comunque dedicato quasi esclusivamente agli hardcore-gamers.
VOTO: 7,5
COMMANDO 3 (Capcom)
Se 1942 é stato uno dei primi shooter a scorrimento verticale, Commando non é stato da meno, anche se l'ambientazione é radicalmente diversa: non più aeroplani e squadroni affiancati ma un eroe armato di mitragliatrice e con la cartucciera a tracolla (impossibile non intravedere in lui la caricatura di personaggi Hollywoodiani) che avanza in una jungla zeppa di soldati nemici. Un gioco che a suo tempo (stiamo parlando del 1985) spopolò sul C64 e vantò innumerevoli cloni, e che innegabilmente portò per successiva evoluzione agli FPS (ma qui stiamo divagando).
Capcom riprende la “serie” dall'ultimo numero utilizzato, ossia il 3: tre come d'altronde sono i personaggi selezionabili, i membri della task force “sciacalli” utilizzati per le missioni d'infiltrazione in cui l'esercito regolare non può intervenire. Un elemento interessante del gioco, sebbene non una novità in senso assoluto (lo stesso Riff, presentato più avanti, adotta un sistema analogo) é quella di poter muovere il proprio personaggio con lo stick analogico sinistro e contemporaneamente poter sparare in qualsiasi direzione mediante il destro, comandi semplici ed immediati a cui si aggiungono i tasti laterali per il lancio delle granate (limitate) e l'eventuale uso del Mega-Crash, ossia l'attacco che elimina tutti i nemici su schermo.
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Per riportare in vita una simile titanica gloria del passato, gli sviluppatori hanno deciso di affidarsi all'ormai pluritestato sistema grafico del cell-shading, fornendo pertanto al tutto un aspetto volutamente cartonoso (gli stessi personaggi sono disegnati in maniera molto caricaturale, con uno stile che ricorda molto quello di Cartoon Network) e nel contempo chiaro e godibile. Il gameplaying é immediato ed impreziosito dalla possibilità di giocare anche in tre giocatori simultaneamente, ma soprattutto é incredibile come un concept così “semplice” mantenga immutato ai giorni d'oggi tutto il suo charme e il suo coinvolgimento.
Non mancano naturalmente gli ammodernamenti: oltre alla barra dell'energia (vale lo stesso discorso di 1942), la possibilità di utilizzare postazioni fisse (mitragliatrici) e veicoli d'assalto di quando in quando, addirittura con un giocatore alla guida e gli altri alle postazioni di tiro, proprio come succede in oramai tutti gli FPS. Un ritorno alle origini che non mancherà di entusiasmare anche i giocatori più giovani: godibile in singolo, spassoso in due, fenomenale in tre.
Pregi: pulito e colorato, ottimo stile, intramontabile.
Difetti: in multiplayer lo scrolling dello schermo a volte danneggia qualche giocatore.
VOTO: 8
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1942 JOINT STRIKE (Capcom)
Una simpatica idea di Capcom per un remake dal gusto prettamente da sala giochi. 1942, con i suoi seguiti, rappresentava in un certo senso la naturale evoluzione del mitico Space Invaders: nascevano così gli sparatutto a scorrimento verticale. Stiamo parlando, se ancora non si fosse capito, del gioco in cui si é chiamati a pilotare un aereo della seconda guerra mondiale, inquadrato dall'alto, impegnato in una pericolosa missione di infiltrazione: contro di lui si scaglieranno squadroni serrati di caccia intercettatori coadiuvati da fortezze volanti al limite del fantascientifico e da svariate forze di terra, fino allo scontro con i boss di fine missione - spesso aeroplani, navi o carri armati di proporzioni titaniche.
Dalla nostra parte, oltre alla resistenza del veicolo (diversamente dalla originale versione coin-op del lontano 1984, non si perde una vita al singolo contatto con un proiettile nemico), anche un arsenale piuttosto vasto: in alternativa alla mitragliatrice di base potremo infatti raccogliere sul campo differenti forme di attacco, siano esse missili, laser a lungo raggio o cannoni a vasta area d'effetto. Quando le cose si mettono proprio male, avremo la possibilità di effettuare un “attacco dirompente” (altrimenti detto “USA LA BOMBAAA!!!”) che distrugge in un sol colpo tutti i nemici minori e i proiettili vaganti su schermo, ma naturalmente il numero di utilizzi é limitato.
Un'ulteriore implementazione é la barra dello speciale, che una volta riempita consentirà di effettuare degli attacchi con missili autoguidati (se giocate in singolo), o degli attacchi in combo (se giocate in doppio) che sono poi il “Joint Strike” che da il nome al gioco. Il resto é silenzio: si gironzola per lo schermo cercando di evitare i nemici, di abbatterne il più possibile e di accumulare punti o power-up, fino allo scontro coi boss. Uno schema di gioco semplice che conserva però intatto, a distanza di oltre vent'anni, tutto il suo brio e la sua spensieratezza. Hardcore.
Pregi: Immediato, semplice, trascinante, rilassante.
Difetti: nonostante gli innegabili e graditi ammodernamenti, il concept é comunque dedicato quasi esclusivamente agli hardcore-gamers.
VOTO: 7,5
COMMANDO 3 (Capcom)
Se 1942 é stato uno dei primi shooter a scorrimento verticale, Commando non é stato da meno, anche se l'ambientazione é radicalmente diversa: non più aeroplani e squadroni affiancati ma un eroe armato di mitragliatrice e con la cartucciera a tracolla (impossibile non intravedere in lui la caricatura di personaggi Hollywoodiani) che avanza in una jungla zeppa di soldati nemici. Un gioco che a suo tempo (stiamo parlando del 1985) spopolò sul C64 e vantò innumerevoli cloni, e che innegabilmente portò per successiva evoluzione agli FPS (ma qui stiamo divagando).
Capcom riprende la “serie” dall'ultimo numero utilizzato, ossia il 3: tre come d'altronde sono i personaggi selezionabili, i membri della task force “sciacalli” utilizzati per le missioni d'infiltrazione in cui l'esercito regolare non può intervenire. Un elemento interessante del gioco, sebbene non una novità in senso assoluto (lo stesso Riff, presentato più avanti, adotta un sistema analogo) é quella di poter muovere il proprio personaggio con lo stick analogico sinistro e contemporaneamente poter sparare in qualsiasi direzione mediante il destro, comandi semplici ed immediati a cui si aggiungono i tasti laterali per il lancio delle granate (limitate) e l'eventuale uso del Mega-Crash, ossia l'attacco che elimina tutti i nemici su schermo.
Per riportare in vita una simile titanica gloria del passato, gli sviluppatori hanno deciso di affidarsi all'ormai pluritestato sistema grafico del cell-shading, fornendo pertanto al tutto un aspetto volutamente cartonoso (gli stessi personaggi sono disegnati in maniera molto caricaturale, con uno stile che ricorda molto quello di Cartoon Network) e nel contempo chiaro e godibile. Il gameplaying é immediato ed impreziosito dalla possibilità di giocare anche in tre giocatori simultaneamente, ma soprattutto é incredibile come un concept così “semplice” mantenga immutato ai giorni d'oggi tutto il suo charme e il suo coinvolgimento.
Non mancano naturalmente gli ammodernamenti: oltre alla barra dell'energia (vale lo stesso discorso di 1942), la possibilità di utilizzare postazioni fisse (mitragliatrici) e veicoli d'assalto di quando in quando, addirittura con un giocatore alla guida e gli altri alle postazioni di tiro, proprio come succede in oramai tutti gli FPS. Un ritorno alle origini che non mancherà di entusiasmare anche i giocatori più giovani: godibile in singolo, spassoso in due, fenomenale in tre.
Pregi: pulito e colorato, ottimo stile, intramontabile.
Difetti: in multiplayer lo scrolling dello schermo a volte danneggia qualche giocatore.
VOTO: 8
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L'estate é alle porte, e nel frattempo il PSn ha provveduto a "caricarsi" di offerte più o meno interessanti per allietare i nostri afosi pomeriggi. Di carne al fuoco ce n'é parecchia, per tutti i gusti: si tratta solo di afferrare con una mano il Sixaxis, con l'altra la carta di credito e... scegliere!